Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/101

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— Questo non vuol dire che sia un ignoto; dal momento che sappiamo appunto chi è, chi non è....

— Sappiamo, sappiamo! — esclamò Bice, con una smorfietta d’impazienza, — che cosa sappiamo? che ha ventisei anni, che è bruno, che è capitano di vascello.... Ah, no: sappiamo pure che si chiama Ezio, un bel nome, molto romano, ma che, per dirne una, non mi piace per nulla.

— È la prima volta, che mi parli in questa maniera!

— No, caro babbino mio; diciamo, piuttosto, che è la prima volta che se ne parla. Tu, quando ero in collegio, mi promettevi questo maritino, per dire come dicevi te, così, senza importanza, come si promette un libro di premio, rilegato in rosso e oro, a una ragazza diligente,