Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/212

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uomini, quando una carrozza si fermò davanti al portone e Gennaro, dall’alto della scala a libretto, voltandosi, vide scendere un ufficiale di marina, che somigliava a quell’altro, come due goccie d’acqua.

— Ah, ci siamo, — esclamò, — ma questa volta, non mi ci pigliano.

E sceso dalla scala, afferrò la scopa con piglio marziale, come fosse un fucile, e si piantò, in atto offensivo e difensivo, in mezzo al corridoio che aveva da poco lustrato con la pietra pomice.

L’ufficiale oltrepassò il limitare e Gennaro gli gridò con voce arrogante:

— Dove va lei, scusi? chi vuole? chi cerca?

L’ufficiale s’arrestò, tutto sorpreso per l’accoglienza così brusca, come non si fa-