Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/239

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traverso i viali fiorenti di ligustri e d’eliotropi, gli disse:

— Vedete, come si profitta della mia bontà? ma, del resto, che cosa farci? tutto quello spirito, non è che un effetto della sua ingenuità; credete, è ancora una vera bambina, che non capisce niente, una bambina stordita....

— Sarà! — brontolò il capitano, — ma confessate, caro ammiraglio, che mi trovo in una condizione molto curiosa e punto lusinghiera. Capirete! un fidanzato che viene accolto a legnate....

— Lasciamo andare! vi ho spiegato l’equivoco.

— Va bene: l’equivoco si è dileguato, ma.... la scopata resta! — proseguì il capitano, stropicciandosi la spalla ancora indolenzita, — ma passiamo pure sopra