Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
dovrà finire per adattarsi e fare il pateracchio.
— Ne dubito, — esclamò Mario, — il vecchio è più testardo di un mulo!
— Io non so nulla! — soggiunse Gennaro predominato da un’idea fissa, — non conosco altro padrone che sua eccellenza: e se mi arriva sotto alle unghie quell’imbroglione di conte, mi voglio sfogare, e facendo finta di nulla, gli do certe strette che n’ha da portare i lividi per un pezzo.
— Bel gusto! — replicò Lisetta, — bada, chè puoi avertene a pentire.
— Sicuro, dice bene Lisetta, — rincalzò il giardiniere, — noi dobbiamo fare nient’altro che il nostro dovere, senza maltrattare nessuno: se accadesse un guaio, sono sempre gli stracci che an-