Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/58

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molto gradita e non ne faceva mistero. Quando le stringevo la mano, sentivo di non esserle indifferente. I suoi occhi si fissavano certe volte ne’ miei con un’insistenza dolce che mi fa ancora rabbrividire.

— E se non fossero che illusioni vostre?

— Non credo: a ogni modo, siate umano, lasciate che io le parli, lasciate ch’ella decida della sua e della mia sorte.

— Perdonate, ma questo è impossibile: anzi, con mio dispiacere, poichè le cose sono a tal punto, e per quanto io vi conosca per quel gentiluomo che siete, sono costretto, perdonate, vi ripeto, a chiudervi l’uscio di casa mia, che vi avevo spalancato con tanta cordialità.

— È una vera crudeltà.