Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/67

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— Quello è un cane.

— E infine Lisetta, la cameriera...

— E quella è una civetta.

— Guardata dal cane; sono stato bene informato da miss Annie.

— L’essenziale, dunque, sarebbe di sedurre la governante.

— Una cosa da niente! è la sola impresa che mi spaventa.

— Guarda, guarda! — esclamò Giorgio, che occhieggiava dalla finestra, verso la palazzina dell’ammiraglio, — giusto lei, donna Teresa, che, armata del suo ricamo, va nello stabilimento per aspettare la padroncina. Coraggio, Massimo, il momento è propizio.

— Quanto berrei più volentieri due litri d’olio di fegato di merluzzo!