Pagina:Gandolin - La famiglia De-Tappetti, Milano, Treves, 1912.djvu/82

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VIII.


De-Tappetti al veglione.


Sono le otto di sera e la signora Eufemia De-Tappetti non connette più. Agenore salta sulle sedie. Policarpo ha promesso di condurli, tutt’e due, al veglione del Costanzi.

La seta di un vecchio ombrello, prendendo la forma d’un prodotto assai comune della ceramica nazionale, sarà la cuffia della signora Eufemia: il resto del costume da maschera è composto d’una cortina e d’un vecchio scialle a scacchi neri e rossi, ridotto a qualche cosa che potrebbe essere classificata appena tra il dominò e il sacchetto della tombola.

Il costume di Agenore è, forse, meno