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CAPITOLO XXVII.

IL DESERTO.

Torniamo alla bella omonima del superbo e valoroso Yacht ed ai suoi compagni di solitudine. — Orazio — siccome era convenuto con Giulia — accese un bel fuoco sulla spiaggia — appena fu notte — e con molta ansietà, stette per un pezzo osservando se compariva il palischermo che doveva condurre le donne a bordo. Ma l’arrivo istantaneo della bufera e l’agitazione conseguente dell’onde — lo persuasero ben tosto che era inutile pensare all’imbarco durante quella notte.

Orazio inoltre — benchè non fosse uomo di mare — s’era accorto prima ancora dell’imbrunire — che lo Yacht — ch’egli non aveva perduto di vista dopo uscito dal porto — si trovava tutt’altro che in istato d’inviare imbarcazioni alla costa; — anzi coll’imperversare della tempesta — egli temette per la salvezza del legno.

Dopo aver cercato un ricovero alle donne