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CAPITOLO XLII.

LA SOLITARIA.

Nell’Arcipelago italiano, che comincia al mezzogiorno colla Sicilia, e termina a tramontana colla Corsica, trovasi un’isola quasi deserta. — Composta di puro granito — le sue sorgenti d’acqua dolce sono stupende — benchè non sieno in estate abbondanti. — L’isola è ricca di vegetazione — non d* alto fusto — non concedendolo le bufere, che la spazzain via senza misericordia. Il guaio dei venti quasi continui e troppo forti vi produce il beneficio della salubrità dell’aria. — I cespugli surti nell’interstizio de’ massi, sono tutti aromatici — e se ospite su questa terra deserta — tu accendi il fuoco — senti la fragranza dei rami bruciati imbalsamare l’aria.

Il poco bestiame che pascola, vagando per i dirupi, è basso di statura, ma robustissimo. — Così i pochi suoi abitatori, i quali vivono non splendidamente — ma in un’abbondante agiatezza — coi prodotti della pesca e della