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morte ai preti. 343


i simulacri della sua prostituzione — perchè sono capi d’opera di molto pregio. —

Ma il primo capo d’opera d’un popolo — non è la libertà? non è la dignità nazionale? E tutti quei portenti dell’arte, — benchè portenti — che gli rammentano il suo servaggio e la sua degradazione — oh! — non sarebbe meglio che ei li mandasse all’inferno? —

Comunque fossero — opere preziose o volgari — il popolo rovesciava, e precipitava sul lastrico ogni cosa, e tutto mandava in frantumi, —

Ed il Patriarca!? — guai a lui se fosse caduto nelle mani della turba furente! — Ma la pelle è cara ai discendenti degli Apostoli! ai campioni della fede! — Essi edificarono veramente la loro baracca sul martirio degli antichi seguaci di Gesù e su quello del nazzareno — ma di martirio — questi grassi epuloni, non ne vogliono sapere — nemmen per sogno!

L’Eminenza sua — al primo ruggito della tempesta popolare — se l’era svignata — e per un uscio segreto avea guadagnato una delle sue gondole — e con essa si era posto al sicuro. —

Intanto la voce del solitario — che escla-