Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/394

Da Wikisource.


CAPITOLO LXIII.

IL RACCONTO.

Noi lasceremo i nostri amici occupati a consolare l’afflitta Irene — per la perdita del fratello — che sinceramente amava.

Ultimo rampollo dello splendido suo casato — il principe ne troncava colla sua morte — la prosapia — e questa idea, sono certo, non mancava di martellare il cervello della nostra bella matrona — la quale sebbene non repugnasse da un’alleanza plebea — come abbiam veduto — ci teneva al titolo onorevole della famiglia paterna.

Alla immensa fortuna — che la morte del fratello lasciava in sua balìa — non pensò punto — essendo troppo generosa di carattere — da anteporre l’interesse alla vita del suo caro. — Poi i beni di casa T... sul territòrio Romano, erano stati confiscati da quelle perle di servi di Dio — i cui beni non sono di questo mondo.

Ritornati dal funerale — Attilio e Muzio,