Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/40

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CAPITOLO VI.

L'ARRESTO.

Cencio, coma fra la gioventù Romana suole a parecchi accadere, era disceso più per colpa dei genitori che propria, nell’abbiezione in cui l’abbiamo trovato.

Onesto carpentiere il padre — avea sposata una di quelle tante donne — uscita dal connubio dell’alto clero con femmina Romana1.

Costei non ignorava la non mediocre sua nascita — e vanarella — sognava poter innalzare il proprio figlio al disopra dell’umile condizione del padre suo. Essa faceva gran conto sulla protezione dell’Eminente genitore e le pareva che questi dovesse proprio occuparsi del suo nuovo nato. — Stolta! che non sapeva come i godimenti mondani sieno la sola norma dei porporati predicatori della vita eterna — e che una volta satolli costoro — distruggono o abbandonano la prole.

  1. Come può essere diversamente con un clero ricco ed una popolazione povera?