Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/458

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444 il governo del monaco.


mercenari1 frammischiati ai soldati papalini, li eccitavano all’eroismo delle carneficine — promettendo loro in ricompensa la gloria del paradiso — oltre alle ricompense di molto oro — e quant’altro potevano desiderare.

— Povero popolo di Roma!

E chi dobbiam contar noi sotto quella denominazione — quando si sia detratto tutto quanto v’era di popolo pretino! — Togliete Papa, cardinali, monsignori; preti, frati — accumulati lì. dell’intiero globo — con donne, con servitori — con cuochi — con cocchieri e con parenti di cuochi — di servi — di serve delle loro donne — e con una massa di popolazione operaja — vivente alle spese di questa ricchissima ciurmaglia — ciò che resta meritevole del nome di popolo. — che non appartiene al negromantismo — sono alcune famiglie oneste del medio ceto — pochi barcaioli e pochi mendichi.

Xella campagna — ove l’ignoranza mantenuta dal pretismo ha gettato ancor più forti radici — la gente parteggiava per il chiericume in tutta l’Italia — massime nella campagna di Roma — ove tutti i padroni son preti — od amici potenti dei preti.

  1. Di costoro se n’eran trovati in Monterotondo coi zuavi prigionieri.