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il mendico 41


«e che giova l’amore ad un mendico — ad un rejetto della società umana? — Chi crederà che palpiti qualche cosa sotto un petto coperto di cenci?»

«Eppure,» soggiungeva Attilio, rispondendo alla digressione del mendico, «quella bella straniera, sono sicuro che ti ama, quanto è capace di amare una donna.»

Muzio tacque e d’improvviso annuvolossi — il che Attilio scorgendo e dubitando si sollevasse qualche tempesta nell’animo contristato dell’amico — lo prese dolcemente per mano e gli disse: «Vieni» e Muzio lo seguì senza proferire parola.

Intanto la notte scendendo, copriva col nero suo manto la città eterna — per le vie silenziose, i passanti s’eran fatti più radi — l’ombre dei palagi e dei monumenti si confondevano colle tenebre — e solo alcune pattuglie di stranieri rompevano il silenzio della notte col loro passo misurato e pesante.

Preti a quell’ora se ne incontravano pochi — non s’incomodano, nè si fidano — la tepida sala è preferibile alla squallida via — poi nella notte, sono poco sicure le strade di Roma ed i preti, meno di chichessia, amano di mettere la preziosa loro pelle in pericolo.

«La finiremo un giorno con questi mer-