Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/64

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50 il governo del monaco


lio — quando si sentì nelle braccia del suo giovane amico — e seppe da lui com’eran venuti per liberarlo! — Ma Attilio non ignorando che non v’era tempo da perdere, dopo aver corrisposto all’amplesso dell’amico — disse a Muzio: — «Noi porteremo via il custode, almeno sino a certa distanza — questa guardia interna la racchiuderemo nella cella di Manlio.»

E così fu fatto. Poi scendendo sul Quiririnale la comitiva si sciolse — una parte menando a zonzo forzatamente il Pancaldo, che dopo un’ora fu lasciato libero — quando più non era in tempo di dar la sveglia alla polizia — l’altra parte ridotta a tre, cioè: Manlio, Attilio e Silvio, guidata da quest’ultimo per porta Salara — pigliò il largo nella campagna Romana.