Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/182

Da Wikisource.
158 i mille


massime nei casi d’urgenza. — Molti capitani portano generalmente la nave negli scogli. Prima d’ogni schiarimento, permettimi di presentarti il nostro Nullo, e mia sorella Lina».

Uno scambio di affettuose scosse di mano legarono in un momento e per la vita il bravo figlio di Roma coll’eroe della Polonia, e la bellissima fanciulla delle Alpi.

A Lina, Muzio non baciò la mano per verecondia, non potè a meno però, di rimanere stupito a tanta bellezza, ed un po’ confuso.

«Fu veramente sventura, per chi dei nostri non partecipò alla gloriosa spedizione dei Mille» riprese P... «E tu, Muzio, col tuo drappello di coraggiosi romani, avresti aggiunto nuovi allori ai tanti raccolti sui campi Lombardi. Però, non disperarti, se hai mancato di pugnare contro i soldati del Borbone a Calatafimi e a Palermo, qui, tu sarai immensamente utile all’impresa disperata ma santa che ci siam prefissa».

«Oh! contate su di me e de’ miei compagni per qualunque arrischiata impresa» disse Muzio «Noi saremo superbi di combattere sotto ai vostri ordini».

«Duolmi tanto» egli continuò «dovervi lasciare in questo momento e confondermi nella folla; i segugi della polizia papale sono sulle mie tracce, ed io ne scorgo diversi che mi perseguitano. Ove occorra, a qualunque ora cercate di me ai mendichi del Foro Romano».