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capitolo xl | 215 |
Dopo alcune intelligenze prese col Volpe e col suo generale, il gesuita congedossi; Volpe rimase ancora colla volontà di ciarlare, millantare i suoi servigi al potente suo ospite e persuaderlo che il Corvo operava finalmente sotto le sue ispirazioni. Il generale però, ben persuaso della capacità del monsignore, lasciò il poliziotto con tanto di naso, e con un pretesto futile, se la svignò nel suo gabinetto.