Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/403

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CAPITOLO LXI.

LA MORENTE.

 E se, dicea,
A le fur care le mie chiome, e il viso,
E le dolci vigilie, e non consente
Premio miglior la volontà dei fati,
La morta amica almen guarda dal cielo,
Onde d'Elettra tua resti la fama.
 Così orando morìa.
 (Foscolo).


I circostanti si facevano illusione sulla vita di Marzia, e tutti contavano sulla giovinezza e sul coraggio di lei. — Meno la giacente. — Essa, sentiva vicina la mano della morte, e non s’illudeva. Lo sforzo fatto per abbracciare la genitrice morente aveva, senza dubbio, precipitata la crisi, e la ferita, penetrante vicino alla clavicola, manifestava nell’interno un’emorragia lenta, ma che pur troppo, doveva finire, in termine più o men lungo di ore, per troncare l’esistenza della valorosa eroina dei Mille.

Lina, ed il fratello P... non abbandonarono un solo istante il capezzale della morente, e, tanto l’una, quanto l’altro avrebbero dato la vita, per salvare quella dell’amata donzella.