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SECONDO PERIODO.



Capitolo I.

Viaggio in Italia.


Sessantatre lasciammo le sponde del Plata per re- -h card ’sulla terra italiana a combattere la guerra di redenzione. Giacché nun solamente v’eran molti indizi dì movimenti insurrezionali nella penisola, ma in caso contrario si. era decisi di tentare la fortuna, e procurar di promoverli, sbarcando nelle coste boschive della Toscana, o dove la nostra presenza potesse essere più accetta ed opportuna. C imbarcammo sul brigantino Speranza, il di cui noleggiamento potemmo effettuare grazie all’economie nostre e al generoso patriottismo di alcuni nostri conterranei, tra i quali si distinsero G. Battista Capurro, Gianello Dellazzoppa, Massera, G. Avegno, e sopra tutti l’eccellente nostro Stefano Antonini, su di cui pesò la maggior parte del nolo e le provviste tutte necessarie al viaggio.

Noi marciavamo al conseguimento della brama, del desiderio di tutta la vita; quell’armi gloriosamente brandite alla difesa d’oppressi d’altre contrade noi volavamo ad offrirle alla veneranda patria nostra!

Oh! quell’idea era soverchio compenso ai pericoli, disagi, patimenti, che incontrar si potevano sulla via d’una vita intiera di tribolazioni.

I nostri cuori battevano di sublime palpito. Se la destra incallita alle pugne di lontane contrade fu forte in difesa altrui, che non sarà per l’Italia!