Pagina:Garinei - Sulla necessità di abolire il volo dell'asino.djvu/20

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la nostra Firenze sofferse tanti danni per il passaggio delle masnade guerriere di Enrico, imperocché mi dilungherei di troppo dal mio argomento.

Fatto vero egli è, che i Fiorentini sostennero valorosamente un assedio per tre mesi, tantoché Enrico abbandonò l’impresa per marciar contro Roma e farsi coronare Imperatore dal nuovo Papa Gualberto che aveva fatto nominare in luogo e vece di Papa Gregorio.

Se non che non deve sfuggire alla vostra ricordanza l’empia, la stolta donazione fatta tra il 1054 e il 1125, dalla contessa Matilde amica di Gregorio VII, dei suoi beni al romano Pontefice.

Questa donazione fu causa di nuove guerre italiane.

L'imperator d’Alemagna ed il Papa crederono avere eguali diritti su i beni della contessa Matilde. Non fu possibile un accordo tra loro, il perchè vennero all’armi.

E l’uno e l’altro ebbero partigiani in Italia.

Il partito Guelfo sosteneva il diritto del papa — I Ghibellini sostenevano l’Imperatore. Ed ecco che anche la nostra Toscana rimase inviluppata in questa guerra fatale all’Italia.

Firenze fu desolata dalle rapine, dall’estorsioni dei Vicari imperiali.

Se l’Italia era unita credete voi, o Signori, che avrebbe sofferte tante calamità?

L’Italia era divisa in Repubbliche, le quali invece di collegarsi e scacciare il nemico comune, battagliavano, guerreggiavano fra loro per gelosia d’ingrandimento, per rivalità, per discordie, e odi intestini tra provincia e provincia, tra città e città italiana, tra popolo e popolo nell’istessa città.

Sia laude alla lega Lombarda, la quale seppe e potè