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La prosperevole fortuna del principe ad accrescimento di salute procede all’università de’ sudditi, perchè la gloria e il trionfo delle vittorie con loro si partecipa; cioè piaciuto ecc.
Degno e giusto è che quando il capo1 è infermo l’altre memore si dolgano, perchè quando è in istato di salute partecipano la sua prosperitade, onde secondo il mutamento di lui è quello delle membra.
Sono alquanti, che spesse volte corrono a lamentarsi acciò che accusando gli altrui2 mali si ricuoprano il loro, ma il giusto rettore non dee però a lui mitigare la pena.
Proemi di fortessa d’animo.
La imperiale maiestade dee sempre in uno stato permanere, e gran cosa accidentale non la dee turbare, che in qualunque modo fortuna si versi, il suo potentissimo braccio non può divenire debole, avvegnachè per avversità i suoi trionfi si tardino.
Fondò Iddio la chiesa sopra solidissima pietra, che neuno è si tempestoso commovimento, nè avversità si aspra, ch’elli nè ’l suo pastore possa rovinare3, avvegnachè per le scosse de’ sudditi alquanto si turbi.
Siccome la divina maiestade è sempre in uno stato, e in un volere ricevere il peccatore conver-
- ↑ Capo leggono i codd. migliori, ma abbiamo anche la lezione corpo; che sembrerebbe più conforme alla favola di Menenio Agrippa e al passo di S. Paolo, I Cor. XII 12.
- ↑ Altri.
- ↑ Rimuovere.