Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1842.djvu/186

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una voce più bella, più agile, più enerIntanto la miseria delle classi industriali s’accresceva sempre più: gli opifici rimanevano sempre chiusi, le braccia continuavano a starsene inattive. La situazione si rendeva ognor più grave. La cosa che maggiormente irritava le masse era lo spettacolo di tante ovazioni tributate a un cantante, l’idea dell’oro gettato a profusione da una folla brillante e lieta, mentre nelle contrade, sulle pubbliche piazze formicolavano migliaja di infelici sfiniti dalla fame. Il malcontento toccava l’estremo, e d’ogni parte s’alzavano sorde e confuse mormorazioni annunziatrici consuete di una sedizione. Ma un bel dì ecco spegnersi tutta questa collera, ecco come per incanto cessare tutti codesti lamenti. Un raggio di gioja schiarì d’improvviso tutti que’volti poco prima sì cupi e lividastri... Gli è che una lieta novella repente si divulgò pei diversi quartieri della città. Una ingente somma dicevasi, fu messa a disposizione degli sceriffi, E e re h è venga divisa fra le 1800 famiglie isognose di Manchester. Il fatto era vero e la distribuzione si effettuò quel giorno stesso. Ma qual era la generosa mano che sparso aveva tanto oro? Su tal proposito ognuno perdevasi in conghietture. Gli sceriffi interrogati su ciò si limitarono a dire che la somma era stata ad essi consegnata da uno straniero illustre, il quale aveva ingiunto il più scrupoloso segreto. E nondimeno il mistero finì per svelarsi, grazie alla indiscrezione d’un impiegato e si seppe con altrettanta ammirazione che sorpresa che il dono considerabile era il prodotto dei beneficj raccolti dal celebre cantante Nourrit durante il suo soggiorno a Manchester. Adolfo Nourrit, uomo di nobile cuore e di animo generoso, era stato profondamente commosso all’aspetto delle miserie che a primo tratto avean colpito il suo sguardo. Le sue alte pretese presso la Direzione teatrale non avevano avuto altro scopo che di procacciar modo ad accorrere a sollievo di quelle. Egli aveva voluto estorcere una limosina sulla classe agiata a profitto del popolo sofferente. Tosto che codeste particolarità furono notorie, migliaia di operai si radunarono e corsero all’abitazione di Nourrit. Nel delirio della loro ammirazione, essi gli preparavano il trionfo più splendido che mai ricevesse o principe o guerriero conquistatore. Ma Adolfo Nourrit già si era sottratto con una precipitosa partenza alle attestazioni della popolare riconoscenza. Egli avea lasciato Manchester quel di stesso e già riprendeva la strada di Parigi, lieto del bene operato, e solo spiacente di non aver potuto gettare che una limosina a lenire tante e sì gravi angoscie. F. M. Aieime osservazioni di Federico II sulla I?I«tsica. Si parlava del canone. «Molti musici,» disse il Re, non ne sanno nulla, e quelli che se ne intendono bene, 10 credono una cosa tanto dotta, da sorpassare l’intelletto di noi altri. Ma io mi rallegro sempre di trovare che anche l’intelletto deve occuparsi della musica. Quando una bella musica mi risuona pur dotta, mi riesce tanto grata come se a tavola sento parlare sapientemente». In un Adagio eseguito dal Re, occorreva due volte un passo cifrato colla sesta maggiore, al cui posto il maestro Fasch, che lo accompagnava al cembalo, prese un altro intervallo. Prima di arrivare la seconda volta a quel passo, il Re disse ad alta voce: «la sesta maggiore» - «Come Y. M. comanda!» disse Fasch, e toccò fortemente assai la sesta. Terminato il pezzo, il Re domandò: credete voi che la sesta sia falsa? - Si Maestà. - E se 11 maestro lo vuol cosi? - Resta sempre falsa. - Ma il — 476 — maestro Quanz dice che la sesta può bene star qui. - II maestro Quanz può aver ragione, ma io mi tengo alla sesta, e questa è falsa. Bene, Bene, dissi il Re, non è già una battaglia persa! II suddetto maestro Fasch lodò un giorno moltissimo l’oratorio di Graun: la morte di Gesù. «Si. disse il Re, questo è il miglior suo componimento. Se avesse vissuto più lungamente, F avrebbe fatto sempre meglio. Il suo Te Deum mi piacque mai sempre assai quantunque fra le altre cose ve ne sieno pure alcune allegre assai. La stessa gioja deve in chiesa mantenere una gravità analoga all9ente ‘più misterioso». NOTIZIE VARIE. — Milano. I. R. Teatro alla Scala. - Venerdì spassato nella gran Sala del Ridotto si produsse il sig. flessane suonando il Melofono, istromento che potrebbe esser suscettibile di svariati ed attraenti effetti e dal maestro Halevy fu giudicato non indegno di esser ammesso nella sua opera Guido e Ginevra. L’anno scorso La-Hausse a Parigi pubblicò un opuscolo col titolo: Physiologic didactique du Melophon in cui vengono indicati i pregi di questo portatile istromento e la maniera di servirsene} il sullodato Lessane scrisse un Metodo per Melofono e conta di stabilire a Vienna una fabbrica di Melofoni e di aprirne quindi un deposito a Milano. L’invenzione di questo istromento, che ha molta affinità colP accordeon e colla fisarmonica, appartiene a Ledere. — Saint-Leon, il ballerino della grazia e il violinista dello slancio e della bravura, diede lunedì sera la sua terza accademia al teatro alla Scala, nella quale oltre misura crebbe nel favore del nostro pubblico. Dire come e quale musica questo singolare artista eseguisse, non è nostro proposito, solo accenneremo che fra gli esecutori sul violino da noi sentiti ha pochissimi pari o superiori, e che potrebbe averne meno ancora e forse sovrastare a quasi tutti se si curasse di star in guardia da una certa qual tendenza all’esecuzione piuttosto bizzarra, da cui qualche volta è spinto ad esagerare nel colorito, c ad azzardare passi non sempre del miglior gusto. Nessun uomo può esser perfetto. — Colonia. Il celebre Liszt è qui arrivalo per prender parte al festival musicale il cui prodotto è destinato al compimento della cattedrale. S. M. il re di Prussia, appena fu informato dell’arrivo di Liszt, lo fece tosto invitare a pranzo. Il gran pianista era seduto vicino a Humboldt, alla medesima tavola ove trovavasi il Re di Wurtemberg, il Re di Baviera, ed i principi di Prussia. L’onore dal Re di Prussia compartito a Liszt merita particolare menzione. L’uomo generoso e benefico e l’artista di sì immane talento non sarà mai abbastanza distinto. (Dal Monde Musicale) — Parigi. Il ministro ha deciso che per lo innanzi vi abbiano ad essere due professori per ogni classe del Conservatorio di musica. Adam, che in prima occupava il posto di maestro di pianoforte, fu innalzato alle funzioni d’ispettore delle classi di pianoforte. Era una ricompensa che si doveva al rispettabile precettore che consumò tutti i suoi giorni in vantaggio di quella scuola. — Firenze. «Ben meritò appresso gli amatori dell’Arte musicale Tertulliano Celoni, allievo di questa accademia di Belle Arti col suo Compendio storico della musica antica e moderna, esponendo in brevi tratti l’origine della musica in generale, il suo oggetto, le sue vicissitudini, i suoi effetti, gli usi diversi che ella ha avuto ed ha nella vita civile degli uomini, dandoci con rapidi cenni un’idea della Scuola italiana, tedesca e francese». Fin qui la Rivista Musicale di Firenze. Questo Opuscolo è pubblicato presso Giovanni Mazzoni in un modo assai scorretto e pregiudizievole al debole lavoro del Celoni. — Marsiglia. Boisselot, fabbricatore di pianoforti del Re di Francia che alle esposizioni di varie città riportò le medaglie d’oro ed ebbe i più favorevoli rapporti dell’Istituto, mise in commercio varj istromcnti che per eleganza e solidità, non meno che per sonorità e vibrazione, di voce ponno sostenere il confronto di quelli della maggior parte de’ fabbricatori di Parigi. I pianoforti a coda di Boisselot hanno sopra molti altri il vantaggio di esser più corti di più di un palmo, ciò che non poco contribuisce a renderli più comodi ne’ privati appartamenti. DELL I. r. stabilimento nazionale privileg. di GIOVAMI RICORDI. ISPIRAZIONI VIENISI Raccolta di 5 Ariette e 2 Duetti italiani Poesia ali Carlo Ciaii v MUSICA DEL M.° CAV. N. i. La Zingara..» 2. Non m’ami più.» 3. L’ora del ritrovo» £. Il sospiro...» 5. È morta!...» 6. Predestinazione.» 7. Che vuoi di più? Completo... 2 50 1 25 2 25 LO STABAT MATÊ.R DI ROSSINI trascritto iter Pianoforte solo Siili Diviso in due parti, Fr. C cadauna. Completo, Fr. 40. DUO arrangé stoar le Piano à 4 tnains COMPOSE PAR sgasa sa§> sa ss g.a ss» Op. 14-Fr. 5. lesiti si iii«transcrit itonr le Piano seni PAH <ga «sastiSiTï? COMPOSÉ PAR A. HENSEIT Op. 14. - Fr. 4 50. UUQ Itonr Piano et Violoncelle on t iotoii on Cor COMPOSÉ PAR Op. 14. - Fr. 0. 50. LINDA DI CHAfVSOUNIX Melodramma in 3 atti (li («. Rossi MUSICA DEL M.° CAY. BASTAIO D01TISSTTI Sono pubblicati tutti i principali pezzi ridotti per Canto con accompagnamento di Pianoforte e l’Opera completa ridotta per Pianoforte solo. Tutte l’altro riduzioni stanno sotto i torchj. WMMite Dramma lirico di Temistocle Colera MUSICA DEL M. Sono pubblicati tutti i principali pezzi ridotti tanto per Canto con accompagnamento di Pianoforte che per Pianoforte solo, ed in breve verrà pubblicata l’Opera completa ridotta nei due indicali modi e per il Pianoforte a quattro mani. j>er il J® tattoforte a <t 9 taf tra inani SOPRA DIVERSI MOTIVI DELL’OPERA DEL MAESTRO COMPOSTA DA Ss Fr. 5. eiOVAMI RICORDI EDITORE-PROPRIETARIO. Dall’I. R. Stabilimento Stazionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di (JIOV.l..I RICORDI Contrada degli Omenoni!f. 1720.