nuovo, cui Giovanni Apostolo udì cantare
nella Gerusalemme trionfante, e che un
altro Gioyanni ripeteva nella Gerusalemme
terrena.
Questa è la storia precisa di quella messa.
Coloro che vogliono ammaestrare gli altri,
e vi ricantano ad ogni tratto la vecchia
canzone, che gli Italiani non si curano delle
loro glorie, dovrebbero cercare <f istruire
meglio sè stessi intorno alle materie che
imprendono a trattare. Yoi sapete che io
sono schietto, e perciò duro un po’ di fatica
a perdonare a chi stampò in una Biografia
meritamente celebrata e tradotta anche
in Italia quelle poche parole piene di
strafalcioni su di un tanto uomo, il quale
anche due secoli dopo veniva chiamato non
altrimenti che il famoso maestro, siasi appoggiato
al Dizionario di Choron eFayolle
(sia detto fra noi copiato dall*antico di
Gerber) e non abbia cercato di attingere
le notizie a sorgenti sicure. In uno scritto
eruditissimo per esempio dell’abate Giuseppe
Baini, intitolato: Memorie storicocritiche
della vita e delle opere di Giovanni
Pier Luigi Pale strina, stampato in
Roma, già da tempo, ognuno può vedere
le prove irrefragabili di quanto vi ho
esposto in breve.
Ma la dedica a Papa Marcello è cosa
di fatto, diranno molti. Anche di ciò vi
si trova una esatta informazione. La detta
messa venne pochi anni dopo intitolata
dal Palestrina all’ombra (Manibus) di Marcello
e per gratitudine a questo suo gran
Mecenate e per consiglio ancora del Cardinale
Vitellozzi, perchè essendo ricercata
quella composizione da Filippo II Re
di Spagna, non sembrasse che dessa ed il
suo autore fossero costretti di cercarsi fuor
di Roma e (T Italia un Protettore, nè si
offendesse quella Corte colla dedica ad
alcun altro Principe.
(Sarà continuato)
NOTIZIE VARIE.
— Da qualche tempo parlavasi a Parigi di un nuovo
stromcnto del quale desideravasi veder T uso nella stromentazione
delle nuove Opere. Al teatro del grand’Opéra
si provò in fatto questo stromento alla presenza del
maestro Meyerbeer, ed è desso un contrabasso di costruzione
al tutto nuova. E più grande dei comuni nella
sua parte inferiore, e alle funzioni dell’arco supplisce
una ruota la quale si muove col mezzo d’un manubrio.
Si osserva però che all’atto dell’esecuzione, questo stromento
lascia udire lo sfregamento continuo della ruota,
10 che distrae l’attenzione. Ma deve esser facile recar
rimedio a questo difetto ed ottenuto ciò rimarrà, al nuovo
stromento il vantaggio di posseder suoni di un vigore
finora sconosciuto.
— Corradino Creutzer, il celebre compositore tedesco,
si è dimesso dalle sue funzioni di maestro di Cappella
del gran teatro di Colonia. A quanto si dice ha egli ora
stabilita la sua dimora a Parigi per scrivervi una nuova
opera comica, e per mettervi in iscena altre sue opere
Una notte a Granata e lo Scudiero, già da lungo tempo
celebri in Germania.
— Il Menestrel, giornale musicale di Parigi, annunzia
che Donizetti fu scritturato per scrivere una nuova
Opera buffa pel teatro Italiano.
— Si dice che stretto dalle istanze del signor Auber,
11 signor Bériot, il celebre violinista, accetterà al Conservatorio
di Parigi il posto del suo antecessore Baillot.
— Il signor Berlioz ha dato a Brusselles una grande
Accademia, la cui orchestra componevasi di duecento
parti. Vi si eseguì per intero la grandiosa sinfonia Giulietta
e Romeo, composizione strumentale d’un genere
drammatico-descrittivo a noi Italiani poco meno che sconosciuto.
— 4 Notwick in Inghilterra fu dato un festival il
quale produsse la somma di 170,000 franchi. Vi cantarono
Rubini e madama Persiani.
— Leggiamo in un foglio musicale la seguente notizia
- Roma 2 settembre. Il vicariato generale ha emanato
un decreto in forza del quale è d’oggi innanzi divietato
usare nelle Chiese degli stati Pontifici altri sgomenti
di musica tranne l’organo, il fagotto e il trombone;
però nelle Solennità straordinarie e quando ci saranno
motivi sufficienti per derogare da questa regola,
si accorderà il permesso di servirsi d’altri stromenti da
fiato: ma gli stromenti da arco non potranno più per
verun pretesto adoperarsi nell’interno delle Chiese.
(Dalla G. di V.)
— Musica in Olanda. Da per tutto avvi concerti
privati {permanenti. I principali nelle varie città sono
colle loro denominazioni Latine o Olandesi; Felix Meritis
c Stryx-en Blaaslusl a Amsterdam, Collegium
musicum ultrajeetinum (che conta già più di duecento
anni) a Utrecht), Diliycntia nell’Aja, Eruditio musica
a Rotterdam, Musis sacrum e Sempre crescendo a Leyda,
Euterpe a Zwoll; ve ne sussistono inoltre a Gròninga,
Leuwarden, Nimwega ecc. L’Euterpe a Zwoll riunisce
pur anco una scuola di musica e di canto, e conta più
di 120 allievi. Nelle varie scuole di canto di Leyda si
contano ormai 5f>o allievi. La maggiore però fra tutte le
riunioni musicali è la nota Unione per promuovere la
musica, la quale ha delle divisioni in 14 Città maggiori
o minori, ognuno de’ cui membri paga 4 fiorini olandesi
annui alla cassa generale; il loro numero è di 2100, 1600
de’quali sono a Amsterdam, Rotterdam, Aja e Utrecht.
Questa unione, oltre al mantenimento delle scuole ed
accademie di musica, pubblica altresì ogni anno de’ premj
per lavori musicali. Amsterdam possiede ormai lò o 20
voci di vaglia, e sua sorella Rotterdam gliene presta
altre sei. Avvi poi due Regie scuole di musica, l’una
nell’Aja, e un’altra a Amsterdam, la prima della quale
presta molto di più che non l’ultima. Il teatro, particolarmenle
l’opera, vai poco, eccettuato il teatro Francese
all’Aja.
— Il signor Beale a Londra, della Casa Cramcr, Addington
e Beale, inventò un nuovo istromento, da lui
detto: Eufonico, che deve unire le qualità del pianoforte
con quelle dell’arpa. Comprende 7 ottave, ha la figura
di un tavolo oblungo, e una triplice tavola armonica.
— Thalberg, il quale presentemente è a Vienna, visiterà,
durante il novembre c la prima metà di dicembre,
l’Inghilterra, la Scozia e l’Irlanda, poscia 9i reca in
Olanda, e alla fine di gcnnajo, per la via di Brusselles,
a Parigi, ove preliminarmente si fermerà sino ad aprile.
Abbiamo queste notizie dalla propria sua bocca.
(Gazz. Mus. di Lipsia)
— Secondo la nuova tariffa doganale della Norvegia,
ogni istromento musicale che vi s’introduce, deve pagare
20 talleri di Spagna come dazio d’ingresso
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