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Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1842.djvu/34

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qual più grande maraviglia ha saputo Mozart produrre sopra questo avventuresco argomento! Qual magia divina gli ha dettate le inspirazioni dal plebeo lied sino al più sublime inno! Qual varietà, qual ricchezza, qual sentimento! Questa è la quintessenza dell’arte il profumo concentrato de’ più bei fiori e diversi. Come ciascuna melodia, dalla più semplice alla più squisita è ripiena di nobiltà e vaghezza! Si potrebbe per così dire biasimare questo eccessivo passo gigantesco del genio musicale, che nell'atto stesso che ha creato l’Opera tedesca, ne ha del pari segnato i confini, improvvisando il capolavoro del genere con una perfezione da non essere più mai; trapassata, e a pena uguagliata. L’Opera tedesca è in onore oggidì, egli è vero, ma oimè! ella volge in decadenza non meno rapidamente di quello che pel capolavoro di Mozart ella salisse al sommo grado. Winter e Wèigl deono aversi pei più diretti imitatori di questo grande maestro. Ambidue sono stati fedeli a quell'andamento popolare che egli aveva impresso all'Qpera alemanna, ed il secondo nella sua Famiglia svizzera del pari che il primo nel Sacrifizio interrotto, hanno mostrato come loro prema il vanto di essere chiamati veri compositori tedeschi. Ma questo merito principale minorò e a poco a poco disparve presso i loro successori, prova evidente del poco avvenire che all'opera tedesca in generale è serbato. I suoi ritmi, e quel suo lecco popolare tralignarono in mano dei loro freddi imitatori in luoghi comuni, volgari e insignificanti e il difetto di gusto nella scelta de’ loro soggetti drammatici dimostrò meglio ancora che essi poco erano atti a sostenere la gloria del genere nazionale. Però cotesto genere speciale ebbe un nuovo istante di splendore, all'epoca che il possente genio di Beethoven innalzò il regno del romanticismo nel mondo musicale. Allora la musica drammatica splendette rischiarata da un raggio della medesima magica ispirazione, e questi fu Weber che venne a rianimarla col suo soffio creatore. Nel più popolare de’ suoi drammi il Freyschutz, egli seppe anche una volta commovere il cuore de’ suoi compatrioti il soggetto ferale di questa composizione dovette sopra tutto contribuire al poeta e al compositore a mostrarsi veramente tali, perchè esso invocava per così dire le semplici e toccanti melodie del lied antico, e l'insieme poteva rassomigliarsi ad una ballata romantica e sentimentale fornita di tutto che si richiede per commovere fiamma e lo spirito del poetico alemanno. E! per verità il Freyschutz non meno che il Flauto magico di Mozart sono prova manifesta del carattere esclusivo che la nazione ha attribuito al genere dell'Opera indipendentemente da ogni influenza straniera sotto la riserva però di certi limiti insuperabili. Imperciocché Weber medesimo li quando fece prova di superarli nell’Opera l’Euriante, avvegnaché bell'opera facesse, non raggiunse però guari il grave intento che s’era proposto la sua forza fu sopraffatta dalle violenti passioni delle quali egli dovea dipingere la lotta in uno stile più elevato. Intimidito per l’importanza dell'assunto incarico, alla pittura franca ed ardita che esigeva il suo quadro, sostituì informi schizzi spogli di particolari caratteri ciò che gli scema la naturalezza e rende il suo lavoro duro e prolisso. Weber dovette da sé convincersi di questo cangiamento retrogrado, ond'egli nell'Obèron quasi con tenero rimorso ritorna alle primitive inspirazioni della casta musa de’ suoi begli anni (l). (1) In uno de’ prossimi foglii si darà un terzo od ultimo articolo.

NOTIZIE DIVERSE. — Nell’affare relativo allo Stabat Mater di Rossini il tribunale civile di Parigi ha giudicato che la dedica daltautore fatta a Varela ed il generoso dono offerto da quest’ultimo, non costituivano un atto di vendita e che per conseguenza Rossini aveva conservato il diritto di disporre della sua Opera c di trasmetterne la proprietà. - Anche l’Editore Schott, cessionario di Troppenas dello Stabat per la Germania, ha guadagnato la causa contro l’editore Cranz di Amburgo, il quale clandestinamente aveva fatto stampare l’Opera dedicata a Varela: que' tribunali hanno ordinato la distruzione delle lastre calcografate da Cranz, che venne condannato alle spese. — La società dei concerti del Conservatorio di Parigi ha inaugurato il quindicesimo anno di sua esistenza. Le perseveranti cure e i lavori pieni d’intelligenza de’ valenti membri di quella celebre instituzione, valsero ad assicurarle un incontrastabile supremazia sopra ogni altra in rapporto all’esecuzione delle classiche composizioni ed in ispecie de’ meravigliosi concepimenti sinfonici di Beethoven. Nella prima delle due accademie da quella benemerita società date nello scorso mese si eseguirono una sinfonia non delle migliori di Weber, un frammento del Sansone oratorio di Haendel, un duo concertante a due flauti di Tulou e la sinfonia con i cori di Beethoven, una delle più grandi creazioni dell’arte musicale. L’altro concerto componevasi da una sinfonia in sol di Haydn nell’andante e nel minuetto assai lodata; dalle Laudi spirituali coro senz’accompagnamento del xvi secolo, pezzo semplice ed armonioso che si dovette ripetere; da un brano del Davide penitente di Mozart, e dalla divinamente bella sinfonia in si bemolle di Beethoven. L’avvicinamento di questa epoca istromentale, colla sopracitata sinfonia di Haydn servì a misurare i progressi che il genio di Beethoven ha fatto fare alla musica. In questa seconda accademia Ernesto Cavallini si produsse in una fantasia di sua composizione. Berlioz, il severo critico de’ moderni compositori italiani, nella Gazzette musicale ha profferto il suo valido giudizio intorno al famoso nostro concertista, adoperando le seguenti espressioni: «Questo virtuoso recentemente arrivato da Milano, in molte serate aveva già fatto apprezzare il raro talento che possiede sul clarinetto: gli mancava la conferma del Conservatorio. Ora nulla più gli rimane a desiderare, il suo successo è stato compiuto. Cavallini fa pompa più di passi rapidi e di arpeggi sorprendenti, che di canti larghi ed espressivi; canta però bene, ma m un modo piuttosto tranquillo che appassionato. I suoni che cava dal proprio istromento sono puri c belli; alcuni (due più degli altri ) mancano di giustezza, ma questo è un difetto inerente all’antico clarinetto a sette chiavi che Cavallini ha conservato preferendolo al nuovo. La velocità delle scale cromatiche, e de’ grandi arpeggi dell’estensione di quasi tre ottave che Cavallini sembra lanciare colla maggior facilità, potrebbe sfidare le dita del più agile pianista. Ad onta della lunghezza della fantasia l’artista ha saputo tener viva l’attenzione del pubblico fino al termine del suo pezzo — Il Re di Prussia ha ritardato di un giorno la sua partenza per Londra onde assistere all’esecuzione dell'Oratorio - Paulus - di Felice Mendelssohn Bartholdy, alla quale presero parte mille persone fra artisti e dilettanti, e ch’ebbe luogo nella chiesa della guarnigione a Berlino sotto la direzione dell’autore, da poco tempo nominato maestro di cappella di S. M. Dopo la solennità il re fece chiamare Mendelssohn nella sua tirbuna, ed affettuosamente gli strinse la mano, esprimendogli la grande sua soddisfazione pel famoso Oratorio per la prima volta sentito. -- Sofia Bòhrer, all’età di soli quattordici anni già distinta pianista nel più ampio senso della parola, nella seconda sua accademia a Vienna, oltre alcuni studj di Chopin e di Henselt, fra Io stupore di tutto l’uditorio interpretò con singolar bravura le fantasie sul Roberto il Diavolo di Liszt e sul Don Giovanni (Op. 42). di Thalberg, pezzi difficilissimi c di gran portata che richiedono una forza fisica incompatibile colla comune costituzione delle giovanette. — Gallinari, allievo del Conservatorio di Milano e nipote di Rubini, già favorevolmente conosciuto a Parigi come pianista e compositore, ora in un concerto a Londra si fece applaudire esperimentando la bella sua voce di baritono. — Fabbricca, altro allievo del nostro Conservatorio, dalla Società filarmonica di Torino è stato scelto ad occupare il posto lasciato vacante dall’egregio maestro Coccia. I.R. CONSERVATORIO DI MUSICA. - Le passate ere del 5 e del 8 corrente gli allievi e le allieve dell'I.R. Conservatorio produssero una nuova Opera semiseria intitolata Un giorno di nozze, parole del signor Janetti, musica de' signori Bellini e Devasini alunni del Conservatorio stesso. L'esecuzione fu tutto quel più che potessi desiderare felice e si distinsero assai le signore Pecorini e Bolza nelle due parti principali. Venerdì sera 11 davasi nuovo esperimento con altra Opera ed altri cantanti allievi. Nel prossimo foglio ce ne occuperemo più a lungo. NUOVE PUBBLICAZIONI MUSICALI DELL'I.R. STABILIMENTO NAZIONALE PRIVILEG. DI GIOVANNI RICORDI. FEUILLETON MUSICAL Collection périodique de motifs les plus favoris des nouveaux Opéras avec Préludes, Modulations, Variations, Etudes etc. pou une Flute PAR J. FAHRBACH Op. 20. - Cahiers 1 et 2. Chaque Fr. 6. 72 VERSETTI MUSICALI Con Introduzione e Finale per gli usi rituali dell’Organo COMPOSTI DAL PADRE DAVIDE DA BERGAMO MINOR RIFORMATO Preceduti da un Prologo intitolato Dei Suoni e dEi Canti indirizzati coll’Organo e col Buonaccordo all'educazione evangelica delle famiglie e delle nazioni DI S. BIAVA. In sei Fascicoli a fr. 3 50 cadauno, e in un solo volume a fr. 16

L'AVE MARIA Parole di L. Tarantini MUSICA DI F. FLORIMO Fr. 4. IMPRESSIONS DES OPéRAS TROIS FANTAISIES pour le Piano PAR C. CZERNY N. 1. à la Grisi et Persiani. N. 2 à la Malibran et P. Garcia. N. 3 à la Pasta et Rubini. Op. 648. - Chaque Fr. 4.

REVUE-THEATRALE FANTAISIES ÉLÉGANTES pour deux Flutes J. FAHRBACH Op. 15 N. 1. 2. 3. Capuleti et Montecchi. N. 4. 5. 6. 7. Marino Falliero. N. 8. Oberto Conte di San Bonifacio. N. 9. La Vestale. SOTTO I TORCHI N. 10 e 11 La Favorita, e 12 La Saffo. PASSE-TEMPS MUSICAL Collection de 10 Ariettes italiennes avec accomp. de Piano. par P. D. FELICE RONCONI Completo Fr. 10.

GIOVANNI RICORDI EDITORE-PROPRIETARIO.

Dall'I. R. Stabilimento Nazionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di GIOVANNI RICORDI, Contrada degli Omenoni N. 1720.