Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/146

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naie avrebbe un tesoro di più, un mag- v. gior merito nella coltura dello spirito. Non escludiamo da questo genere la musica scherzevole, faceta, la musica che sappia far ridere senza le sciocchezze e le imper- i tinenze del far buffo, che ci esilari con | aneddoti piacevoli, con novelle innocue, con motti saporosi e squisiti. Ho insistito alquanto su questa’parle, e 1 per la sua importanza, e per le sue con-: seguenze, le quali si renderanno manifeste nelle cose che restanmi a dire. Perchè, j guardando il concerto privalo come primo i studio dell’educazione affidata alla musica, come germoglio del bene che l’arte può arrecare ai pubblici spettacoli, non si debbe in verun modo trascurare da chi di tutto approfitta per il miglioramento della società. Chi uscirà bene educato, ben disposto da questa scuola primitiva e normale, porterà nel pubblico un giusto criterio, un sodo giudizio, un gusto inalterabile del buono e del bello. La famiglia sarà il conservatorio de’ buoni uditori e stimatori, i quali non lascerannosi giun- | tare dagli espositori di mostri, e di caricature, dai venditori di ciance sonore, dall’ignoranza e presunzione di chi s’incarica d’intrattenere a spese [del senno, e j del gusto il pubblico sofferente. (Sarà continuato) Y. Bigliani j CARTEGGIO. IiES DI JIOISKIXI S DE SAIXX-C1B Niiova Commedia in 5 atti di A. Dumas, datasi al Teatro Francese a Parigi. A Saint-Cyr, in questa reale e tranquilla abitazione, consacrata da madama Maintcnon a tante povere ed interessanti fanciulle, ciarlano c sospirano per quanto è lungo il giorno Carlotta di Mériant e Luigia Mauclere, l’una sentimentale ed amorosa, angelo dagli occhi neri c dalla veste azzurra, l’altra vivace, scaltrita, maliziosa, un vero demonio! Ed è il demonio che protegge l’angelo. Questa madamigella Luigia, ■colla sua aria ingenua, colla sua vocina melata, c ad onta della eccellente educazione clic ha ricevuto, ha tutta l’esperienza d’una griselle del quartiere Latino. Un giovane c brillante gentiluomo, il conte di SaintHcrcm, essendosi introdotto a Saint-Cyr, grazie ad una chiave che gli era stata prestala dal duca d’Anjou, circonda Carlotta di seduzioni, le mormora all’orecchio delle dolci proteste c le dà degli appuntamenti; Carlotta è debole, ed io non saprei ciò clic potrebbe accadere, se madamigella Luigia non fosse là per sorvegliare la sua amica, e per metter ordine a’suoi piccoli affari. Non è già Luigia che perderebbe la testa in queste scabrose occasioni. 11 sig. di Sainl-IIercm trova carne po’ suoi denti. - Voi amate Carlotta? Ciò va bene; sposatela, mio signorino. - Volentieri, risponde Saint-Hcrcm stretto si davvieino, ma più tardi.-Quando vorrete, ma io vi prevengo che non abbandonerò mai Carlotta, che io sarò sempre là, presso di lei, c che se il buon motivo non entra nelle vostre viste, voi potete indirizzarvi altroveConfessiamo che ò questa una piccola comare clic capisce gli affari. Saint-Hcrem comincia;ad avvedersi che la protezione di madamigella^Luigia gli recherà molto imbarazzo, ed egli medita la maniera onde poter sottrarsene. Giustamente, guardando dalla finestra, egli scorge uno de’ suoi amici, il sig. Duboulloy che passeggia pei dintorni. Sainl-IIcrem gli fa segno-di prendere una chiave che gli getta, e di salire; le quali cose sono eseguite da Duboulloy. Questo Duboulloy è un borghese, abbastanza buon ragazzo, e clic tiene per un onoreclic Saint-Hcrem si compiaccia di farsi prestare da lui del danaro, c che gli procuri l’occasione di farsi uccidere in duello; ciò è assai lusinghiero di fatti per I un villano. Dunque egli non può nulla rifiutare a! questo gentiluomo... dapprima appunto perchè è gentiluomo, c in secondo luogo perchè è realmente suo i amico a Duboulloy, dice Saint-Hcrcm, io ho qui un appuntamento con una graziosa fanciulla, ma vi è una amica estremamente imbarazzante, che io vorrei non assistesse alla nostra conversazione. Resta qui, cerca di occuparla, e falle la corte. - Io lo farci con piacere, ma! siccome io prendo moglie fra due ore, cosi ciò sarà; per un’altra volta. E Duboulloy fa per uscire, ina le preghiere di Saint-Hcrcm gli fanno cangiar progetto. D’altronde gli si promette di lasciarlo andare fra un’ora, j Gli resterà ancora un’alte’ora per isposarsi: è più di quanto abbisogni. Luigia,^venendo all’appuntamento, vi trova Duboul-! Ioy, che la trattiene, mentre Saint-Hcrem attira Car- j lotta nel giardino della casa di Saint-Cyr. Luigia lo- 1 sto che s’avvede della manovra, vuol andar a rag-; giungere Carlotta. Ma Duboulloy, impiegando allora i; grandi mezzi e sacrificandosi per Saint-Hcrem, si slancia i frale dichiarazioni piùappassionate, dipinge la. sua fiumi- i ma, si getta ai piedi di Luigia, ecc. Luigia presta orcc- I chio a tutti questi dolci discorsi, Luigia vuol trovare j un marito giacché essa ama il lusso, il mondo, i pia-; ceri. Bello o bruito ella amerà l’uomo che le apporterà tutto questo. Duboulloy le piacerebbe dunque; giacché egli è ricco, ed ecco madamigella Luigia che! non ha veduta neppure la figura del suo adoratore | (è notte), ecco madamigella Luigia clic si mette a ri- i spondere con premura alla fiamma di questo signore,! che ella non conosce, e che debbo sposarsi fra un’o- j ra. Bisogna convenire clic sotto Luigi XIV la gioventù riceveva una singolare educazione. Questa pie- j cola pensionarla di 16 anni la sa abbastanza lunga, c: la casa di Saint-Cyr mi sembra regolata assai bene! Mentre che gli amanti si abbandonano ai dialoghi; i più appassionati, si ode un gran rumore. I nostri seduttori vogliono fuggire, ma è troppo tardi. Un; exempi de la prévóté arriva, li arresta c li spedisce alla; Bastiglia. Nel secondo alto noi troviamo Saint-Hcrem nella; sua casa, perfettamente libero, ma di assai cattivo: umore; sembra che fra un atto c l’altro gli sia sopravvenuto qualche avvenimento assai disaggradevole. 10 lo credo bene. Lo si è fatto sposare con madami- i gclla Mcriant, si è fatto sposare Duboulloy con ma- j damigella Luigia Mauclcrc, c fu alla Bastiglia che venne aggiustato l’affare; si ha preso i nostri due signorini, 11 si ha messi tutti c due in una stanza bene oscura, c non ne sono esciti, e non hanno potuto persino cenare, che dopo aver acconsentito a riparare la loro sciocchezza. Ciò è tanto più dispiacevole per questo j povero Duboulloy, elio egli era vicino a sposarsi da un’altra parte, quando la sua fatale compiacenza l’ha perduto. I due sposi a loro dispetto, sono furiosi; io j comprendo la collera di Duboulloy, ma Sainl-Hcfcm mi sembra clic abbia ben torto di lamentarsi tanto altamente. Perchè non ha potuto sedurre una povera fanciulla, egli la copre di rimproveri, l’accusa d’aver preparato lo scàndalo di cui fu vittima, si lamenta d’esser caduto in una rete! Madama di Saint-Hcrcm risponde a queste assurdità con dignità e con nobiltà; c le sue parole dovrebbero far arrossire il poco delicato marito; ma questi, irritato maggiormente dalla superiorità di sua moglie, persiste nella sua maniera di veli duca d’Anjou è chiamato al trono di Francia. Saint-Hcrcm parte per andar a raggiungere il principe, clic lo attacca al suo servigio. Egli conduce seco Duboulloy. Ecco le nostre due povere donne abbandonate abbastanza crudelmente. Carlotta piange, ma Luigia ride come una pazza. Non ha ella, forse del- i l’oro, delle carrozze, un palazzo? Non è questo ciò che ella avea sempre desideralo? Ed ella ha tutto,; questo colla libertà di più c con un marito di meno;! è proprio il colmo della fortuna. Eccoci alla corte del duca d’Anjou o piuttosto di Filippo V. Saint-Hcrqm vi fa una figura abbastanza j vantaggiosa; ma lo credereste? questo povero sposo, pensa qualche volta a sua moglie. Egli l’ha umiliala, j insultata nel modo più grave; non dipendeva che da I lui d’essere felice, ed egli non l’ha voluto. Ebbene! li ora convienici® si penta dei suoi torti celie pensi a ripararli. In quanto a Duboulloy egli non rimpiange per nulla la sua cara metà; è un uomo assai fermo ne’ suoi principi. Alla corte di Filippo ha luogo un gran ballo. Due dame francesi vi sono presentate dal duca d’Harcourt ] ambasciatore di Francia. Due dame! voi indovinate che sono Luigia e Carlotta. Che vengono esse a fare in Ispagna? Cercano forse i loro mariti? Voi vi siete sbagliati. Il Duca di Harcourt ci avverte che esse sono inviate da madama Maintenon onde distrarre Filippo V da una passione clic nutre per la principessa Orsini, passione le cui conseguenze politiche cominciano a farsi dannose. Saint-Hcrcm c Duboulloy ridono dell’avventura fino a tanto che le dame non hanno levata la maschera, ma quando essi le hanno riconosciute, la cosa sembra loro meno piccante. All’indomani Saint-Hcrem è ridivenuto amante di sua moglie, e tanto più amante in quanto che. ha un rivale. Guardate il conte di Candele nel matrimonio sotto Luigi XV. E lo stesso dispetto, le stesse inquietudini di cuore, il medesimo geloso furore; ed è cosi che Dumas fa delle cose nuove rubando a sé slesso delle vecchie idee; c questa volta almeno non valca la pena di prendersi un tale disturbo. Ma infine Saint-Hcrcm è innamorato; voi avrete un bel fare, ma la cosa resterà come ve la dico. Non vi è dunque da meravigliarsi se egli fa una visita a sua moglie; egli non sa ciò che le dirà, ma un innamorato non si ferma davvero a pensare a queste inezie. Ma un crudele disinganno attende il povero conte! Ohimè! egli crede d’essere il marito di sua moglie, ed egli s’inganna, egli crede d’avere dei diritti su Carlotta, e Carlotta gli narra ridendogli in viso, che dietro preghiera di madama Maintenon, furono sciolti i loro legami. A questa rivelazione SaintHcrcm resta decisamente come uno stupido... ma egli ha perduto il diritto di lamentarsi, c qualunque protesta dalla sua parte sarebbe furiosamente ridicola. Questa considerazione non arresta però Saint-Hcrem; bisogna clic egli sia proprio eccellentemente innamorato. Egli comincia a svelare a Carlotta i progetti del re, e con grande sorpresa del conte, Carlotta non ne sembra scossa; al contrario essa procura di provare allo sposo coi più fini ragionamenti, che divenire l’amante di un re non è un occupare una posizione sociale tanto disaggradevole, c clic essa deve stimarsi assai felice, essa la povera figlia senza ajtpoggio, senza protettore, se si vuole trovarla buona a gualche cosa. Sembra che questi argomenti non siano sufficienti per convincere Saint-Hcrem, che non potendo più contenere i sentimenti tumultuosi che.lo agitano, grida con forza che non soffrirà giammai che si compia una tale indegnità, e che egli disputerà Carlotta persino al re. Egli mi ama, dice Carlotta trasalendo di gioja. Allora si presenta il re, e fa a Carlotta la più positiva delle dichiarazioni. Ma mio marito, sire? obbietta Carlotta. - Ah! in fede mia! tanto peggio per lui, risponde Filippo, vostro marito si è condotto assai male verso di voi c merita un castigo. - Ma.... se io l’amassi... - lo ne sonò desolato... ma bisogna cangiar sentimento, e darmi un appuntamento per questa sera od altrimenti stale bene in guardia voi e vostro marito. -lo sono dunque forzala, dice la tremante Carlotta, c l’appuntamento è accordalo. Ma Saint-Hcrcm, che ha sospettati i progetti del re, ha risolto di rapire Carlotta; egli si presenta dunque nella di ’ lei casa, e là il suo amico Duboulloy gli narra che Carlotta lo ama, e che tutte le porte s’apriranno dinanzi a lui; ciò a cui Saint-IIerem non vuol prestar fede. Quest’uomo è Io spirito di contraddizione personificato. Carlotta è nobile, amante, piena di rinegazioni, ed egli la respinge. Carlotta alla sua volta, lo respinge ed egli ama Carlotta alla follia. Carlotta gli restituisce il suo amore, ed egli grida che si vuole ingannarlo. Falerni dunque voi il piacere di contentarlo. Carlotta che comincia a conoscere il carattere fantastico di suo marito pretende di renderlo felice a suo dispetto. Se essa accoglie con tanta compiacenza la Si, passione del re, ella fa questo perchè vuol porre Saint- nV Harem al coperto da ogni pericolo; la sua civetteria Vb è della buona prudenza. Essa ottiene dunque un or- 6 v dine reale, grazie al quale Saint-llcrem dovrà uscire (M;