Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/208

Da Wikisource.

- 204 atto di quest’opera non produssero, se debbo dire il vero, un troppo completo entusiasmo, ma il terzo atto trasportò il pubblico, e giustificò pienamente l’entusiasmo che avea già prodotto sui Viennesi, b una successione rapida, non interrotta, meravigliosa di bellezze musicali di prim’ordine, di bellezze, clic uniscono al pregio dell’originalità quello d’un’csprcssionc drammatica clic esercita sugli uditori la più alla influenza. L’aria di Chevreuse (Ronconi) Bella e di vel vestila, il duello di questo colla duchessa, infine il grande terzetto finale fc (pianto di più bello possa udirsi, e si elevano nelle più sublimi regioni del dramma e della passione. Ronconi nella parte di Chevreuse fu inimitabile; egli fu cantante ed attore di primissimo ordine. lo dovrei citare tutti i suoi pezzi se volessi annoverare quelli nei quali trasportò il pubblico all’entusiasmo; ina se ommetto il lungo elenco, non voglio tacervi l’effetto formidabile da lui prodotto nella terribile frase del duetto - È troppa la gioja... vii toglie... il respiri - detta da lui in modo da far agghiacciare il sangue; il colorilo mordente della sua voce, l’espressione atrocemente sorridente della sua fisonomia fanno un assieme di cui si cercherebbe invano d’offrire un’idea. 11 successo di Ronconi si consolida tutti i giorni, e ciò fa onore al criterio del pubblico parigino. La Grisi fu una bella duchessa; Salvi si cavò bene d’impegno nei primi due alti ove potè far pompa di soavità e di dolcezza, ma fu inferiore nel terzo, nel (piale richicdevasi una grande passione, e la Brambilla cantò bene, per quanto lo permetteva la sua voce, le strofe d’una sua canzoncina nel primo allo. In complesso grande successo. Ed intanto permettetemi che mi dica Vostro affezionai. NOTIZIE MUSICAL! — HIn.M’0. - /. II. Teatro alla Seala - fTAssedio di Mt vescia, dramma lirico del signor Jannctli, con musica nuova del signor maestro Bajclli, ebbe accoglimento clamoroso la sera di martedì scorso. Ciò è quanto di più lusinghevole può dirsi intorno ài valore di questa nuova produzione melodrammatica non destinala a splendido avvenire. Se non ci inganniamo, le situazioni principali del libro sono tratte da un nolo dramma di Soulié, il Proscritto, ed ove voglia dirsi clic il Jannctli non tolse nulla al drammaturgo francese, bisognerà pur confessare clic nella letteratura si danno delle singolari combinazioni! Intanto osserviamo clic il soggetto è qui e qua sparso di punti d’azione pieni di calore, ma forse offre una tal quale monotonia d’interesse. Quella benedetta droga del patetico esagerato, che d’alcun tempo in qua si profonde alla cicca dai nostri manipolatori di libri per musica, è gettata a larga mano anche nel dramma del sig. Jannctli, e forse troppo a larga mano. Non si raccomanderà mai abbastanza a’signori librettisti di essere un po’più avari di esagerate emozioni, e di pitture cpilcllico-scntimentali. - Del resto, lo sforzo tentato dal poeta per annestare sul domestico aneddoto tragico il fatto pubblico dell’Assedio di Brescia (che entra per ben poco nell’azione) non bastò ad ispirare il maestro in guisa da farlo uscir fortunato nel tentativo di emulare, nel genere grandioso, e corale-drammatico (come vorremmo chiamarlo) un giovine compositore suo contemporaneo già celebre in questo gcL’adagio del finale del terz’atto offre nel tutt’insicmc un tal qual effetto di armoniche combinazioni, e rimembra felicemente la maestrevole fattura di altri simili pezzi, onorati di popolare celebrità. Il secondo tempo (se non erriamo) del duetto fra Tebaldo e Uberto, è un buon saggio della forza di stile drammatico cui può giugnerc la fantasia del sig. Bajclti; ma parlando in genere, la sua opera presenta poca o nessuna novità di forme e di pensieri: si nota in lui più che altro una speciale attitudine ad affettare le singolarità di stile più aggradite in giornata. Nella cavatina della protagonista, e in qualche altr’aria, non riuscì troppo felice: il suo modo di svolgere le melodie è incerto e stentato’; mancano di chiaro sviluppo le sue frasi. Quanto all’istrumcntazionc, vorremmo quasi non parlarne; sarà bell’e buona osservala sulla partitura, ma è povera di effetto, ovvero è ricca di tali effetti clic non sono certo i più opportuni a darne spicco alla parte cantabile e a spargere di gradevoli tinte, e di svariali contrasti l’insieme defla composizione. Valga d’esempio la cavatina della De Giulii, in cui quella povera brava signora è costretta a fare sforzo de’ polmoni per non soccombere sotto il peso di certi accompagnamenti che invece di servire da scudieri al canto, gli fanno, come avrebbe detto Grctry, da gendarmi. A riassumere in breve il nostro giudizio diremo: la nuova opera del sig. Bajclti addimostra in lui una non comune capacità musicale; ma non gli dà diritto di porsi in ischicra coi pochi chiamali dal voto dei veri intelligenti a coronare di nuove glorie i fasti già si ricchi dell’Opera italiana. Di questi soli eletti deve occuparsi la coscienziosa critica musicale, agli altri ella si limita ad augurare la miglior fortuna possibile. 11 signor Bajclti dotalo di molta dottrina e di non minore buona volontà si è già collocato a un buon posto in questa seconda categoria di compositori. Se ne tenga pago. 11 l’eretti e il De Bassini, il primo nella (iurte di Tebaldo, l’altro in quella di Uberto, hanno gareggiato di zelo per interpretare alla meglio le intenzioni vocali e drammatiche del compositore, ed ebbero qui e là applausi in parte meritati, in parte cortesi. Sono due bravi e buoni allori-cantanti. Beccato clic le loro due voci, quella del baritono clic tenoreggia forse troppo, e quella del tenore clic forse troppo baritoneggia, nei pezzi di concerto e a due tendono a fondersi in guisa l’una nell’altra clic ne risulta povero l’effetto per mancanza di vivo contrapposto nei due metalli. Ma forse un compositore accorto saprebbe adoperarle in guisa da produrre miglior effetto di quello clic producono nell’Assedio di Brescia. — Le sorelle Milanollo si produssero in altre tre serate, l’ultima delle quali fu giovedì or passalo. 1 clamorosi applausi del pubblico non vennero meno, e ciò fu dovuto in par.c al sommo valore co.ii cui la Teresa fe’ udire altri nuovi pezzi di bella ed arduissima fattura, eseguiti con mirabile magistero. La fantasia di Vieuztemps, l’altra su’inolivi della Muta di Portici, e quella sui motivi di Bellini furono le più gradite tra le molle composizioni suonate dalle due sorelle. Il duello di Dancla, tante volte ripetuto piacque sempre al maggior seguo, per la mirabile sicurezza, piccisioiic ed accordo dell’csccuziouc. — Vik.vna. L’attrice Matilde Wildancr, Moriani e Ciabatti ebbero l’onore di prodursi il giorno 11 novembre in uu concerto di Corte. La prima cantò con Moriani un duetto di Roberto Devereux, e uu terzetto della Lucrezia Bargia col medesimo e Ciabatti. Questi ultimi cantarono inoltre delle arie e duetti. — Liszt diede il 7 novembre il a Stuttgard, ed eccitò entusiasmo. — Fra poco si pubblicherà a Pe un Metodo per pianoforte sulle teo brenner e Uummel. — Burlino. La Corte e gli augusti suoi ospiti della Germania, Svezia e Russia, assistettero all’apertura dell’Opera italiana coi suoi assoluti virtuosi. L’assoluto tenore Ferrari Stella piacque decisamente, e cosi pure l’assoluto soprano, signora Malvani. La relativa prima donna, signora Bcccorini è giovine avvenente, e possiede anche buona voce. Speriamo che l’aslfalto valore dei talenti saprà vulularsi nel concreto fenomeno dell’introito della cassa. Si rappresentò la Beatrice di Tenda di Bellini. Dico ciò in line, poiché nell’Opera italiana l’opera stessa e una cosa accessoria. Presso i Tedeschi l’opera viene prima, poi i cantanti. — Il maestro Persiani sla sciivendo una nuova opera per il Teatro Italiano di Parigi; si intitolerà il Fantasma, e le parti principali saranno affidate a M. Persiani, Mario, Ronconi, Fornasari e Morelli. La Direzione del teatro Italiano fonila le migliori sue speranze su quest’opera e sul Corrado d’Altamurà di Ricci. — Domenica or passata ebbe luogo al R. Conservatorio di Musica di Parigi la distribuzione;sotcnnc dei premiò II sig. Keratry, presidente della commissione di Belle Arti, aprì la seduta con un discorso pieno di osservazioni giudiziose e di ottimi consigli. Egli raccomandò agli allievi lo studio dei grandi maestri e il rispetto alle savie tradizioni, eec. — Il signor Ettore Berlioz dovea dare la sera del IO scorso una grande Accademia nella sala dei Menusplaisirs. Fra gli altri pezzi doveasi eseguire la sinfonia d’llerold, l’ouverture del Re-Lear, la Romanza per violino, un pezzo di Romeo e Giulietta, il finale della Gran Marcia funebre ecc. — È morto ultimamente un celebre attore a Londra, e lasciò una sostanza di due milioni e mezzo di franchi guadagnati colle sue fatiche artistiche! — Una nuova Opera, libro di Scribe e musica di Adam, fu data a studiare al Icatro ieY Opéra contigue: ha per titolo Cagliostro, e si produrrà nel gcnnajo prosNOTIZIE DRAMMATICHE — La Commissione degli autori e compositori drammatici composta dai signori Etienne, pari di Francia, dell’Accademia Francese, presidente; Liadicrcs, deputato; Vittore llugo dell’Accademia francese, Adolfo Adam Halcvv, ecc., indiresscro al Ministro degli affari esteri a nome di tutti gli autori e compositori francesi, una lettera nella quale lo ringraziano d’aver fatto inserire uel trattato di Commercio, ultimamente couchiuso Ira la Francia e la Sardegna, un articolo che assicurò ad un tempo e reciprocamente agli scrittori dei due paesi la nropriclà delle loro opere così peiguirilli di stampa e di vendita come pei diritti d’autore per le r produzioni teatrali. Questa convenzione clic pare destinai i concerto: in lingua ungaresc e di Czcrtiy, Kalkfavorirc il librario dei due paesi, coll’impedire nell’uno nell’altro la cosi detta pirateria o, come la chiamano i..anecsi, contrefufon, riuscirà di un vantaggio inconte: stabile agli autori di libretti, sudditi sardi, i quali se | avranno la fortuna di associarsi a compositori di grido, | potranno godere dei generosi diritti d’autore conceduti. in Francia, ogni qualvolta le opere cui avranno somministrati i loro versi, verranno chiamate all’onore di essere riprodotte sulle scene dell’Opera italiana di Parigi, e ridótte per le scene liriche dei teatri di dipartimento. •— Al secondo teatro francese, (Parigi) cbhe accoglimento favorevole una nuova commedia in cinque alti ed iu versi del sig. Leone Guillard, intitolata Les moyens dangereux. A quanto pare dal giudizio di qualche sensato giornate non e questo un componimento del genere farraginoso, in cui le peripezie, i contrasti, gli svi! lappi, gli strani incidenti si intrecciano e si accavallano i con una gara di inverosimiglianze e di colpi di sorpresa. La nuova commedia del sig. Guillard appartiene al vero buon genere drammatico, e alla evidenza e semplicità di uu concetto sufficcntcmcnlc piccante e dato valore da una felice esposizione, da un dialogo fino ed animalo, e dalla maestrevole pittura de’ caratteri. — Un dramma di tuli’altra natura è VEva di Leone Gozlan che recentemente si produsse con clamore sulle scene della Commedia Francese. L’impeto di una fantasia poetica die si compiace dell’invcrisimilc e dello strano, purché dal loro urto scaturisca l’effetto teatrale, è speso a tratteggiare con mano ardita e sicura una serie di scene piene di vigore ed attrattive. - In questo nuovo dramma del sig. Gozlan, due civilizzazioni stanno a fronte l’una all’altra: la fine del secolo 1S e la nuova era. La scena ha luogo in America. Èva personifica l’avvenire, e il marchese di Fermare rappresenta il passato. • Cosi un giornale parigino, òoi per conto nostro non parteggiamo per questa foggia di drammi a simboli, noi amiamo riscontrare nel dramma la pittura animata, effettiva, palpitante della vita reale presentata sotto i punti di vista più atti a offrir splendida idea dell’umana natura e dei contrasti cui ella é sottoposta dai conflitto delle passioni, e dalle giuste o ingiuste esigenze della società. — Il Teatro del l’audeville prosegue a far gli onori dell’ultima splendida produzione di madama Alicelo!. La celebre autrice di Maria o le tre epoche, nel nuovo suo dramma Madama Roland, volle deporre per un momento la fina e leggera matita colla quale delineo tante aggraziale pitture di famiglia, per afferrare il pennello del gran dramma storico, e tratteggiare arditali mente un’epoca di feroci passioni politiche, feconda di; lagrime, di sangue e di spaventi. La forte virtù di una li donna che soccombe vittima del suo cullo ai sublimi prìucipii di un vero destinato alla lenta ma sicura ri! generazione della società umana, é questo l’alto conI cello della nuova tanto applaudita opera drammatica! della signora Alicelo!. I — Dumas, che recentemente ebbe la soddisfazione di vedere riprodotto con clamoroso esito il suo Enrico III, • sta preparando per l’Odeon una nuova commedia, il Laird di Domhicky, clic dicono sia una meraviglia di: spirito e di originalità. GIOVAMI RICORDI EniTOBK-I’ROPBIKIABIO. tvws. SI liniere a questo foglio il pezzo JV. 8 DELL’AXTOLOGIA (JLASSICA MUSICALE Dall’I. R. Stnbìllniento Arazionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografia musicale di GIOVAIH RICORDI Contrada degli Omenoni If. 1720.