Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/225

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- 22-1 — 1 Celebri Violinisti. Ecco in che modo la Musicale di Vienna cavallerizza i più famosi tempo nostro dimenticando però la Ter ’tassella a Milanollo che dovrebbe a buon drillo in un canto. Noi riproduciamo il breve arlicolcllo senza oggiugnervi noia di sorla, non volendo assumere veruna parie di responsabilità dei giudizi anzi che nò bizzarri in esso bizzarramente manifestali, n Abbiamo sentito violini differenti: il violino di Paganini era bizzarro nello scherzo e burlesco nella gioja; il violino di l.ipinsky, uiìa eroina; il violino di Cafoni, una dama del salone di Parigi, elegante, insinuante; il violino di Spohr, alemanno, vigoroso, più pensieri che parole; il violino di Bériot, un’amabile ragazza, schictla, senza gran tcndenzc(!) il violino di Ole Bull, una ballerina di cachucha, clic batte le nacchere, piroettando senza pensieri; il violino di Ernst, una bella languente, mclancolica, una colomba in atto di spiccare il volo; finalmente Molique a Stullgardo, del cui violino vorrei dire con Amleto «: dite clic egli è un uomo, e avete detto tutto. Ditene: è un violino, e avete pronunziato la sua apoteosi n; e il violino che canta, clic sente, che prega, pieno di sentimento, pieno d’anima e di cuore; il re degli slroincnti. E finalmente il violino del nostro Mayseder, il casto, il puro, il violino dotato ili sentimento profondo. Venendo ora al violino di Ilauman, esso è un’amica passeggiata al chiaror della luna, ecc., ecc. (Gazzella Mas. (li Vienna) NOTIZIE MUSICALI DIVERSE — lui Società musicale «li Santa Cecilia in Bergamo - insil i sacra dell’esimio maestro Simoe Mayr. inflessioni- Voti. Venerdì leste passalo la insigne Basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo risuonava di sacre melodie in onore della celeste Patrona de’ canti e de’suoni e de’ buoni cristiani che lodano il Signore in cymba- i lis jubilalionis. La società di Santa Cecilia fu istituita in Bergamo già da parecchi anni, e deve l’origine sua alle cure I di quel Nestore de’ viventi maestri di musica Giovanni Simonc Mayr, come a lui si devono altre istituzioni filantropiche e musicali; per le quali si rese tanto benemerito e caro ai bergòmesi. In quel dì cranvi maestri, professori e dilettanti di I musica, tutti affaccendati perchè la festa avesse a riuscire decorosa e solenne. Al principiar della Messa si udì con molto piacere I un Kyrie del signor maestro Palazzi. Chi scrive mu-! sica da Chiesa ove scorre, il Brembo e il Serio può j facilmente trovare buoni concetti, buon ordine e sag- ■ già espressione de’ sacri testi; perchè ivi ode tutto di musica di quel valente, che più sopra nominai, la quale è concettosa, filosofica e magistralmente ordinala. Tuttavia non voglio detrar merito al sig. Palazzi clic sia riuscito a scrivere il suo Kyrie con tali pregi, poiché non è di tutti il saper approfittare di classico modello, clic pur si abbia costantemente soll’occhio. Dopo l’evangclo il M. II. signor don Giuseppe nichelini lesse panegirico discorso, il quale fu aggradilo e lodalo da molti. In seguilo si ebbe ad udire un Credo assettato in festive note dal dilettante Girolamo Calvi. Oh egli ha ben argomento di esser grato a’ suoi concittadini pel lieto viso clic eglino fan sempre alla sua musica. Tutta l’altra musica di quel giorno e del giorno susseguente, in cui si celebrò solenne Messa da requie a pio de’ trapassali già ascritti alla società di Santa Cecilia, apparteneva al signor maestro Giovanni Simonc Mayr. Ed è ben naturale che ove si può sentire un Mayr torni sempre gradilo agli uditori che ogni altro L compositore di sacre note esponga riscrbatamcnlc i n suoi concenti.? E infatti nulla di più espressivo, di più magistrale 3 e tratto tratto di più sublime della musica che anco H in tale circostanza udimmo di quel maestro di color che sanno; ad onta chela esecuzione non rispondesse sempre al valor delle note. - I professori dell’orchestra di Bergamo considerati ad uno ad uno sono assai esperti, non v’ha dubbio; ma quel complesso di orchestra è troppo sbilanciato. Ivi gli islromcnti metallici sono troppi in confronto degli altri e specialmente degli islromcnti d’arco; e di più quelli suonano sempre di tutta forza e intronano gli orecchi ed il capo, e questi, per non esser vinti, suonano pure di tutta forza e riescono sgarbati. A me sarebbe impossibile di enumerare i pregi della musica che in quei due giorni fece eseguire il Maestro della Cappella bergomese, e mi limiterò ad esprimere un voto; un voto, che non è mio soltanto, ma di lutti gli amatori del progresso dell’arte; ed è: che siano una volta rese pubbliche quelle composizioni che riportarono vanto sovrano quando vennero a confronto con altre di espertissimi maestri: e sebbene udite in poco paese godono fama di classiche per tutta Europa. Vorrei egualmente clic fosse eseguito alcuno di quo’capolavori, un Dics irae, un Misererà, collo sfarzo con cui sono in oggi esposte altre sacre composizioni, e sono persuaso che la musica sacra di Mayr, desterebbe un entusiasmo forse supcriore all’entusiasmo prodotto da altri famosi lavori dell’is lesso genere, fregiati di moderne ispirazioni. Imperciocché, se l’ammirazione tributata a tanl’uomo, savio assai e riputato anco fuori della musica, non fa gabbo all’intelletto di molti, io ho pur sempre sentilo ripetermi da’ valenti nell’arte, che la musica di Mayr unisce a un fare robusto, a frasi ognora interessanti, j ad una filosofia (l’espressione che non manca inai, ed agli altri pregi di ispirazione, di invenzione, di lucido ordine, un cosi magistrale sviluppo del concetto, ed un così meraviglioso intreccio delle parti melodiche da produrre quella magia d’effetto, nella quale è insù- | perabilc. Non è ch’io riporli tali asserzioni di altri perchè ne sia meno convinto; ma quando l’affezione, non ch’altro, mi riempie l’anima, m’è caro di far valere l’altrui giudicio. Bartolomeo Montanello — Milano. Il maestro CrolT, dando bella prova della sua assiduità e del suo amore alla musica, giovedì sera riunì nella sua casa varj fra i principali dilettanti, alsuoi allievi, ed il più abile cantante della cappella metropolitana per far provare il Miserere di Donizelli l’Ave Maria di Mandanici. Queste due opere riuscironogdi piena soddisfazione. Nella prima si ammirò la profondità e gravità dello stile degno de’ più bei tempi della musica sacra; furono specialmente encomiali il terzetto, il sestetto ed il duo clic precede la dotta fuga. L’Ave Maria e un componimento clic assai onora l’egregio Mandanici; di esso è tenuto discorso in questo foglio. — Vienna. Liszt ebbe dal principe di Hohenzollern Hechingen il titolo di consigliere di corte col segno d’onore di terza classe dell’ordine della Casa Princi— 1G Dicembre. Incominciando dal 24 gennaio 1844, Slrauss dirigerà la musica in tutte le feste clic avranno luogo nelle I. R. Sale di ridotto. — II maestro Salvi è arrivato in questa capitale, ove pensa di fermarsi per qualche tempo. (Gasi, tealr. Vienn.) — Berlino. Dopo una pausa di molti anni avrà di nuovo una Gazzetta Musicale; la quale sarà compilata con ampia libertà di opinioni nelle cose dell’arte e della scienza, sicché potrà corrispondere ai voti de’semplici amatori, e dei buoni addottrinali. — Il celebre violinista Hauman è partilo per Pietroburgo; cammin facendo darà de’concerti a Brussellcs, Berlino, Varsavia, Riga e Mosca. — II signor Fcd. Buschman a [Amburgo, inventore del Terpodio, Ha perfezionato la fisarmonica in modo da potersi applicare con facilità in ogni musica di concerto, massime per accompagnamento del canto. (Gazs. Mus. di Vienna) — La Tadini, allieva di Rubini, clic esordì l’anno scorso sul teatro di Torino, è attualmente la favorita dcH’Opera Italiana a Pietroburgo Verso la fine di novembre vi si aspettava la prima donna Assandri, proveniente da Varsavia. Rubini, clic quasi giornalmente canta ne’concerti privati, ebbe fra le altre cose per regalo una magnifica slitta tirala da due renne, e guernita pressoché tutta di platina, ed una preziosa pelliccia a zibellino bianco. — Liszt diede in questi |ultimi giorni de’ concerti a Carlsrnhc, Eidelberga e Manchcim. — Dello stesso Liszt fu pubblicata or ora a Vienna ® presso Miillcr sul Koblcnmarkt una nuova composizione, col titolo: Guadeamus igitur, paraphrase. (Gasz. teatr. Vienn.) — Il circolo ellenico di Berlino prepara la messa in iscena, sul suo teatro particolare, della commedia d’Aristorane, I,e rane. - Già da otto giorni, la compagnia italiana del teatro di Karigstadt rappresenta l’opera d’Herold, Zampa, sotto il titolo della Sposa di marmo, per cui il professore Frczzolini ha lavorato nuovo decorazioni. r.e M. — La celebrò cantante Schròdcr-Dcvrienl fu scritturata per altri due anni pel teatro di Corte di Dresda, incominciando da Pasqua 18-tt. — Il maestro di cappella Antonio Richlcr a Raab, fece eseguire nel p.p. 2 novembre, giorno de’morti, il nuovo secondo suo Ilcquicm che incontrò molto, anche polla combinazione particolare delle voci per cui è composto, cioè: alto, tenore e basso, due viole, due violoncelli, un contrabbasso, due fagotti, due corni bassetti, due corni, tre tromboni ed un organo. La grave posizione di voce produsse un grande effetto e corrispondente al carattere di una messa dei morti. — L’/lsscdi’o di Corinto di Rossini si darà fra poco a Praga in lingua boema. — Il direttore di musica Schncidcr; darà in questo inverno quattro concerti a Berlino di sola musica classica. I nomi antichi di Durante, Palcslrina, i più moderili di Ilaydn, Cherubini e Spohr si trovano ormai sul programma. — Il sig. Dorcnwcnth, orbo flautista, e sua moglie abile suonalricc di pianoforte si produssero in un’accadcinia data in Amburgo col maggior successo. (Gazz. Music, di Vienna) — Pietroburgo. Di rado min virtuosa eccitò maggior entusiasmo quanto la signora Garcin-Viardot, tanto in teatro quanto da parte della Corte Imperiale. Fino al termine di novembre trionfò nel Barbiere di Siviglia e nell’Otello, venendo chiamata 10 a 12 volte sulla scena. Nel Barbiere l’Imperatore venne, durante la rappresentazione, due volle sulla scena, colmando l’artista delle più lusinghiere espressioni,e presentandola Ifinila l’opera, all’Imperatrice. Il giorno dopo essa ricevette dalla Corte un pajo di preziosi orecchini di brillanti, e Rubini e Tamburini ebbero un saffiro e medaglia contornati di brillanti. L’^pe del Nord dice in tale occasione ■ Non abbiamo mai sentilo sulla nostra scena cantanti come Rubini e Tamburini,e una prima donna come la Garcia-Viardot. Essa possiede l’arte di una Catalani, la grazia di una Sonlag, I’ espressione passionala di una Pasta, e l’incomparabile metodo di sua sorella Malibran; per essa il Barbiere di Siviglia divenne l’opera favorita di Pietroburgo, e rappresentando Desdemona nell’Otello mostrassi pure grande artista nel tragico. (G. T. di V.) — Praga. Abbiam sentito la nuova, e prima opera in Ire atti, intitolata, Mura, del signor maestro Giuseppe Nclzcr. Peccato clic il libretto manchi di musicali situazioni atte ad inspirare il talento di un giovino compositore. Pertanto il signor N. mostrò con questo suo primo lavoro ciò clic in avvenire sarà capace di fare sotto auspicii migliori; oltre di essere padrone dell’orchestra la sua nuova composizione, piena di espressione drammatica, è affatto caratlerisrica e per lo più melodica, i pezzi concertali sono bene lavorati, e la maggior parte de’ passi del libretto vennero interpretati dal maestro con poetico estro. L’introduzione, il primo e secondo finale, il coro delle nozze, sono i più bei pezzi dell’opera. (G. M. Univ.) — Halle. Fino da 2 anni fa si formò qui una Unione musicale di artigiani, sotto la direzione di maestri ed altri uomini aitivi per la coltura de’mestieri. Le radunanze hanno luogo ogni 45 giorni, e due volle nella settimana le istruzioni di canto. I progressi ormai fatti sono più che lusinghevoli. (G. M. di Vienna) — Giiatz. Il signor Schmclzcr, il Liszt sul flauto, trovasi attualmente in questa città. Egli non rinunziò al suo magico suono, come l’annunziarono i pubblici fogli. Si desidera ardentemente che si faccia udire in un apposito pubblico concerto. (Ivi) — Parigi.// Don Sebastiano è giunto in quattro setti- f mane alia sua dodicesima rappresentazione, e il successo > | è stalo ognora crescente. Era gran tempo che il pubblico;! più non si sentiva in vena di applaudire, ed ora non ( j solamente dalla platea, ma da tutte le parti della saa (