Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/79

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leganti, alcuni signori privilegiali I palchi di proscenio; Barlxija raggiunte, I fregava le. inani, c passeggiaci, liscliiando ’ •ida Barbaja. Passiamo alla cavatina del o fece sileni violino solleva l’archetto e si replica stessi applausi, ed anche più entusiasti se e. possibile, scoppiarono alla fine di questo pezzo. Rossini s’alza e saluta. — Bravo! Bravo! ripete Barbaja. Veniamo ora alla I. orchestra suonò per la terza volta la sinfonia. — Via dunque! gridò Barbaja inasprito, tutto ciò è delizioso, ina noi non abbiamo il tempo di fermarci qui fino a domattina. Clic si passi alla cavatina. Ma malgrado il comando dell impresario I orchestra continua a suonare la Sinfonia. Barliaja si slancia sul primo violino, e prendendolo pel bavero gli grida al— Ma clic diavolo avete voi, che seguitate, da un’ora a suonare la stessa cosa? — Per bacco: disse il violino con una flemma clic avrebbe fatto onore ad un martire, noi suoniamo ciò clic ci fu dato. — Ma voltale dunque, la pagina, imbecilli! — Noi abbiamo mi bel volgere, non v’è elio la — Come, non v’è clic la sinfonia? gridò l’impresario impallidendo: quesl’ò adunque un’atroce mislifiHossini s’alza c saluta. Ma Barbaja era ricaduto sulla sedia senza movimento. I.a prima donna, il tenore, lutti gli astanti gli accorsero intorno. Per un momento lo si credette colpito da una apoplessia fulminante. Uossini, desolato eliclo scherzo prendesse una piega dnò a Barilaja con una decisa iuod io ini porto a qual^Ma’alto’sua vista, Barbaja seti si mise a urlare da vero osscs; — Va via di qui traditori che eccesso. — Vediamo, vediamo, disse Rossini sorridendo, se, non vi è un qualche rimedio. — Qual rimedio, assassino? Non è domani il giorno della prima rappresentazione? — Se la prima donna fosse indisposta? mormorò Rossini a bassa voce ncli’oreccliio dell’impresario. — Impossibile! questi gli rispose nello stesso tuono; essa non vorrà attirare sopra sé stessa Io sdegno ed i pomi del pubblico. — Se voi voleste pregarla un pocolino?... — Sarebbe inutile. Tu non conosci ia Colbran. — Io vi credeva in buon’acque con essa. — Ragione, di più. Pa ciò che vuoi, ma io l’avverto elle è. tutto tempo perduto. II giorno dopo si leggeva sull’affisso del San-Carlo, che la prima rappresentazione dell’OteWo era sospesa per indisposizione della prima donna. Otto giorni dopo si rappresentava l’Olcllo. Il mondo intiero conosce oggimai quost’Opcra, sicché noi non abbiamo nulla d’aggiungere. Otto giorni erano bastati a Rossini per far dimenticare il capolavoro di Shakspeàrc. Dopo la calata del sipario, Barbaja, piangendo (l’emozione, cercava dappertutto il maestro per stringerselo al cuore; ma Rossini, cedendo senza dubbio a quella modestia che sia si bene ai trionfatori, s’era involalo alle, ovazioni della folla. All indomani, Domenico Barbaja chiama il suggeritore, clic adempieva presso a lui le funzioni di cameriere, impaziente com’era il degno impresari;) di offrire al suo ospite le sue felicitazioni. Il suggeritore — Va, c prega Rossini di discendere da me, gli disse Barbaja. — Rossini-c partito, rispose il suggeritore. — Come partito? — Partito per Bologna allo spuntare del giorno. — E senza dirmi niente! — Egli vi ha lasciati i suoi saluti, signore. — Allora va a pregare hi Colbran di perméttermi di sabre da lei. — La Colbran! — Sì, la Co II iran. sei sordo questa mattina? — Scasate, ma la Colbran è partita. — Impossibile! — ‘ La scellerata! mi abbandona per div enire l’amante di Uossini. - Manco male! Ales. Dumas. ACCADEMIE file’ signori Selif/ttiatin c«l ffannone nell’fi. K. Teatro alia Scala la sera dei 27 aprile. 11 fortunato incontro ottenuto dai signori Ilonnoré c Scligiuann nella sala del Ridotto al primo esporsi al nostro pubblico, li animò a cimentarsi nell immensa aula del gran teatro. Il concorso, ci duole il dirlo, non lai potuto questa volta servire di altra eccezione alla massima generale, clic in Milano cioè, le pubbliche accademie non sono mollo frequentate, e sì clic tutto trovavasi riunito per formare,un interessante trattenimento musicale. 11 fiore degli artisti della presente compagnia, del valore de’ quad meglio clic nel Don Pasquale si avrebbe potuto recar giudizio, che i pezzi erano da loro scelti, e perciò si poteva esser certi clic sarebbero.pienamente adatti a-rispettivi mezzi; i professori d’orchestra, clic avevano ricorso ad una dotta sinfonia per essi immaginata da Merendante; il ballo del Profeta velalo clic cinsi tanto lodato da alcuni nostri giornalisti, ed il magnifico coro de’ Bombardi alla prima Crociala. Tutto questo era posto quasi a cornice do’ pezzi scelti da due concertisti francesi. Scligiuann, predilètto allievo di N’orblin precettore nel Coiiscrvalorio di Parigi, nuovamente fece mostra ili compostezza c sicurezza nel maneggiare il violoncello; di bella ed omogenea cavata e. di quella giusta espressione, la quale mai 11011 trascendendo lino all’esagerazione, più dolcemente tocca. Avanti il suo capriccio sulla. Sonnàmbula, egli eseguì il duo di Osbornc e Bériot sopra molivi del Guglielmo Teli, ed in questo brillante pezzo, in origine scritto per violino, potè sfoggiare maggiori o almeno più appariscenti difficoltà clic nella prima accademia, e pertanto speriamo abbia ottenuto di appagare le esigenze di coloro i quali da. un concertista venutoci da Parigi con rinomanza, pretendevano clic, olire dilcllare. c coinniovcrc, dovesse ben anco sorprendere. La Fantasia sulla Lucia di Prudcnl fu quella clic valse al Honnoré i più vivi suffragi e elio ebbe generalmente a convincere egli esser imo de’ più tersi, nitidi c brillanti pianisti clic siansi a noi presentati. Lo stilè della esecuzione di lui ( già lo dicemmo nclvazione di quelli di Tlialberg e bollici- e forse non ’ mollo può tardare, a rendersi degno di esser pareggiato a questi; sommità. Agli anzidelti pregi aggiunger devesi clic egli, disdegnando il mero risultalo incccacanico, da cui fatalmente lasciansi traviare molti pianisti, fa caldure ii proprio istronienlo con alquanto di eleganza e soavità se non con passione, c clic il suo modo di stare al pianoforte, c di portare la mano, non può esser più tranquillo e. naturale, in ciò polendo servire di modello agli sludiosi.o di confusione a chi con smorfie c scontorcimenti crede imporre alla pluralità. Questi due artisti clic in Milano lasciano onorevole ricordanza c speriamo poter qui altre volle apprezzare, sembrano decisi ad incamminarsi alla veneta capitale. La vera abilità dovunque troverà ammiratori. I. C. Accademie «li musica in casa «tei signor huntlstbery a fiComa. (Dalla Rivista teatrale). Alla somma valentia, che il sig. Landsbcrg addimostra nella musicale facoltà, dccsi a ragione aggiungere un gusto squisito, cd uno zelo non a tutti comune.’ Questo egregio artista alemanno di già Ita dato non beve impulso alla musica classica in Roma, radunando da molli anni in qua in sua casu nelle serale invernali il fiore de’ dilettanti c de’ professori di musica sì stranieri che romani. Ivi cseguisconsi le più classiche, composizioni vocali c strumentali de’ primi maestri di questa gentile cd innocente arte. Il venerdì alla musica: profana, il mereoledì c destinalo alla sacra. Palestrina,: Marcello, ZiDgarelli, Baini, Basily. Rossini, Donizetti, Bellini. Mcrcadantc, Mozart, Havdn, Beethoven, Hummel, Weber, Gluk. Hcndel, Sebastiano Bach, cd altri j compositori silTalti’formano parte della giudiziosa c prov" i. Pigliarono parte all’esecuzione in questa — in. Ciabatta, Fauvct, g. Franck (1), Kckcrt, "anelli (3), Rubini (4), rzclli, Caraccini.cc.

 di cosi Tel le serate venne dal sig. Landsbcrg

invitato ad intervenire l’illustre compositore Spuntini, il quale sul primo entrare nella sala accademica ebbe a vedere il suo busto coronato di bori, cd altra bella corona fu suo malgrado postagli sul capo dallo mani dei signori alemanni ivi a lai uopo accorsi. Rese il nobile compositore sincere grazie allo zelo di qucsli slranicri, clic in seno alla sua patria l’avean fallo segno a tale onore: volle però loro rammentare, clic una delle (1) Celebre pianista. (2) Violoncellisti esimi. (3) Sublimi e famosi violinisti. t-i) Maestro di cappella in Pietroburgo. da tutti furono accettate con entusiasmo. Quindi lettera che qui riportiamo, esternò i suoi vivi sentimenti di gratitudine c riconoscenza. All’egregio sig. Landsbcrg — Roma 4 Marzo IS43. Degli artisti distintissimi della Germania mi hanno jori a sera troppo solennemente festeggialo, celebrato, onorato.’... Non saprei, nè potrei meglio corrispondere a tanto onore, clic col partecipare, c dividere con loro stessi gli onori e la gloria, clic degnossi compartirmi la Germania, nel settembre del 1829, allorché mi fece presentare in suo nome nel seno della celeberrima ed antichissima università di Halle, unita al diploma di dottore, la qui acclusa medaglia, clic prego gli sullodati artisti, e duellanti esimi, di gradire. Pieno della più alla slima, attaccamento c vivissima gratitudine, mi permettano dunque di protestarmi col massimo piacere Di loro obb. affezionalo amico alcuno dei celebri esecutori. Cramcr, Listz, madama Henscl sorella del celebre MCndclson, M.llc Digcson, Monsieur Hiller furono uditi ed ammirati in sua casa. Le rinomate signore romane Vannulclli, contessa Toni, c Ricci-Capalti più d’uiia volta eseguirono in casa Landsbcrg le più ardite composizioni. A questo benemerito artista siam dunque tenuti, se ci ò dato gustare questo sublime genere di musica classica, tanto trascurato, c però tanto necessario a formare un vero artista di musica si per la composizione clic per l’esecuzione. Qualunque più grande ingegno non varrebbe a svilupparsi senza il sussidio della scienza e dell’arte resterebbe mostruoso cd incolto, basato più sul capriccio e sulla stravaganza, clic sulla ragione c sul gusto. Queste poche parole mi dettavano c la verità, e la gratitudine che serbo al sig. Landsbcrg clic mi procacciò tanto utile c piacere colle sue musicali serate (ó). E con queste parole desidero clic sia rendalo onore ad un artista distinto, che adoperasi cotanto per la conservazione della classica musica antica, della quale ho già formato dovizioso archivio. Possa egli avere chi lo imiti a prosperità cd incremento della musicale scienza creala a delizia cd a conforto do’viventi. HI. Tommaso Genovés. (5) Il sig. Landsbcrg darà un gran concerto dopo Pasqua nel quale si eseguirà il concerto a tre pianoforti di Bach in re minore. CARTEGGIO. AIA’ liSTI’lA’SOKE iu;ih..a Gazzetta Pregiatisi, signore. Le due prime distribuzioni ilctt’dittologia Classica Musicale di quest’anno debbono certamente essere state accolte con piacere dagli Associati della Gazzella Musicale da voi diretta, salvo da quei pochi clic amano la musica allegra, c di mero passatempo. Veramente la mestizia domina tanto nelle due Melodie di Scliubert, quanto nell’Ugolino di Donizetti, colla differenza, clic la tristezza di quella è dolce cd affettuosa, ed il dolore di quésto è terribile, dantesco. Io non so quale motivo abbia già indotto l’illustre, maestro a mettere in imisìca il Canto XXXIII della Divina Commedia, ma posso accertarla clic questo lavoro è un felice saggio di quanto potrebbe In buona nostra musica operare accompagnandosi colla buona poesia. E ciò che è più da lodare si 6, clie.il Donizetti abbia vinta la difficoltà dell’endecasillabo, stimato dai moderni come indocile ad ogni ritmo c motivo musicale. Ho detto difficoltà, ma bisognava dire pregiudizio, chè tale si c quello di coloro elico col detto, o col fatto mostrano antipatia a questo verso, mcnlrc i versi di minore durala sono sempre in qualunque musica i bene arrivati. I nostri maggiori clic scrivevano sui versi di Dante, e Tasso, sopra ogni metro, i cultori della musica madrigalesca, perchè cominciarono nel dramma a rinchiudere l’endecasillabo nel recitativo, non si pensò più, nè anche dai novatori, c nemici dell’antico, di vedere, se mai fosse acconcio ad altro ufficio, tanto più nei tempi in cui il recitativo cominciava a divenir parte meno clic secondaria. Ma già il Bellini (clic sarebbe forse il primo, se Marcello non ne moslrassc esempj ne’ Salmi (I) ) con.quei suoi recitativi a tempo c cantali aveva annunziato come il verso.luago poteva aver adito alle melodie misurate, il qual esempio non mi pare uè molto nò bene seguitato. Forse l’unica difficoltà clic potrebbe avvenire al verso lungo dei drammi, ove s’iiilcndessc destinarlo affiato alle parti di concerto, sarebbe dalla musica medesima, voglio direj dall’uso delle piccole proporzioni date ai 1110o dal Donizetti