Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1844.djvu/122

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- 118 renderci garanti. La Redazione. plico <* grazioso (Dall’Omnibus). Ricci Stradella. 11 per la sua ha cantalo un’aria composta ite! tosi) da successo fu completo e per la sua voce e scuola — Il Corrado d‘ Altamura di Federico leva fare per accontentare i nostri lettori, ed abbiamo fondato il nostro Gazzettino settimanale per l’interno, facendo per l’esterno ciò che tutti fanno, vale a dire istituendo particolari ed esclusivi nostri corrispondenti nelle città principali. e quando i corrispondenti taciono. trascrivendole relazioni di giornali esteri, tali quali le troviamo: quantunque confessiamo noi pure di trovarle non di rado esagerate. Jla, che fare, t - Per esempio in questo stesso numero di questa Gazzetta troviamo una data di Cartaria che paragona Bazzini a Paganini: spetterà a noi italiani.concittadini e con fratelli di questo giovane e bravo Violinista,a modificare quanto v’è d’esagerato nell’asserzione del giornale di Parsavia? Son latito poche le volle che. questi signori giornalisti stranieri parlano con giustizia dello stato musicale dell’Italia e de’nostri numerosi talenti, che anche quelle rarissime, nelle quali trascendono in lode, ne sembra doverle sempre accogliere come, le ben venute. - Del resto, senza voler ora discendere a maggiori particolari, dichiariamo di non renderci garanti del più o meno di parzialità di cui si possono incolpare questenostre Notizie. Esse non devono mirare, secondo, la nostra maniera di vedere, che al solo scopo, come prima accennammo, di far noto ai nostri lettori dove si trovi l’artista A, e dove l’artista lì, dove siasi eseguita l’opera X, e non più. Del maggiore o minor successo di questi artisti e di queste opere lasciamo responsabili le fonti da cui togliamo questi particolari. - Altrettanto però non deve intendersi di tutto quanto racchiudesi nel nostro Gazzettino settimanale, della Corrispondenza particolare che gli tien dietro, nidi tutte quelle Notizie con a piedi il molto Da lettera; di tutte le quali cose assumiamo intera responsabilità, essendo tali Notizie provenienti tutte da Corrispondenti da noi istituiti, di nostra scelta, e dell’imparzialità dei quali sappiamo di poter — Barcellona. - Al Teatro grande ebbe strepitoso successo II /leggente di Mercadante. Vi si lodano distintamente la Colleoni ed il Verger. — Berlino. Per ordine del re, la tragedia delle Eumenidi di Eschilo verrà rappresentala al teatro della residenza reale di Potsdam, e posta in scena come usavano i greci antichi, c come si fece diggià per lntigone di Sofocle, e per la Medea di Euripide. - Le Eumenidi saranno tradotte in tedesco dal celebre ellenista signor Donner. L’illustre Meyerbecr si incaricò di comporne la musica. — Scrivesi da colà il 23 giugno: • Jeri l’altro il signor conte di Lederli, intendente generale della musica della Corte e direttore in capo dei lavori per ricostruire il teatro dell’Opera di questa città, ha ricevuto un ordine del gabinetto, dietro il (piale l’apertura solenne del detto teatro non avrà luogo che il 7 dicembre prossimo. Fu pure il 7 dicembre 1744 che ha avuto luogo la prima rappresentazione data in questo Tempio delle muse che si aveva allora edificato; c così questo giorno ha per il teatro reale una significazione storica. Ma bisogna che per quest’epoca sia dato compimento all’edificio, internamente ed esternamente. I nostri primi pittori sono incaricati degli ornamenti da farsi nella sala dei concerti di questo teatro. Si suppone che la sera dell’apertura S. M. il re darà pure una festa in questa sala alle persone ammesse alla Corte. L’Opera che Meyerbecr compone per questa festa è diggià si inoltrata che il compositore spera dì finirla prima del suo viaggio per i bagni di Schwalbach». — Questo nuovo teatro dell’Opcra avrà (piatirò ordini di loggie e potrà essere annoverato fra i più grandi ed i più ricchi che esistono II palco della corte, dicontro alla scena, divide le loggie del secondo ordine e s’innalza al terzo; esso è sostenuto da otto colonne d’ordine corintio. In tutte le l’.’ggc vi saranno sedie mobili. — Bohdf.aix. È stata organizzata una brillante rappresentazione al Teatro Grande, a benefizio dei coristi, ai quali il fallimento della direzione recò gran pregiudizio. Se ne devono grazie agli artisti, che, essi stessi pregiudicati. c perdendo un mese e mezzo sul loro stipendio, si sono prestati a quest’atto di generosità con tal premura e disinteressamento degni d’ogni elogio. — Faenzk. • L’Emani fu lietissimamenle accolto anche qui. Era eseguito dalla Leva, da Ciaffei, Colini e Della Santa. — Lonoiia. Il concerto annuale dato da Benedici offriva un programma spaventoso come d’ordinario. Non comprendeva meno di quaranta pezzi, eseguiti da cantanti e da stromentisli i più celebri. Non possiamo concepire che il temperamento ammirativo degli Inglesi possa resistere ad una prova quattro volte più forte di tutte quelle che si sono tentale fin qui su noi. (7-’ Æ) _ — Nel concerto dato dalla Società armonica. Révial messo (pianto prima allo prove. Fornasari sosterrà la parte di Corrado, quella della signora Brambilla sarà affidala alla signora Favauli. Le altre parli saranno cantato, come a Parigi, da Mario e dalla Grisi. Si presagisce un buon successo. — Leggesi nella //ernie et Gazette des Théâtres: • Vi ho promesso «pialche relazione sulla nuova opera del maestro Costa. Si può, ve l’assicuro, qualificarla opera scrii, poiché, dai coininciainento sino alla fine, il sognila sinfonia: la tela si alza dopo qualche battuta di preludio. Delle religiose cantano un inno solenne, mentre che Don Carlos (Mario! è assorto nelle sue meditazioni. Questo coro, con accompagnamento d’organo, è scritto con molla perizia. 1! conte di l’osa (Fornasari) viene tosto a raggiungere il giovane e sfortunato principe, al (piale si è affezionato, c ne i istilla un duetto in cui alcuni passi sono pieni di estro e di espressione. Mario Ila un’aria assai ben scritta, ma che sembra un po’ tropp’alta pel suo registro di voce. 11 medesimo inconveniente si è incontrato per Isabella (Grisij, che pure ha dovuto far salire la sua voce a note che sorpassano il suo registro. Il caillante cui ben s’addice la sua parie in quest’opera e Fornasari. Molli pezzi sembrano stati abilmente combinali per far brillare le belle note che possiede. La cavatina della tirisi è d una tinta toccante, e se fosse stala scritta nei limiti della sua voce, avrebbe prodotto più effetto, sebbene sia stala assai applaudita, li pezzo stato meglio accolto è il duetto fra la Grisi e Mario; esso ha avuto l’onore del bis. I! perfido e crudele Filippo non poteva, con Lablache, non essere essenzialmente drammatico. Lablache è attore tragico profondo come è buffo eccellente. La sua bella voce pareva ringiovinita in un terzetto pieno d’energia c di dotta armonia, cantato da lui con Mario e Formisari in una scena di gelosi rimproveri che Filippo fa ad Isabella; Lablache e la Grisi sonogiuntiall’apicc della perfezione. Il trio di cui parlai fa molto onore al maestro; ma preferisco il quartetto che gli lien dietro, e che termina in un finale d’effeilo grande e maestoso. Un altro duetto, nel quale Isabella si congeda da Don Carlos, è impresso di soave melanconia; è ispirazione melodiosa e trascinante. La scena del Tribunale dell’inqnisizione c trattala con grande abilità. La musica ne è mesta e severa. L’opera finisce colla morte di Don Carlos, che si uccide, e colla consegna d’isabella nelle mani degli esecutori dell’inquisizione. Qui ha luogo un coro finale dottamente elaboralo, ove la Grisi canta un rondò brillante. - Nel suo insieme l’opera di Costa è certamente lavoro di maestro distintissimo. L’orchestrazione è ragguardevolissima. Il successo ottenuto alla prima rappresentazione ha aumentato in seguito. Moriani, il celebre tenore d’Italia, è comparso sul teatro di Sua Maestà, ed è stato chiamato due vtìflé consecutive, onore che a Londra oltiensi assai di rado. Ciononostante quest’abile artista era indisposto. - Salvi ha fatto qui molta sensazione nell’aria finale della Lucia, che quest’artista ha cantato in diversi concerti con molto talento. — Cavallini, il primo clarinetto d’Italia,si fece sentire in un brillante concerto, ove ha meraviglialo lutto l’uditorio. — Giovedì passato -4 corrente doveva aver luogo, per beneficio della tirisi, uno spettacolo monstre: Otello con lei e Mario; Lucia colla Persiani c Moriani; poi le gare dell’Elssler c della Cenilo. Il sig. Lumley sa batter monde. (//. et G. lì/.) — Maphid. L’ourerhire del Preyschiitz e stata sentita per la prima volta in questa capitale al teatro del Circo, la di cui brillante orchestra l’ha eseguila con molto fuoco sotto l’abile direzione del suo capo, il signor Benoît. Questa bella musica ebbe successo d’enlusiasmo. — La Ibéria musical parla con molta lode d’ima messa da fìequiem nuovamente composta dal maestro Ramon Vilanova, la quale, secondo il giornale, non dovrebbe essere paragonala che al Ilequiem di Mozart. — Ebbe bel successo [’Esule di Borna. eseguilo dalla signora Garibaldi, e dai signori Unanue e Salvatori. — Marsiglia. 11 successo del Doni Sebastien crebbe d’assai dopo la prima rappresentazione. Il secondo ed il terzo atto piacquero fin dapprincipio. Alla seconda rappresentazione le scene dei funerali e dell’inquisizione elettrizzarono l’uditorio, ed alla terza, fu applaudito intieramente l’ultimo alto a furore. I fogli di.Marsiglia decantano con intelligenza le numerose bellezze che racchiude questa partizione; e tutti unanimemente proclamano che la scena dei funerali e quella dell’inquisizione possono lottare coi più grandiosi concetti dell’arte lirica. — Napoli. Teatro Nuovo. Za Capanna Savojarda. - Parole del cav. Giurdignano, nuova musica del maestro Giaqmnto. - La musica essendo stata composta da un nostro giovane maestro fa d’uopo giudicarla con indulgenza, senza però trasandare alcune necessarie osservazioni. In essa si trovano qua e là sparsi molti belìi pensieri, che quantunque non sieno sempre seguiti, pur luliavia addimostrano una vivace fantasia nel maestro. come pure si scorgono vari pez.zi molto ben condotti ed elaborati, che fanno conoscere la sua perizia nell arte. In generale poi lo spartito pecca di troppa lunghezza, ed ha una strumentatura così fragorosa che soffoca tutta la parte del canto; cosa che dovrebbe essere ognora schivata, ed in particolar modo nella musica giocosa, la quale richiede un accompagnamento scm— Nuova-Yohk. La signora Dainoreau e Arlot, dopo aver percorso il ponente degli Stati Uniti, stanno per recarsi al Canadà. Non saranno di ritorno a Parigi prima della meta di luglio. - Vieuxtemps si è imbarcalo il 1 giugno sul Steamship di Boston, per Liverpool. L’Opera italiana di Nuova-York, ha terminata l’ultima serie delle sue rappresentazioni coH’Ælist’r, Il Barbiere, ed I Puritani,. La signora Borghese ed il primo buffo hanno goduto d una grande popolarità. - L’opera francese della Nuova-Orleans è impazientemente attesa a — Pakiui. AH’Opera mercoledì 26 giugno si diede il Dont Sébastien a teatro zeppo. Vi sono poche opere nel repertorio che eccitino tanto interesse da soddisfare ad un tempo il gusto, gli occhi e le orecchie. - Così la Plance.Un sica le. — il sole di settembre farà rivivere Othello sulle scene del!’ Opéra. d’ordinario assai sterili in questa stagione. Si attenderà il ritorno di Barroilhct e di Dupiez. — È probabile chela prima Opera che, sarà rappresentala all’Opéra abbia ad essere di Donizetti; ma non sul poema di Jeanne la Polle, come si aveva annunciato; il quale pare destinato a tener compagnia al defunto Duc D’Albe. — Si era parlato di un basso alemanno, il sig. Staridigl, che I’ Opéra avrebbe fissato e che studierebbe il francese per essere in istato di esordire il più presto possibile! Intanto un giornale, solitamente ben informalo, annuncia che non si tratta più del sig. Standigl, ma d’un basso italiano, che conosce già il francese, e Sy che potrebbe fare la sua comparsa quanto prima. Xon ne si dice per anco il nome. — Varsavia. Concerto del sig. Bazzini. - Leggesi nella Gazeta Codzienna di Varsavia: — • (ìli antichi poeti rappresentarono la Fama che dalle più sublimi allure riguardava I’ universo. Epperò noi fummo accostumali ad ardere l’incenso della nostra ammirazione di preferenza agli artisti che ne giungevano pollali stillali di quella: ina il concerto di jeri ci ha fallo mutar <1 opinione. In fuor delle Gazzette di Germania noi udimmo ben poco a parlare del sig. Bazzini. - Dopo qualche colpo d’archetto, egli si mostrò tuttavia munito ti una tal lettera commendatizia, che gli dischiuse la via di lutti i nostri cuori; tanto è grande l’abilità sua per le nostre orecchie beale. Come nell’antichità, in onta al numero grande di Ercoli, non era però difficile io scoprirne il vero; oggigiorno cosi, in mezzo agli artisti che seguono il cammino aperto da Paganini, Bazzini è quegli che possiede in più alto grado lutti i segreti di quel fatlncchiero da Genova. Ma egli vi aggiunge tanta perfezione che ben lo si può dire artista originale. Il suo maneggio d’arco è esemplare; lo staccato, il flautato, le fioriture sono d una purezza e d’una leggerezza che rapiscono; ma ciò che dà risalto meglio al suo merito è clic iì tocco del suo violino è sempre improntato d’un profondo sentimento. - La composizione del suo conici tino, piena d’originali idee, ed (Strumentata con gusto squisito, raccolse gli universali suffragi, e l’esecuzione su doppie e triplici corde, siccome il cantabile nel suo capriccio a violino solo, accompagnato col pizzicato hanno prodotto imo stupore generale. - Alla fine di ciascun pezzo l’entusiasmo del pubblico accrebbesi,c toccò poscia il colmo nella Fantasia sultana della Lucia. Ci sembrava davvero d’udire le commoventi parole Per me la cita è orrendo peso, cantate sulle corde non altrimenti che Rubini ce le aveva cantate alcun giorno prima con tanta espressione. - Rubini eseguì in questo concerto un’aria dello Stabat di Rossini Cvjus animant gemenfem, una romanza dell’opera I Briganti di Mercadante, una barcarola di Alary, e gli convenne ripetere lutti questi pezzi, di forma ch’egli cantò sei volte invece di lie. Castigliano, Del Vivo e Rocca cantarono de) pari molli pezzi con successo. I) Concerto fu il più bello della stagione. • — Vienna. La piccola pianista Giuseppina Zilli di Trieste diede un concerto nelle sale del sig. Ignazio Bosendorfer, f.ilvbiicalore d istrumenti dell’I. R. Corte. Ella fece prova di talento e bravura, ma ciò che è più da lodare in lei, si è un’esecuzione spiritosa e sentimentale. - Così quei Giornali. o ALTRE cose — Leggesi nella /lirista Europea: • Anminciavaino nel fascicolo del là febbrajo come il Casino dei Nobili. a convenientemente ricevere gli scienziati che si raccoglieranno in Milano pel Congresso del IS SI, avesse, fra I altre cose, stabilito di far scrivere una apposita poesia analoga alla circostanza, da porsi in musica da valente maestro; di più aggiungevamo venire assicurati clic la poesia avrebbe potuto essere di Felice Romani, le note del maestro Giuseppe Verdi. — Alcuni giornali in foglio si affrettarono a mandar fuori emende e rettificazioni alle nostre parole, (piasi lieti di averci colli in fallo. Noi però ora siamo in grado di ripetere, non più quale mi rumore vago, — siccome allora, quando la Presidenza della Società non avendo ancora presa alcuna determinazione, era d’uopo attenersi alle voci che correvano, — ma per notizia certa e positiva, che la musica di quella cantata sarà propriamente scritta dal Verdi, la poesia dal Romani. Ed aggiungiamo che il tema prescelto a questo componimento poetico-musicale è Eluvio Gioja. — Il flautista Briccialdi diede ai primi di giugno alcuni concerti a Bukarcst. Il caso vizile ch’egli arrivasse intuì momento in cui il pubblico, sazio dei già sentiti concerti e dell’opera italiana, prese poca parte a quelli di questo artista. — I! maestro di cappella sig. Ottone Nicolaj è partito il 5 corrente per Ronisbcrga in Prussia. sua patria, per dirigervi la musica in occasione delle feste che avranno luogo per la celebrazione del trecentesimo anno di quella Università. Vi sarà eseguita la sua sacra ouverture sopra un corale, e vi sarà rappresentata la sua Opera II Tcmplarìò. Dopo due mesi di assenza ritornerà a Vienna. - S. M. il re di Prussia ha accordato al maestro Nicolaj le insegne deHOrdine dell’Aquila rossa. — Giovanni Savioli di Rimini. maestro di cappella in patria, allievo del chiarissimo Mercadante. accademico filarmonico di Napoli, di S. Cecilia di Roma, di Bologna, e della Filarmonica romana, è stalo chiamato a coprire l’onorifico posto di maestro di Cappella di Urbino nella seduta del in corrente tenuta dai signori Canonici e Rettori di detta Cappella. — Il mclof.mista Dessine di Parigi ha ottenuto dal re di Baviera un privilegio per la fabbricazione de! nielofono, ed ha quindi eretto in Norimberga coi signori Binsfeld e Braunstein mia fabbrica di questi slromenti. — In Darmstadt, racconta un giornale, il chiamar sul proscenio è divenulo mi ramo d’industria. Ne è capo un barbiere. Questi oltre formalmente agli attori i suoi servigi. Chi vuol essere chiamalo lo paga, ed alla sera Dnir I. R. Stabilimento Aazionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografìa Musicale di GIOVA A.VI RICORDI Contrada degli Omenoni A. 1720, e sullo il portico di fìanct) all’I. II. Teatro alla Scala. EDITOBE-PBOPBIETAMIO © GIOVAVA! RICORDI