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— 449 O o GAZZETTA MUSICALE r j’j o ANNO III n. 36. DI MILANO DOMENICI 8 Settembre 18 lì. Si pubblica ogni domenica. — Nel corso dell’anno si danno ai signori Associati dodici pezzi di scelta musica classica antica e moderna, destinati a comporre un volume in 4.° di centocinquanta pagine circa, il quale in apposito elegante frontespizio si intitolerò Antologia classica musicale. — Per quei Signori Associati che amassero invece altro genere di musica si distribuisce un Catalogo di circa N. 2000 pezzi di musica, dal quale possono far scelta di altrettanti pezzi corrispondenti a N. 150 pagine, e questi vengono dati qratis all’atto che si paga l’associazione annua; per la associarione semestrale. Veggasi I’ avvertimento pubblicato nel Foglio N. 50, anno 11, 1S43. SOMMARIO. I. Offertorio di Carlo Czerny. - II. Accademia di Musica Vocale ed Islrumentale nell’I. R. Conservatorio di Musica. - III. Ernani del maestro Verdi alla Scala. - IV. Varietà’. 1. 1 piccoli Pianoforti a coda, di llerz. 2. L’n nuovo strumento musicale. - V. Gazzettino settimanale di Milano. - VI. Notizie. - VII. Altre cose. - Vili. Nuove pubblicazioni MUSICALI. OFFERTORIO DI CARLO C2ERHT Ecco un bellissimo dono che la Gazzetta fa a? suoi cortesi Associati. Id Offertorio del signor Carlo Czerny, che al presente numero si unisce, è una distintissima ed assai soave composizione di questo chiaro compositore, rivale in musicale fecondità a qualunque fattor di note della nostra Italia. Il sig. Czerny, come vedesi dal frontispizio, dedicò questo pezzo alla Gazzetta Musicale di Milano, e la Gazzetta Musicale di Milano volle in conseguenza farne dono separato ai suoi Associati,non comprendendo questo bel pezzo nel numero dei dodici promessi dell’Antologia Classica. Per imprevedute circostanze ci troviamo in ritardo di qualche numero della suddetta Antologia-, non mancheremo di ricuperare al più presto il tempo perduto in modo, che al finire dellanno sieno adempite puntualmente tutte le nostre promesse. La Redazione. ACCADEMIA DI MUSICA VOCALE ED ISTRIMEXTALE NELL’1. R. CONSERVATORIO DI MUSICA ÊÇ&’e solenni Accademie annuali - ò^nell’I.R. Conservatorio di inuQ fìsica destano sempre la particolare attenzione degli uomini che sono abbastanza fortunati per amare la più bella fra le arti. Vi si accorre pieni di speranza ed ansiosi di assistere ai primi esperimenti di chi in seguito riuscir potrebbe di lustro alla nostra musica. Quando mai sorgerà un nuovo Rossini? ognuno Il prezzo dell’associazione alla Gazzetta e alla Musica La musique, par des inflexions vives, accentuées, et, *-* effettive Austriache L. 12 per semestre, ed clTetine • pour ainsi dire, parlantes, exprime toutes les pas- Austriache L. 14 affrancala di porto lino ai cordini della • - - • ■ ■ Monarchia Austriaca; il doppio per l’associazione annuale. — La spedizione dei pezzi di musica viene fatta • sions, peint tout let tableaux, rend tous les objets, • soumet la nature entière à ses savantes imitations • et porte ainsi jusqu’au coeur de l’homme des sen• liment» propres à l’émouvoir. • J. J. Rousseau. va pensando. Quando dunque il teatro lirico potrà ammirare un1 altra prima donna perfetta al pari della Pasta?.... Ecco perchè le accademie per la distribuzione dei premi! al nostro ed a qualunque conservatorio italiano sono con festa frequentate da spettatori invasi da quella indefinibile commozione che da più sacri desiderii vien eccitata. Da tali giusti e generosi sentimenti si mostrò compresa 1 eletta e numerosissima udienza che nella mattina del 6 corrente nella maggior aula dell* I. R. Conservatorio caldamente applaudiva a* saggi de1 bene addestrati allievi,ad alcuni de quali parve fin d’ora sorridere un brillante avvenire. Auguriamo che lutti i voti tacitamente fatti in questa circostanza possano presto avere pieno compimento. La drammatica overtura del Freyschiitz aprì il concerto con accorgimento combinato e da scelti elementi costituito. In appresso un duetto della Be.tly, graziosissimo scherzo che ora il Donizetli sta rimettendo in iscena a Napoli, fece valere le cognizioni del basso Rocco Luigi e l’espressione delicata del tenore Laudi Alessandro. Quindi l’Isidoro Truffi in uno svariato divertimento dimostrò i suoi progressi: ciò fece pure con plauso in un aria di Ricci bilia dalla simpatica voce che scende nell’animo. Segui poscia un acclamato duetto con coro di stjui si ta composizione del la Brani Leoni, il quale vi trasfuse dovizia di spontanee, appassionate e gentili immagini che vennero con intelligenza e vezzo interpretate dalle Moltini e Sannazari. La conosciuta fantasia con variazioni sulla Norma di 1 balberz al Fumagalli diede aldo di sfoggiare sicurezza, facilità ed indipendenza di maneggio: questo bravo giovinetto e già al punto di poter ridersi di tutte le difficoltà del pianoforte. Settimo pezzo al finir della prima parte si fu il famoso terzetto dell Esule di Roma. Il Rossari continui alacremente i suoi studj, in cui tanto è avanzato, e cerchi, (come ora è pregevole per soavità, spontaneità e prestezza nel trarre i più malagevoli ed i più acuti suoni dal corno di caccia) di divenirlo pure per robustezza e pienezza di cavata, e forse un nuovo Belloli potranno in lui vantare le orchestre itaiane, bisognose più che mai di possedere mone coppie di tali stromenti. La Moltini e Brambilla sullodate si unirono nel duetto della Semiramide a piena soddisfazione degli uditori. Poi nell1 eccellente duo per Hi mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio Ricordi, nel modo indicalo nel Manifesto. — Le associazioni si ricevono in Milano presso l’Lllicio della Gazzetta in casa Ricordi, contrada degli Omonimi N.° <720; all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Cilici postali. — Le lettere, i gruppi, ec. vorranno essere mandati franchi di porlo. violini di Dancla il Corbellini ed il Cremaseli!, sì valenti e sì felicemente affiatali, pervennero ad un’eminenza tale da appagare eziandio coloro che nello scorso novembre ebbero ad essere deliziati dalla magica perfezione delle Milanollo. La Moltini Carlotta in seguito nella patetica aria della Beatrice Tenda venne meritamente ad unanimità applaudita per Faccento toccante, per bravura e per scioltezza nel superare i più agili ed arditi passi, e per buon metodo nel modulare l’argentina sua voce di soprano. Che diremo dell’inno, Corinto, posto a render compita T accademia?... Questa creazione rossiniana e superiore a qualsiasi encomio: sarà miglior consiglio tacere e venerarla. gli esimi! professori che con lauto zelo e talento hanno diretto gli studj de1 suaccennati alunni, non vogliamo però passare sotto silenzio il nome di due fra questi, che per la recente loro nomina non abbiamo mai avuto la soddisfazione di applaudire. Sono essi il sig. Felice Ronconi ed Evergete Martini. il primo destinato allinsegnamento del bel canto pe masclij, l’altro alla scuola di corno. I notabili progressi fatti dai loro rispettivi allievi dimostrano abbastanza quanto felice e retta ne sia stala la scelta. Il bel trattenimento, onorato dalla presenza delle LL. AA. II. RR. il Sereiiissimo Arciduca Viçe-Re e la Serenissima Arciduchessa Vice-Regina e dall* intervento delle primarie magistrature dello Stalo, venne susseguito dalla distribuzione de’ premi! per mano di S. E. il sig. Governatore Conte Spaur. Tra gli alunni e le alunne clic hanno terminato in quest’anno il corso regolare della loro educazione e dei loro studj musicali, furono giudicati meritevoli di questa pubblica testimonianza di onore e del PREMIO FINALE Nella composizione ideale Leoni Alberto, milanese. Nel bel canto PREMIO P1UMO Moltini Carlotta, di Trieste. PREMIO SECONDO Brambilla Gaetana, milanese. — --^o ■ 1 l II I i I ’ il il i y ’jjfl»! F