Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1844.djvu/184

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— 480 — i Erminia ALTRE COSE la sonorità nella sala A questa scena saranno appo; NOTIZIE AVVISO Adbucco, eseguito dalla signora Sarazion e Malavari e dai signori Botticelh e Dall’Asta. — Occasione di beneficenza. Sotto questo rinomato [liaiiista-conqHisilore Carlo Czerny ha titolo il dato alla come colloleggendo salire certa audacia e velali difelli di siam cosi rei ti a gridare: il cml’effet lo ben diverso che questo compositore genio o di poco giudizio ne Ottiene. Non v’ha dubbio che la satira è nella musica, nella pittura, un genere manierato, quindi non e avverrà quello che talvolta accade letterarie, quando il censore assume un fare prepotente, c ci presenta i chiaro e prediletto autore; allora noi gettar lontano il mordace libro cd a 0= tenute; sovente basta il solo cambiar di tempo, c rendere l’andante allegro, o 1 allegro andante. Oh senza più, ch’io non mi son messo a dettar grammatica, son mille i modi coi (piali la musica pub giuocare, cd esprimere i suoi molli, le sue frecciate; c sono persuaso clic la satira musicale, qualora sia trattala con leggiadria c disinvoltura, possa assumere tale mordacità, c, colle varie imitazioni proprie della musica c colle modulazioni sue, presentare il difetto sotto tanti aspetti d’aver a porlo in tutto il discredilo. Sono anco persuaso che la musica possa deridere c dilaniare olire i confini dell onesto, ciò che da un Iato proverebbe maggiormente lairlù sua; ma, usala con moderazione c con giusto proposito, potrà altresì rendere manifesti degli errori che l’attraenza di gradito componimento ci tiene nascosti, nè si possono conoscere che coll’ironia e col sarcasmo proprio della satira, perciocché sfuggono a qualsiasi altro scandaglio. Non v’ha dubbio che in questo caso potrà la satira destarci anco la rabbia c il dispetto, per la facilita sua a discendere all’impudenza; tuttavia, se apposterà giustamente i suoi colpi, il dispetto cederà alla ragione, sore è un briccone, perchè l’autore censuralo è eccellentissimo, e l’opera sua è divina; pure questa volta chi ha ragione è il censore! Deve quindi lo scrittore aver presente che la satira musicale degenera presto in iseurrililà c. in villanie sfacciate, e dove tenersi in guardia onde evitarle. Altra volta letterali anco di rispetto ci dieder saggio di villaneggiarsi a vicenda, ma i musici si sono sempre dimostrati più prudenti. Guai se incominciassero i musici a dileggiarsi l’un l’altro colle loro potenti note! Dopo quanto si è detto conviene stabilire che la satira musicale, qualunque soggetto imprenda a trattare, ove non faccia che semplicemente vestire di note una poesia, deve essere di genere faceto e burlona. La musica non può censurare con islilc elevato, come farebbe la poesia. Se vuol pugnerò è d’uopo che dipinga le cose alquanto caricale, come suol fare la pittura o la scultura; perchè non potendo la musica rendere idee determinate, il che è dato soltanto alla parola, è necessario che esprima le sue censure con de’ contrapposti, coi (piali indica ciò che altri fa ad uno scopo e manifesta nello slesso mentre cherei mai la salira frai principali obbietti di quest’arte che col mezzo di grati suoni inebbria lolla l’umana macchina c ne ricerca le più recondite e delicate libre. Bramerei soltanto che sì potente, sferza fosse di (piando in (piando presa in mano da esperti scrittori e salutarmente adoperata a beneficio dclParte, per avvertire gli altri scrittori, e gli uditori medesimi, dei modi falsi che nella musica si vanno introducendo. fSarà continualo} — BAncEi.Lo.vA. Leggcsi nella Faìna:» L’Impresa spaglinola di cotesto Teatro Nuovo è fallita, c gli aclisti dell’Opera italiana, scritturati per quelle scene, dovettero con ingente scapito interrompere nel bel mezzo le loro lodate fatiche c riparare all’Italia». — Bellino. Leggcsi nella Gazzetta Musicale di Fienna: Meyerbeer, Mendelssohn e Spuntini, i tre direttori generali di musica di S. M. il re di Prussia. (invalisi in questa città. L’ultimo c quasi ignorato. La sua influenza è passata. Le sue opere sono ancora con ragione apprezzate; però non vi ha mezzo e possibilità di rappresentarle. Mendelssohn è indeciso se passerà l’inverno a Berlino o se suderà a Francoforle. Meyerbeer è tutto occupato nel terminare la sua opera per l’apertura del nuovo teatro. Quanto su di essa dissero i giornali francesi è lutto falso. Meyerbeer non ha musicato un poema «Gli l ssiti davanti a Aèaumborgo» e neppure li pensa. L’apertura del nuovo teatro avrà luogo il 9 dicembre, cd il titolo dell’opera di Meyerbeer che vi sarà rappresentata è ancora ignoto. - Spontini, a cui i suoi ammiratori diedero giorni sono una serata musicale, pensa di far eseguire la vigilia del giorno natalizio di S. M. il Re di Prussia, una festiva ouverture di sua composizione ch’egli stesso dirigerà. — Bologna. In occasione dell apertura del nuovo tempio di S. Giuseppe dei PI’. Minori Cappuccini venne eseguita una messa del maestro Stefano Antonio Sarti, cui preser parte quanti fra i migliori cantanti si poterono prestare, e la quale accompagnarono lutti i più distinti professori di suono della nostra città. La composizione del Sarti venne apprezzata anche per quella dotta gravità che tanto si addice alla musica sacra. Dello stesso Sarti sono le litanie, l’inno ambrosiano ed il Tantum ergo, cantati la sera dello stesso giorno. — Emani, eseguito dalla signora Love c dai signori Ivanoff c Varese, ebbe esito felicissimo. — Brunswick. L’Accademia di canto della nostra capitale diede un gran festival il 29 e il 3o di settembre nella chiesa di Santa Egidia, e la di cui direzione venne affidala al celebre Spohr. Ecco il programma di questa solennità, a cui cooperarono settecento cantanti e trecento istrnmentisli, in lutto, mille esecutori; primo giorno: la Caduta di Babilonia, oratorio di Spohr; secondo giorno: d.° la quinta sinfonia del medesimo autore; 2.° l’ouverture di JFaverley di Ettore Berlioz, la quale, al pari delle altre imponenti composizioni del grande artista francese, ha ottenuto anche l’anno scorso un sì grande successo presso noi, allorquando vi fu eseguita sotto la sua propria direzione. — Colonia. La società dei cantanti, composta esclusivamente d’uomini, formatasi l’anno scorso, va a far costruire in questa città, pe’ suoi festival, una sala della grandezza di sei mila piedi quadrati. - Le dame di Colonia già si occupano a ricamare un magnifico drappo, che servirà alla processione che faranno i membri della società il giorno in cui avrà luogo T inaugurazione della grandiosa sala. — Conni. Il dovunque festeggiato Aabucco non ha qui avuto buona accoglienza. Ne è causa particolare la mala esecuzione. — Firenze. Al Teatro Nuovo V Emani trovò lietissimo incontro. Vi si distinse particolarmente la signora De Giuli-Borsi e si meritarono applausi anche i signori Pancani, Salandri e Riualdini. — Madrid. 1." ottobre. Liszt giunse testé tra noi, e già tulli i nostri dilettanti sono in movimento. Si va domandando qual sala possederà il celebre ai lista, egli abituati del Circo reclamano la preferenza, che non si saprebbe rifiutare al nostro Teatro dell’Opera senza una grande ingiustìzia. Leggiamo i giornali francesi del nord e del mezzodì, abbiamo seguito attentamente le peregrinazioni di Liszt, cd abbiamo da lungi applaudito a tutte ([nelle ovazioni, a tutti quei trionfi che gli erano ovunque serbati. Leggendo la relazione de’ suoi successi a Bordò, fummo commossi di vederlo sì vicino alla frontiera e di non aver la certezza di possederlo. Finalmente i nostri dubbi cessarono, Liszt e qui, noi lo sentiremo, T applaudiremo, e speriamo che l’accoglienza che gli è serbala deciderà ora lutti i rinomali artisti a non dimenticare la Spagna nei loro artistici peregrinaggi. — I Puritani ed il Aabucco, le due opere date ultimamente al Teatro del Circo ebbero successo piuttosto sfortunato. Furono nonpertanto applauditi nel zVribucco la signora Obcr-Rossi od il signor Euzet. — Marsiglia. Il teatro di questa città c chiuso fino a nuovo ordine. — Palermo. La musica del Tempiario di Nicola; non venne molto aggradita, malgrado la diligente esecuzione della signora Abbadia e dei signori Milesi c Ferletti. — Parigi. Bordogni òdi ritorno a Parigi da un viaggio fatto in Italia. — Leggasi nella France Musicale. • Diamo qualche dettaglio concernente la gran festa musicale che sarà data il giorno d’Ognissanti nei teatro dell’Opéra, a benefìcio della società degli artistes musiciens. ■ La sala, illuminata a festa da ballo, sarà disposta in maniera di permettere alle dame di prender [insto dappertutto, anche nell’orchestra e nella platea. Gli esecutori in numero di cinquecento, scelti fra tutto che Parigi racchiude di piò notevole, saranno situati sul teatro; llabeneck alla loro testa. Una scena chiusa spanderà tutta giati degli scalini per i violoncelli, i contrabbassi, gli strumenti a fiato e a percussione. 1 violini, le viole, i coristi ed i cantanti occuperanno il rimanente del palco. Il programma è in tutto degno della grandezza di qtiest’apparato, del numero e della qualità degli esecutori: esso si comporrà dell’ouverture d’Obéron, della Création. oratorio di Haydn, che non fu eseguito che una sola volta a Parigi il giorno dell’esplosione della macchina infernale, e del coro di Judas Machabée, di Handel, che ogni anno ottiene un immenso successo ai concerti del Conservatorio. Tutto contribuisce per fare di questa festa una solennità degna del suo scopo filantropico e dell’arte musicale stessa». — 1 trattali del terzo teatro lirico sono stati trasmessi alla commissione speciale dei teatri reali. — Il signor Sudrc è di ritorno dal campo della Moselle, ove era stato invialo dal maresciallo ministro di guerra per fare degli esperimenti del suo metodo telefonico. Questi esperimenti sono stali eseguiti su una grandissima scala, e si comprcseche con otlantaquattro trombe ch’egli avesse disposte, avrebbe potuto comunicare a trenta leghe di distanza, supponendo che si impiegassero due o tre trombe per lega. — Sono di ritorno a Parigi dai loro viaggi artistici il violinista Panofka, i pianisti Prudent e Rosellen, e Antonio Bohrcr colla sua sorella Sofia, la conosciuta suonatrice di pianoforte Questi due ultimi hanno l’intenzione di darvi dei concerti. — Opéra Comique. - Le Mousquetairie, opera comica in un atto; parole de’fratelli Dartois. musica del signor Bousquet. - Il libretto non offre grandi mezzi al compositore, c sarebbe quindi ingiustizia il voler giudicare il merito del signor Bousquet da questo esperimento. Del resto, se non seppe farvi prova d’immaginazione, questo giovane compositore vi spiegò nondimeno facilità, gusto e accuratezza. Diversi pezzi son degni d elogio; fra gli altri I’ ouverture, che comincia con un leggiadro a solo di violoncello; un terzetto ben trattalo, ed un grazioso (inetto. — Leggcsi nella France Musicale. Il signor Soumet impedì legalmente al signor Vate! di rappresentare sul di lui teatro uno dei capi lavori del suo repertorio, zYorzna. Si sa che il signor Soumet fece eseguire all Odèon, or son quindici anni circa, una men che mediocre tragedia d onde si è (olio il libretto della Aorma; noi non possiamo comprendere tale esigenza degli autori, che finirà a sollevare contro di essi il pubblico. Ritorneremo poi sulla questione pecuniaria, scopo principale di quest’affare. — Dopo le tre rappresentazioni del Barbiere, il Teatro Italiano darà la Semiramide cd / Puritani, poi la Maria di Rohan ed il Don ’Pasquale. — Thalbcrg ha or ora composto una fantaisie-étude, intitolata le Départ, che prenderà posto accanto al suo celebre studio in la. — Roha. Benissimo l’opera de) principe Poniatowski, l Boni fu zj ed i Geremei. — Russia. Per ordine di sua maestà l’imperatore, la direzione imperiale dei teatri di Pietroburgo e quella di Mosca ha testé decretato i diritti d’autore. — Vienna. Il pubblico già si dispone a preoccuparsi, delle notabilità musicali che devono visitare la capitale dell’Austria nel corso dell’attuale stagione. Ernst è atteso con impazienza; egli sarà quest’anno il lion dei nostri concerti. Avremo pure Parish-Alvars, il celebre arpista; Servais, il poeta elegiaco sul violoncello, Dreyscliock e Moscheles. I grandi artisti ponno lusingarsi di vedere degnamente ricompensati i loro meriti: quanto ai talenti mediocri, a mala pena ricaveranno le spese. La sala della società di musica si affitta dagli SO ai <20 franchi per due ore, secondo l’importanza del prezzo d’entrata: è un locale piccolo, angusto, oscuro, e, sia detto in onta alla nostra grande e ricca capitale, è l’unica. Quanto alla grande ed alla piccola sala del ridotto cd a quella della cavallerizza, esse convengono molto meglio alle evoluzioni di cavalleria o alla strepitosa adunanza delle feste da ballo in maschera che ad una solennità musicale. Inoltre il beneficiato, se pur v’ha beneficio, c tenuto d’impiegare e pagare a sue spese tutto il personale addetto al Musikverein (Unione Musicale), che altrimenti non sussiste che del prodotto di questa locazione. Il governo non ha peranco fatta la sua scelta fra i numerosi concorrenti che aspirano alla successione degli attuali direttori del Teatro dell’Opera: fra questi concorrenti ve ne ha di quelli che hanno offerto delle rimesse di fondi di qualche importanza; altri sono favoriti dalla riputazione de! loro espei inventato talento. Ora la direzione sarà divisa in due dipartimenti, sotto la condizione espressa che solo uno dei direttori sia italiano e l’altro tedesco. Ella e cosa urgente che si protegga l’opera tedesca contro la musica italiana, affinchè non sia limitata ai soli teatri di Berlino, di Dresda e di Lipsia. Si riprenderà pure la grand’opera francese, come anche l’opera con dialogo, la quale era affatto negletta dall’attuale amministrazione. Sotto il rapporto dei costumi e delle scene, havvi mollo da fare. La dote dell’Opera di corte è di 75OOÙ fiorini. Ora si sta studiando una nuova opera di Frodi: è intitolata L’anello e la maschera. Se ne presagisce bene. — Zaha. Il solito esito di aggradimento sortì qui il luce presso Haslinger a Vienna un nuovo Impromptu per pianoforte, opera 761, il di cui ricavo è destinato agli abitanti di Sievering, danneggiati dall’incendio. — Il Courrier de Lyon annunciando la morte del tenore Delahaye, aggiunge che quest’attore soffrì la rottura di un vaso sanguigno nello stomaco, cantando l’ultimo atto del Guillaume Teli, e di’ egli ha cessato di vivere tre o (piatirò giorni dopo questo accidente, indi’ età di 2S anni. — Un tale Kilian di Zurigo ha inventalo una specie affatto nuova di corde da violini, le (piali vengono fuse, ricevono coasislenza da ima vernice che vi si mescola, tengono l’accordatura assai meglio delle vecchie, e rendono inutile T uso della colofonia per I’ arco. fFigaro). — E.a società di musica del nord in Germania aveva avuto T idea eccellente di proporre dei premj per produzioni in verso atti ad essere musicati. Fra i varj componimenti che le furono inviati, la società ne ha coronati Ire; il più importante, che porta un titolo piuttosto bizzarro» La Gioja volle un giorno maritarsi» ha ottenuto mi premio di trenta ducati. L’Editore Giovasaiai Ricordi fa nolo che, previo aver adempito a quanto è. di legge anche per gii effetti di proprietà, pubblicherà quanto prima la sua traduzione italiana dell’opera del signor «I. ff1. Fétis, intitolata: TRATTATO COJIPLE TO UEIÆ.A TEORIA E I9EIÆA FRA TIC’A DEIiL’ARMONIA, edizione che venne dall’egregio autore specialmente affidata all’Editore suddetto, e questa con traduzione appositamente ese| guita dal signor Maestro Alberto Mazzucato. Dall’I. R. Stabilimento Nazionale Privilegialo di Calcografia, Copisteria e Tipografìa Musicale di Giovami Rit onin Ed. Pr. Contrada degli Omcnoni N. 1720. c gotto il portiro <11 fianco ali’I. SI. Teatro alla Scala.