Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1844.djvu/192

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ALTRE COSE Pillet non sarà tenuto a patore della musica notizie (France Musicale). cosi. lia testé adottalo il primo cd il seG. Wolff. Op. 20 e 50 moro die Rossini ha composto, dopo perchè bello classico, e’I classico non invecchia mai timbro ed il carattere; al dono di commovere, pregi scc lodevole vocalizzazione inoso coro del primo atto con tale colorito da lasciar essa per oggetto la rettificazione d’uti l’illustre autore del Guglielmo Teli. immediatamente in dito dopo quella di si sta studiando. la poesia e che dev’essere tradotta inglese. - Quest’opera sarà data suBait’e. I Cavalieri di Malta, che che già possedeva, ora unie finitezza di modi. - Il famolte volte fu interpretato ben poco a desiderare. (1) Il giorno Î2 del corrente ’Yovembre verranno pubblicali presso il Ricordi sette peni di quest’opera, ed in séguito a brevi intervalli vedranno la luce anche gli altri pezzi. gare questa somma che il giorno della rappresentazione di Marie Stuart. La cosa non è nè più nè meno di fatto concernente -» Egli c dietro vostro ultimo nulo Slabat, quattro Doli’ I. R. Stabilimento Nazionale Privilegialo di Calcografìa, Copisteria e Tipografia Musicale di Giovami Efiiconni Ed. Pr. CsfUrada degli Chnctiom K. 1720, e gotto 11 portico di lìi-nfo all’I. M, Teatro alla Scala* — Thaiberg, che!..

condo libro degli studj del sig. suoi ammiratori, ritornò a bearsi fra quegli colli ed a bearci per dodici sere su queste scene. La voce di lui, rinforzandosi, ha subito importanti modificazioni: egli apprese l’arte difficile di variarne di quando in quando il ’ talento di esprimere ed al gava fulgidi doni; ccc., ecc. - Ognuno rimase pienamente contento e compreso di gratitudine, sicché non fuvvi che un’unanime voce di lode e di ammirazione: sorse una sola speranza, di veder cioè ne’ venturi anni rinnovati tanto graditi ricreainenti e sì munificenti prove. Il primo di ottobre la stagione ebbe principio col Corrado di Zltamura di F. Ricci, le cui bellezze di arte e d’inspirazione in varj punti poterono gustarsi merce la valentia c lo zelo dell’esordiente Corridori dotata di non comuni facoltà, di squisita organizzazione e già molto innanzi in capacità artistica. Al successo di questo spartito contribuirono pure la Imoda, il basso Pignoli sicuro c finito esecutore, allorché si anima, cd il Della Lunga Carmelo, il quale potrebbe aspirare ad un posto fra ì ricercati tenori se studiasse, c con intempestivi c smodati sforzi non sciupasse la voce, in alcune corde specialmente al mi, fa, sol, la acuti assai bella e potente. Nella Sonnambula, deliziosissima per soavità cd affetto di melodie, esordì la inglese Bassano, le cui qualità di voce, di metodo c d’intenso sentire continuamente applaudirons!, e presentassi il Castcllan, che memore della festosa accoglienza qui avuta nel 4838, assecondando mi suo desiderio c le insistenti istanze dei Il Roberto Devereux, che racchiude alcuno delle migliori pagine del Donizetti, tenne dietro al capolavoro di Bellini, e fra il plauso il quattro corrente compì il non mai interrotto corso dello rappresentazioni. La provetto Dielizt, già acclamata nei teatri di Germania, vi sfoggiò impónente portamento scenico e la leggiadra Pacquier ed il Pignoli particolarmente nel loro duetto interessarono. Ne’ pezzi accademici pi imeggiò T Ardili, instancabile ed intelligentissimo direttore della lodala orchestra. Egli mirabilmente eseguì il Souvenir de Fellini di Artot, ed un grazioso e piccante scherzo di sua composizione intitolato i Campanelli, che dovette ripetere, come pure il tanto vantato Carnovale di Venezia di Paganini. Non è che rendergli giustizia il proclamarlo fra i migliori violinisti della giornata. Questo studioso giovane deve far molto parlare di sè. - Si produssero eziandio il Cav. Vincenzo Bianchi di una rinomanza quasi europea, il suonatore di tromba Malici, ed il sig. Minoja che gentilmente concorse a render più variata la grande accademia per i poveri, nella quale oltre varj pezzi istromentali, aggradirono all’entusiasmo il duetto della Lucia che il Minoja ebbe a cantare col Castellari, il finale dell’Esmcralda di Mazzucato ed il duetto buffo della Linda fra il Corridori ed il Rossi. Il chiassoso esito di quest’ultimo [lezzo servì a convincere ciascuno che in questo teatro prediligcsi mai sempre la musica di genere comico, un dì insuperata gloria de’ maestri italiani. Is. C. — Annuncio. L’opera di Donizetti, IMartiri, è stata data con esito felice su questo teatro. — Augusta. Moscheles diede qui giorni sono, dopo un’assenza di 22 anni, un concerto, c, come ovunque, piacque assai. — Beiilivo. È desiderio di molli ammiratori di Spontini e delia maggior parte degli artisti musicali della nostra città die la di lui opéra la Pestale o il Cortez venga dopo tanto tempo riprodotta al teatro dell’Opera reale sotto la direzione dell’autore di queste immortali opere. — Fkancofoc.te. Si sono rappresentate l’Euriante di Weber e la Medea di Cherubini. Queste opere, che da lungo temilo fransi obbliale, sono state coronate di splendido successo, e rimarranno per buona pezza in repertorio. — Liu.a. I! concerto dato dall’amministrazione c dagli artisti del teatro, e il di cui prodotto era destinalo all’erezione d’nn monumento alla memoria di Delahaye, è stato brillantissimo. — Loìwk». Si tratta delia fondazione d’un’Opera Comica francese. Il sig. Mitchell direttore del Teatro fraula sua compagnia. Questo teatro non sarebbe aperto chejlue mesi l’anno, in mangio e giugno. — Napoli. Teatro Rinnovato di S. Carlo. - La bella sala di S. Carlo tanto nota, tanto vasta, tanto bella, e tanto armonica isi che. si credeva esser magia sola di voci o di gusto, quella che era felicità acustica eziandio del teatro) mancava, dopo la riedificazione operala per l’incendio ilei 1SIG sotto l’impresa di Barbaja, di rinnovazione ed abbellimenti. Questi, fatti necessari! - furono ordinati con isplcndidezza e sollecitudine, e poiché lo stile, su cui fu fatto il teatro e gli ornali, era di gusto sempre (merito dei rinomalo architetto cav. Nicoliui), non si è cambiato un capello degli ornati stessi, ma su quelli, e stato ripulito, varialo di qualche colore, dove rinfrescata la doratura, dove l’argento cambiato in oro, e lilialmente qua e là distribuite le tinte in modo che apparissero più vive e più vaghe. Le tre maggiori novità sono l.° la prima scalinata e’I primo corntojo dei palchi fatti tulli a stacco lucido con pavimento di marmo, con grandi candelabri a gas, clic fanno una bellezza senza uguale; 2.° la platea tutta di ferro fuso, le cui sedie a traccinoli sono ricche e comode, c chi vi siede può sollevare di dietro il suo cuscino ed entrare nel suo posto per far [lassare la gente, ed ha nel davanti un cassetto per riporre il suo cappello, mantello ed altro; 3.° l’interno dei palchi messi di carta-vellutata di Francia color cremisi su fondo lucido, rabescata di ghirigori in velluto. La bellezza della scalinata e corridoio, non che quella della platea sono incontrastabili cd applaudite da tutti, sì pel disegno, clic per la grazia e semplicità loro, ben rispondenti ali’ uso cui son destinati. Pel colore dell’intèrno dei palchi (poiché del solo colore è questione, stante che la carta-vellutata messa in 6 file di palchi, ed ogni fila di 30 palchi, cioè per 480 palchi, non può esser più ricca), a qualcheduno non è piaciuto., e si opina che forse avrebbe fatto meglio il colore scarlatto, o rosa, o cileslre, frastagliato di gigli d’oro, e sotto le dorature dei palchi un fondo non bianco perfetto, affinchè non facesse sì gran distacco con lo scuro dell’interno dei palchi. Ma questa c una semplice opinione. Il gran lampiere nel mezzo, ingrandito oggi ancor più, con lumi di bel congegno trovato dal sig. Cesare del Prato, basta a far molto luminoso il teatro ed a render chiari i palchi e gli ascoltanti. Anzi le tolette delle Donne, per lo più chiare, fanno un risalto bellissimo, e non possono più. anche volendolo, esse andare in toletta dismessa, o con visi indecenti, come spesso avveniva per lo [lassalo. - Come se fosse nuovo è il sipario e’I ciclo, e diciamo come se nuovo fosse, perchè essendo il disegno del sipario bellissimo del cav. Nicolini, e quello del ciclo bellissimo del valente nostro D. Giuseppe Cainmarano, non vi han messo di nuovo che i colori, rifacendo tutte le figure, l’aria, ecc., e meglio forse di prima accordando ciò ch’era troppo vivo o troppo smorto veduto con T esperienza del passalo. E però abbellito, racconciato, migliorato è pure tutto l’interno del teatro, palco scenico, sotto e sopra, corridoi dei palchi (cd è voce che facendosi una fila per anno, saranno sino alla quinta di stucco lucido e pavimento di marmo come la prima) c qnanl’altro riguarda il servizio del teatro stesso. - Finalmente, raccolti tutti i voti, e non esclusi gli oziosi, i caffettieri (coloro che vivono nei caffè), gl’incontentabili, gli artisti, i grandi, ed i viaggiatori, tutti, tulli hanno conchiuso che questo ora È il primo teatro del mondo. (Omnibus) — ■ Parigi. Leggesi nel Monde Musical: «Il sig. Docile, il valente capo d’orchestra del Vaudeville. il (piale, benché obbligalo a trattare giornalmente l’arte sua in una maniera un po’ superficiale, pure non lascia di dedicarsi al culto della musica sacra, fece eseguire nella chiesa di Saint-Vmceiit-de-I’aule, per la cerimonia d’inaugurazione che ebbe luogo giorni sono, una messa di sua composizione, che ottenne l’approvazione di tutti gl’intelligenti. Dobbiamo sopratutto citare il Miserere ed il Domine salvum fac, come particolarmente rimarchevoli. L’esecuzione, alla (piale concorsero diversi de’ primi artisti di Parigi, è stala soddisfacentissima». — Teatro dell’Opéra. Alcuni giornali hanno rimesso in questione l’affare del Duca d’Mlbu, poema di Scribe e Duveyrier, musica di Donizetti. Egli è vero che c stata stipulala una disdelta di 30,OOP franchi, a pregiudizio dell’amministrazione dell’Opéra nel caso in cui il sig. L’illet non dasse questo dramma nell’inverno prossimo, ovvero non ne facesse comporre un altro dal signor Scribe; c siccome il caso prevenuto va ora a verificarsi, così il sig. Filici sborserà i 30,000 franchi, di cui 15,000 per gli autori della poesia e 15,ODO per l’au— Teatro dell’Opéra-Comique. Si sta studiando un’opera antica, FFallace, di Catcl, che sarà data nel corrente novembre. — Teatro Italiano. Dopo i Puritani, la di cui ripresa fu brillante, si daranno la Cucia e la Sonnambula. — Il sig. Scribe sta per dar compimento ad un poema in tre atti destinato al celebre compositore di Londra, Giulio Benedici, l’amico e l’allievo favorito di Weber, che. come si sa. fece rappresentare lo scorso inverno con molto successo un’opera in quattro atti, Le fidanzate di Venezia al teatro di Drury-Lane. Egli è pure per questo teatro che Benedici deve comporre l’opera di cui pe’suoi allievi, non si dedica soltanto all’insegnamento. Dopo il suo ritorno dall’Italia egli diede alla luce diverse opere di vera importanza, fra le altre la fantasia sulla Mula, ([nella sul Zampa, una sonata, ed una romanza variata in forma di studio intitolata le Départ. Quanto prima verrà [iure pubblicala la sua fantasia sul Don Pasquale. Il celebre pianista deve partire fra pochi giorni per l’Inghilterra ove resterà un mese circa. Egli ritornerà poi a Parigi per passarvi lutto T inverno. — il sig. Troupenas, editore delle opere di Rossini, indirizzò la seguente lettera agli estensori della France Musicale, i quali tanto più volentieri raccolsero, avendo nuovi [lezzi, tre cori ed una romanza. Di questi quattro pezzi, uno solo, il coro, che sarà intitolato La Charité, e stato nuovamente composto: i tre altri, di cui due soltanto sono inediti, rimontano ad epoca anteriore alla pubblicazione dell’ultimo capolavoro del gran maestro. - Vogliale, ecc., ecc. - E. Troupenas -. - L’annunciata pubblicazione acquisterà una nuova importanza e maggior curiosità dalla stessa reclamazione del sig. Troupenas. I tre cori saranno eseguili quest’inverno nei concerti detla France Musicale. — Il celebre compositore tedesco, Corradino Kreutzer, è testé arrivato a Parigi per assistere alle prove di due sue opere, Cna notte a Granata e II servo nobile. che il teatro Italiano fece tradurre. — Leggesi nella Révue et Gazette des Théâtres:» Guillaume Tell, questo stupendo capo lavoro, non aveva avuto più dt trenta o quaranta rappresentazioni prima dell’arrivo di Duprez ail’Opéra/ E a quest’epoca quasi più non si pensava a riprodurre questo capolavoro. - La prima volta che si darà il Guillaume Teli, sarà per la centodecima volta dopo la sua ripresa». — Roma. Riassunto di varie lettere intorno all’esito della prima rappresentazione dei Due Fo scari, poesia di Piave, musica del maestro Verdi, seguita la sera di domenica 3 corrente al Teatro Argentina. Il viglietto d’entrata portato da 20 a 40 bajocchi; I palchi a prezzi insoliti esorbitanti per uno spettacolo d’opera senza ballo, resero esigente all’estremo il pubblico che non lasciò passare senza segni di disapprovazione alcune stonazioni ed alcuni pezzi eseguiti senza colore e senz’anima dagli artisti, forse troppo intimiditi dalla grande aspettazione di quella prima sera. Il merito della musica fu però universalmente sentito e gustato, e lo provano le tante chiamate del maestro sul proscenio. Molti [iczzi, la cui bellezza emerse sfavillante, malgrado le suddette sfavorevoli circostanze, furono coperti de’ più vivi applausi, cd è generale opinione che rinfrancatisi gli artisti, e rimessosi il tenore Roppa in voce, questa musica verrà meglio compresa c pienamente gustata, cd aggiungerà un nuovo splendore al nome del celebrato maestro. Ecco il sunto delle lettere giunte da Roma questa mattina. 40, intorno alla seconda rappresentazione dell’Opera suddetta. Ciò che le nostre corrispondenze avevano preveduto, avvenne. - Quantunque l’indisposizione del tenore Roppa continuasse ancora, e non gli permettesse di spiegare tutte le sue facoltà vocali, gli artisti rinfrancati e rimessi dall’impressione del primo prodursi con opera tanto aspettata dal pubblico. l’eseguirono con maggiore sicurezza c precisione, ed il successo fu quanto mai si possa dire completo. - Nessun pezzo passò senza strepitosi applausi, ed il maestro fu ben più di trenta volte chiamato sulla scena a riceverli. - I due duetti, il terzetto, c l’ultimo finale, furono fra gli altri, i pezzi che ottennero la più brillante ovazione. Ci riserbiaino a produrre col prossimo numero gli articoli de’giornali romani (1). — Venezia. Al Teatro Apollo La Maresciallo (Venere ebbe infausto successo. Dalla relazione che ne dà quella Gazzetta Privilegiata rilevasi che la musica non aggradi, e che la sola signora De la Grange si meritò lode pel suo canto ragionato, perfetto. — Vienna. Per l’accademia delle Fate bene Sorelle che avrà luogo il 15 corrente Bell i. R. Teatro d’opera di Code, Mcycrbecr ha espressamente composto un’aria por basso, e Donizetti unalpreghiera, duetto per soprano e basso con Coro. — S. A. R. il duca di Montpensier, che aveva accettato la dedica degli airs béarnais, di Alessandro Batta, ha testé invialo all’illustre violoncellista un magnifico presente cd una lettera di ringraziamento la più lusinghevole. — Scrivesi da Lipsia alla Revue des Théâtres, il 20 ottobre: «Presentiamo la statistica teatrale attuale della Germania compresa l’Ungheria, la quale, come è noto, fa [tarte integrante della Confederazione Germanica. - Il numero dei teatri in Germania (non compresi i teatri francesi e italiani) è di 115, i quali contano 3175 attori, di cui (870 uomini e 1205 donne; 149 cantanti, di cui 91 uomini e 83 donne; 2089 suonatori d’orchestra; in fine 139 suggeritori, di cui 13 donne; - Il personale totale addetto a questi 115 teatri è di 12.769 individui. - Il teatro reale di Die da è ([nello che ha il maggior numero d’attori; e quello di Zuaïin (Moravia) il minor numero; il primo ne conta 55, ed il secondo soltanto 14. - I teatri che possedono le più numerose orchestre sono il teatro reale della grand’opera di Berlino ed il teatro imperiale e reale di Porla Corinzia a Vienna. Il primo ha 95 membri, ed il secondo 77. L’orchestra meno numerosa è quella del teatro di Marbourg nell’Assia elettorale, la quale non si compone che di 4 2 individui». — Teodoro Dbhler, in compagnia di Savori. Piatti, il figlio Labìache, sua moglie e miss Steel, intrapresero non ha guari un giro in Iseozia ed in Irlanda, per sei settimane. Eglino daranno in questo spazio di tempo cinquanladue concerti! subito dopo Dobler e Piatti partiranno per Berlino e per la Russia. — il celebro professore d’arpa Parish-Alvars intraprenderà fra [lochi giorni un viaggio artistico alia volta di Roma e Napoli. In principio di gennaio pensa di ritornare a Vienna per fare eseguire in una grande accademia nella sala del Ridotto delle nuove sinfonie. — Il direttore di musica Giovanni Strauss parti con tutta la sua orchestra per Breslavia, ove venne invitalo a dare diversi concerti. — L’egregio signor maestro Giuseppe Verdi di Parma, l’autore celebratissimo del iïabucco, deH’Zmnani, dei Lombardi, è stato aggregato alle Congregazione ed Accademia di S. Cecilia colla qualifica di inaesrro compositore Onorario. — Il maestro Andrea N’encini Toscano professore di contrappunto nell’I. R. Accademia delle Belle Arti in Firenze è stato pure nominato maestro compositore onorario dell’Accademia e Congregazione suddetta. — Il violinista Artot dopo il suo ritorno dall’America si occupò a Parigi nella composizione di diverse opere; egli intraprenderà quanto prima un viaggio per l’Italia e ritornerà a Parigi la prossima primavera. — L’Ojiera di Ferdinando Killer II mugnajo ed il suo figlio sarà data per la prima volta a Dresda, quindi a Berlino.