Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1850.djvu/9

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supplemento n. 1 ALLA GAZZETTA MUSICALE Dl MILANO è lavoro distinto di contrappunto, e perciò fu applauditissima. Molte chiamate s’ebbe il maestro. — Piacenza - 51 dicembre. - La signora Ghioni, prima donna, il signor Palmieri, tenore, e i signori Scappini e Lovato, bassi, sono i cantanti che eseguiscono l’Attila del Verdi, già da noi conosciuta. - L’esordiente signora Ghioni, nostra concittadina, fu molto incoraggiata ed anche festeggiata, facendosi ammirare per le sue belle corde acute di un timbro vellutato, chiaro e dolcissimo. Il signor Scappini del pari applauditissimo per la sua voce tonante c drammatico atteggiarsi. Chi mi diede tali novelle non mi tenne lunghe parole intorno gli altri attori, che pure hanno il loro merito; solo indicommi come le esagerazioni di voce in ogni frase, e specialmente ne’ punti coronati, sono pur troppo ancora all’ordine del giorno. Che le stiracchiature o prolungamenti di note, contro la mente del compositore, ed altre piacevolezze di simil genere, di cui siamo già più che sazj, escono di frequente a martellare i ben educati orecchi. Che vi fu poca unione ne’pezzi d’assieme; ed ancora insistette, maledicendo, sull’esagerato. Ma facendogli io riflettere che tanto la moderazione che l’unione sono cose assai difficili da ottenersi in tutti i tempi dell’Attila, e particolarmente in questi (duetto atto primo c finale atto terzo), che in una prima sera l’orgasmo paralizza e confonde anche le celebrità, egli sorridendo mi fece segno d’arrendersi a queste mie rancide ragioni, c al di là di mia aspettazione promise pazientare finche il buono arrivasse. La musica del ballo / due Forzati sembrò meschina cosa anzichenò, tranne la bellissima stretta finale, atto secondo della Saffo di Pacini, ed un adagio assai bene istrumentato d’un passo a tre. — Venezia - 28 dicembre. - Alla Fenice / Masnadieri di Verdi hanno avuto, come si suol dire, un successo di stima. La prima donna Cortesi, il tenore Mirate, il basso Valli, vennero applauditi. La Cortesi in ispecie diede a conoscere che potrà far valere molto meglio il suo talento, c la forza della sua voce, in un’opera che le sia più adattata. Al teatro San Benedetto, un numeroso uditorio festeggia la Giovannina Pecorini, il basso Luigi Rinaldini, ed il buffo Pozzesi, che nelle parti di Linda, di Antonio e del Marchese, interpretarono con maestria quelle care inspirazioni di Donizetti. - La Pecorini, che abbiamo già udito nel decorso autunnino, si distingue principalmente per la precisa esecuzione, l’intelligenza ed il buon gusto. - Con i soggetti che

 bravo Cambiaggio ha raccolto in San Benedetto, ci è

dato sperare che, durante l carnevale, avremo occasione

 di sentire delle opere assai bene eseguite,

dacché anche gli altri artisti addetti alla compagnia meritano la loro parte di lode. — Verona - 27 dicembre. - La musica dell’Attila non era nuova pei Veronesi, che l’intesero molto bene eseguita tre anni or sono, nell’occasione dell’apertura del Nuovo teatro, e forse quella rimembranza ha fatto sì che jer sera lo spettacolo passò alquanto freddo. - Per dire il vero, alla prima donna signora Bortolotti non ista la parte di Odabella, pcrchè la sua voce è bensì forte nelle note acute, ma è mancante delle corde di petto, o per dir meglio esse sono assai deboli. Il tenore Milesi nella parte di Foresto fu lodevole, e nella sua cavatina ebbe degli applausi. Questo artista, non nuovo per Verona, canta di buona maniera, con gusto ed accento, e quantunque la tessitura in qualche tratto gli resti un pochino incomoda, pure egli sa trarsi d’impaccio assai favorevolmente. Al basso profondo Mitrowich s’attaglia perfettamente la parte del protagonista. Dotato di voce bella e vigorosa, è desso un cantante che ha molta intelligenza, ma che fresco ancora di malattia, non ha potuto jer sera far pompa de’suoi bei mezzi. In ogni modo, venne applaudito nel largo del duetto, e vi contribuì la buona voce del baritono Gianni, che sostenne la parte di Ezio. - Nel primo alto piacque molto la cabaletta del duetto fra la Bertolotti ed il Milesi, tanto che il pubblico li volle, finito il pezzo, al proscenio. Le due arie, quella di Attila e l’altra di Ezio, passarono sotto silenzio; e sì che furono cantate con buon accento ed anima, ma il pubblico non era di buon umore. Qualche raro applauso ebbe il largo del secondo atto, e avrebbe dovuto meritare di più, perchè l’esecuzione fu ottima anche dal lato del coro, assortito questo anno di buone voci, e diretto convenientemente dal signor Botticelli. - Nel terzo atto la romanza di Milesi fu molto festeggiata, e così pure il terzetto che vi seguita ebbe una buona parte di applausi. Ritornando ancora alla signora Bertolotti attendiamo di giudicarla in un altro spartito. - Il Mitrowich una volta che sarà pienamente ristabilito, non potrà che piacere; e così pure non venga meno il coraggio al signor Gianni perchè egli è fornito di buoni mezzi vocali, e speriamo che il pubblico resti soddisfatto anche di lui. Il ballo di Cortesi, Beatrice di Gand, piacque. - Ora si attende la Beatrice, pel debutto della giovine Spezia, allieva del maestro Foroni, insieme col tenore Basadonna. Da vari riscontri ricevuti al Manifesto della riproduzione della mia Gazzetta Musicale risultando che molti non hanno ben compreso le condizioni dell’Abbonamento, mi faccio premura di ridurle a termini più espliciti nel presente Avviso. L’Abbonamento alla sola Gazzetta Musicale è di aust. L. 12 per Milano, ed austriache L. 14 affrancala di porto fino ai confini della Monarchia Austriaca. L’Abbonamento alla Gazzella Musicale col diritto di scegliere dal mio Catalogo venti franchi

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22223 Romanza - Lo vidi, e ’l primo palpito " 1 5 22225 Aria - Sacra la scelta è d’un consorte " 2 25 22226 Aria - Il mio sangue, la vita darei "1 25 22228 Duetto - Dall’aule raggianti di vano splendore " 2

22257 Duetto - Sotto al mio piede il suol vacilla " Coi tipi di GIOVANNI RICORDI, editore-proprietario.