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GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 311 perfezionata molto. Il suo canto è più tranquillo, più puro, e di una finezza lodevolissima; ha pure corretto il soverchio tremolìo della voce. Aggiungete che ha aspetto vaghissimo e bellissime forme, e credo di non aver bisogno dirvi come le riuscisse questa parte del gentile paggio. Una gioia generale si sparse fra tutti i componenti l’orchestra e il coro, avendo ricevuto ogni membro una lettera dall’intendenza imperiale, contenente la novella allegra dell’aumento del salario; fu promesso un aumento da 75 a 100 talleri ai professori dell’orchestra. Così tratta il bravo conte di Huelsen i suoi subalterni, e nondimeno non mancano le calunnie maligne degli invidiosi che vorrebbero recar al suo posto l’intendente d’Hannover, Hans di Bronsart. Io non conosco un caso uguale, negli annali dell’opera nostra, a questo che un uomo abbia tenuto cosi lungo tempo un impiego tanto difficile e penoso, com’è l’intendenza del teatro imperiale di Berlino, e perciò lo Huelsen dovrebbe restar fino a tanto che le forze gli permettessero di fare il suo dovere. Un processo curioso riguardo alla proprietà artistica avrà luogo davanti al tribunale berlinese. Il poeta Batz da Wiesbaden fondatore della società mutua degli autori drammatici e compositori, ebbe pieni poteri dalla vedova del celebre compositore francese Ad. Adam in Parigi, di rappresentarla nei suoi diritti per le opere del marito defunto. Ora il Batz cerca tutti i direttori che fanno eseguire 11 postiglione di Longjumeau, ossia Le brasseur de Preston, Le roi d’Yoetot, ecc. Costoro, non potendo certificare d’aver pagato il compenso dovuto all’autore, debbono pagargli un tanto per ogni rappresentazione delle dette opere. Il primo a dare nella rete, fu il direttore Engel, proprietario del teatro Kroll, ma egli assicura di non dover pagare compenso di sorta per quest’opera (Il postiglione), e sarà dunque molto interessante la decisione del tribunale. Della Lucca si disse avesse dato avviso all’impresario Maretzek di non poter partire per causa di malattia. Ora ciascuno sa che la Lucca parti il 31 agosto collo steamer Cuba in America, accompagnata dalla sua bambina e dai genitori. Essa canterà durante la stagione in New-York (30 settembre - 12 dicembre) quattro volte per settimana, ricevendo per ogni volta la rispettabile somma di steriini 200(5334 % lire) oltre un tanto sull’introito. Durante il suo soggiorno nel nuovo mondo, l’impresario deve alla prima donna assoluta (contratto) una casa fashiondble, delle serve quante ne vuole, équipage e femme de ménage. Avendo finito la stagione in New-York l’impresario colla compagnia si recherà nelle citta grandi dell’Unione fino al giugno; A O kJ O O 7 tutto sommato l’artista si beccherà in pochi mesi un tesoro di più di 170,000 talleri ossia 680,000 lire! Due tipi originali berlinesi sono spariti dalla gran scena della vita; l’uno è il bravo maestro Generalmusikdirector Wieprecht, e l’altro, non musicista ma legato strettamente colla vita musicale berlinese, il poeta e primo fondatore dell’illustre Kladeradatsch, D. Kalisch. All’ultimo dedico le belle parole del nostro Schiller «Dem Mimen fichi die Nachwelt beine Kraenze» (Al poeta la posterità non intreccia corone), ma del primó vo’ dire due parole. Chi ha conosciuto il piccolo uomo rosso, gonfio di salute, chi l’ha visto diriger la sua cappella coll’entusiasmo musicale, chi l’ha veduto gesticolare nei punti più salienti del pezzo eseguito, e poi abbracciar con gioia frenetica tutta la sua cappella, dopo un successo lieto, non lo scorderà mai. Con lui mori il vero riformatore della musica militare, almeno nella Germania, e tutta la sua vita non era dedicata che alla perfezione del suo ideale. byARO. FOLIGNO. Riceviamo in data del 14 il seguente telegramma: Forza del Destino, sublimemente interpretata Maestro Usiglio. Accolta da frenetici applausi. Ottimi gli esecutori; orchestra, cori, artisti: Bianchi Montaldo, Caracciolo, Masini, Quintini Leoni, Cresci. Fiorini, Sallemeno. Ripetuta sinfonia, ballata Caracciolo, rataplan stretta, duetto ultimo atto Masini, Quintili Leoni. Messa in scena, scene Recanatini meravigliose. Insomma un trionfo. SIENA. Al teatro della Lizza si rappresenta La Favorita di Donizetti e il Ballo Irma o 1 Idolo Indiano del Sales. Il pubblico, a Quanto pare, è molto contento, poiché nelle tre rappresentazioni, che ebbero luogo fin qui, il teatro fu sempre popolatissimo. La signora Boldrini e i signori Borella ed Errani sono molto applauditi. Le altre parti si disimpegnano a meraviglia e in ispecie il basso Bailini. Le masse, incerte nella prima sera, ora funzionano discretamente e l’orchestra abbastanza bene. S. BENEDETTO DEL TRONTO. La stagione dei bagni ebbe qui termine lietamente. Si è data la sempre bella opera di Verdi, Emani, della quale furono interpreti principali la signora Tamburini, il tenore Misseri ed il baritono Paoli. Vi furono nientemeno che sei beneficiate, quattro degli artisti di canto, e due delle ballerine, e queste beneficiate tutte splendide, tutte gaie. Nella beneficiata del tenore si esegui dalla Tamburini e dal tenore Misseri il duetto del Ballo in Maschera, pezzo che venne replicato. - S. Benedetto del Tronto ha nei passati giorni accolto la migliore società, e i molti intelligenti che andarono al teatro rimasero poi sorpresi del modo con cui l’opera era concertata, e degli effetti che dalle piccole masse, e da una modesta orchestra, sapeva ritrarre l’egregio maestro concertatore e direttore d’orchestra sig. Guglielmo Branca, il quale, nel fiore degli anni, non solo si è già appalesato per un eccellente compositore, ma mostra anche di essere un direttore di primissimo rango. Il Branca è allievo del Liceo Rossini di Bologna, e noi registriamo queste notizie colla più viva compiacenza. (L* Arpa) SAVONA. Ottimo esito il Don Procopio; del terzetto dei tre bassi si volle la replica; bene la signora Roussel, Braghi, il buffo Prette e Maccani. BRUXELLES. Il Teatro la Monnaie abbellito in parte fu riaperto il giorno 4 col Guglielmo Teli. Gran successo pei- l’orchestra, per i cori e per il tenore Warot. BARCELLONA. Il Ballo in Maschera riapparve con ottimo esito. Si segnalò la Carozzi-Zucchi (Amelia), che ebbe applausi ad ogni pezzo e specialmente nel terzetto dell’atto secondo, nell’aria del terzo atto, nell’adagio del quarto e più di tutto nel gran duetto col tenore Vincentelli. Costui fu pure accolto con gran feste. Bene la sig.a Fité-Goula (Paggio) e la sig.a Stoicka (Ulrica). OMBURGO. I trionfi precedenti furono superati da quello dei Puritani, opera in cui la Patti è veramente lontana da ogni confronto. Dovette ripetere la polonese, ed a dar retta al pubblico avrebbe dovuto ripetere anche la cavatina del secondo atto, il duetto col tenore, e tutta la parte! Le rapprepresentazioni continuano ad essere eccellenti, la Compagnia del sig. Franchi non corregge l’ottimo col mediocre e tutti gli artisti sono al loro posto. Il pubblico accorre in folla contendendosi i posti, ed il teatro di Omburgo è fatto ogni sera una succursale dell’almanacco di Gotha per il numero delle altezze imperiali, reali, e serenissime che vi convengono. MESSICO. Scrivono al Trovatore: L’apertura della stagione d’opera italiana, al gran Teatro Nazionale, fu ritardata, causa la morte di Juarez, ed ebbe lùogo il 26 agosto colla Favorita. In quest’opera la Galassi, Davanzo, Storti e Zucchetti ottennero ottimo successo, applausi in gran copia e parecchie chiamate; alla seconda rappresentazione fu regalato alla Galassi un bellissimo mazzo di fiori. Alla Favorita succedette la Jone e il Ballo in Maschera, in cui si presentarono gli altri artisti: la Castelli, la Verini, la Boluda, Pozzo, Bertolini e Giannoli, tutti ebbero accoglienze assai liete e a volte ovazioni entusiastiche dal pubblico che accorre numeroso al Teatro. E aspettata con impazienza la ricomparsa dell’eminente cantatrice Angelica Peralta, la quale si farà udire, quanto prima, nella Dinorah, che sarà messa in iscena con molto sfarzo.