Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1872.djvu/78

Da Wikisource.

GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 70 chetto a cui assistettero i principali musicisti della sua cappella che egli era felice di presentare al maestro. Continuando la sua strada Haydn si arrestò ancora a Brusselles ed a Calais ed arrivò sano e salvo a Londra, il 2 gennaio 1791 dopo aver provato durante la traversata una tempesta violenta. Egli alloggiò presso Salomon che gli aveva fatto preparare alcune stanze nella casa dove egli abitava. Il domani andò a fare le sue visite ufficiali agli ambasciadorì di Napoli e d’Austria, i quali, cosa inaudita in Inghilterra, gli resero la visita due giorni dopo e lo invitarono a pranzo. Il dottor Borney, poeta e musicista, compose un poema in suo onore; in breve il suo arrivo fu un vero avvenimento. Ecco come egli esprime le proprie impressioni in una lettera alla signora de Genziger: Londra „ 10 Gennaio. «11 mio arrivo ha cagionato una gran sensazione in tutta la città. Durante tre giorni io sono stato ballottato su pei giornali. Ciascuno è avido di conoscermi. Ho già pranzato sei volte in città, e potrei essere invitato tutti i giorni se volessi, ma devo pensare alla mia salute prima di tutto, e poi al mio lavoro. Ho un alloggietto comodo, ma assai caro. Il proprietario è Italiano e cuoco; egli mi serve benissimo i miei quattro pasti; noi paghiamo, Salomon ed io, fiorini 1 e 30 kreutzer per giorno, senza il vino e la birra; tutto è caro spaventosamente (1). Ieri io era invitato ad un gran concerto di dilettanti; sono arrivato un po’ troppo tardi e quando ho presentato il mio biglietto, non mi si lasciò passare; mi si condusse in una camera laterale^ dove mi bisognò restare finché il pezzo fosse finito; allora si aprì la porta e il direttore venne a cercarmi e mi condusse sotto braccio in mezzo agli applausi unanimi fino all’orchestra, dove fui oppresso sotto una folla di complimenti inglesi. Mi si ha assicurato che simile onore non era stato reso ad alcuno da 50 anni. Dopo il concerto mi si condusse in un’altra sala dove un pranzo di 200 persone era preparato; mi si fece sedere al posto di onore; ma siccome io aveva già pranzato in compagnia e mangiato più dell’ordinario, mi scusai dicendo che non stavo molto bene; malgrado ciò mi convenne bere alla salute di tutti gli assistenti che fecero altrettanto a mio riguardo. Tutto ciò, cara signora, è assai lusinghiero per me, ma vorrei poter volarmene a Vienna qualche ora ogni giorno per lavorare in pace, perchè il rumore che fa nelle vie tutto questo popolo di operai e di mercanti è veramente insopportabile.» L’alta stima dei Londinesi per Haydn gli attirava frequenti visite e soventi importune. Il maestro avendo molto da lavorare per stare ai parti del suo contratto, non tardò a sentire il bisogno d’una dimora più tranquilla e meno esposta ai disturbi della città. Egli prese a pigione perciò un appartamentino in un quartiere lontano, Great-Pulteney Street, N. 18. Prima di far udire le sue opere nei concerti pubblici, Haydn volle come espressa condizione che non (1) 1 fiorino e 30 kreutzer fanno lire 4 e 25 cent. I tempi sono, come si vede, assai mutati! sarebbero mai eseguite se non nella seconda parte del programma, perchè lo si aveva prevenuto che gli Inglesi, avendo l’abitudine di pranzare tardissimo, non arrivano in gran parte al concerto che lungo tempo dopo che è incominciato. Soventi anche avviene che più d’un nobile lord si abbandoni nelle braccia di Morfeo, e che russando e dondolando il capo ecciti l’ilarità dell’uditorio. Gli è forse ad un avvenimento simile che noi dobbiamo il famoso «andante con accompagnamento di timpani.» Dies nelle sue Notizie Biografiche sopra Giuseppe Haydn ne racconta così h origine: «Haydn vedeva spesso con dolore che. anche nella seconda parte del concerto, il Dio del sonno stendeva le sue ali sull’assemblea; egli prese ciò per un insulto alla sua musa, giurò di vendicarla, e compose una sinfonia nella quale, al momento in cui si aspetta meno, nell’andante, il più romoroso fortissimo fa improvviso contrasto col più leggiero pianissimo. Per rendere l’effetto più marcato, accompagnò il fortissimo coi timpani. Subito dopo l’allegro che precede, l’andante incomincia pizzicato coi sordini; durante le prime otto battute pare d’udire il dolce mormorio d’un coro di genii aerei. D’un tratto quest’armonia, quasi indistinta, è ripetuta fortissimo da tutti gli strumenti, con muggiti di tuono dei timpani e dei contrabassi., Haydiì aveva raccomandato ai timpanisti di munirsi di grossi bastoni e di picchiare senza misericordia. Questa formidabile esplosione dell’orchestra risvegliò i dormienti di soprassalto; tutti si guardarono con faccie spaventate; ma, comprendendo ben presto la mercuriale di Haydn, ebbero lo spirito di non offendersene e di applaudirlo come d’una originalità del genio.» Criesinger, nell’opera che gli ha consacrato, dice alla sua volta: «Io domandai un giorno scherzando ad Haydn se fosse vero che egli avesse composto l’andante con timpani per risvegliare gli Inglesi addormentati nel suo concerto. — No, mi rispose, ma io voleva sbalordire il pubblico con qualche cosa di nuovo e non lasciarmi vincere in questo genere dal mio allievo Pleyel, che era allo stesso tempo direttore d’orchestra d’una intrapresa rivale e i cui concerti avevano incominciato otto giorni prima dei miei. Il primo allegro della mia sinfonia fu accolto con innumerevoli bravo e l’entusiasmo arrivò al colmo andante coi timpani. Ancora! Ancora! si gridava da ogni parte e Pleyel stesso mi complimentò di questa stravaganza.» Non sapremmo dire quale di queste due versioni sia la vera. ’ (Continua) / RUBRICA AMENA Credevamo di aver finito di riportare i giudizi! della stampa italiana sull’ybW, ma non vogliamo frodare i lettori di alcuni frammenti di critica elevata, dettati da un intelletto che potrebbe essere quello d’un gigante. Ecco la critica, quale si legge nel Monitore di Bologna: «L’opera che io ho religiosamente ascoltata col più vivo desiderio di proclamarla il nec plus ultra dell’arte, lo confesso senza riguardo, mi lasciò freddo, irritato anche, dolentissimo di vedere tanta potenza di ingegno e tanta sfatica di studio riuscire a dei risultati più che incerti e a degli effetti il più