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Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1884.djvu/412

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qui a Milano, ma anche altrove, come a Torino, dove la Sinfonici venne poi eseguita dall’Orchestra milanese dinnanzi al pubblico vero. Intanto fra le due esecuzioni della Sinfonia il giovane maestro aveva fatto un bel passo. Uscito dal Conservatorio colla patente morale e materiale di maestro, significa non finire, ma cominciare, e cominciare, cioè, una lotta terribile per ottenere la patente da quel vasto conservatorio che è il mondo. — Giacomo Puccini si trovò povero, con una forte vocazione di compositore, ma colla prospettiva di dovere rinunziare all’arte per darsi preda a quel mostro che si chiama insegnamento, pena la fame. — Tuttavia non si perdè di coraggio. La casa Sonzogno aveva aperto un concorso per un’operetta ed egli volle tentare. Era l’agosto dell’anno scorso; una bella mattina io mi ero recato a Lecco dal romitaggio ghislanzoniano di Caprino; tornando, alla stazione di Lecco, m’imbattei nella colonia artistico-estiva di Maggianico che rincasava: Ponchielli, Dominiceti, Saladino ed altri egregi, fra essi c’era Puccini. Ci conoscevamo poco, ma una grande corrente di simpatia era corsa fra noi in quelle poche occasioni che ei era accaduto d’incontrarci. Saliti nell’istesso vagone con Ponchielli, questi mi parlò delle intenzioni del suo scolaro per il concorso Sonzogno, e mi propose di fargli il libretto. Li per li, colla memoria viva della Sinfonia-Capriccio, mi parve che per il giovane maestro ei volesse un argomento fantastico e gli sciorinai il canevaccio delle Villi. Accettò. Il libretto fu compiuto per i primi di settembre e lo spartito presentito all’ultimo momento. Il maestro aveva dovuto presentarlo senza poterlo copiare, come si dice, in bella; la Commissione... Ma non è qui il caso di raccontare per la centomilesima volta quello che si sa da tutti, tanto più che, volere o volare, non solo il concorso giovò all’arte musicale in tutto quel possibile giovamento di cui possono essere capaci tali istituzioni, ma superò di gran lunga ogni desiderio destando un vero interesse nel pubblico, rivelando, invece di due soli, parecchi nomi di maestri. Ciò che è mio debito notare qui si è che allorché si trattò di far rappresentare le Villi al teatro Dal Verme, al Puccini, ignoto allora, non vennero meno gli appoggi morali, e, quel che più monta, materiali. Arrigo Boito e Marco Sala aprirono al giovane gli orecchi, il cuore e la borsa; e a loro si unirono nell’opera, diremo cosi, filoarmonicoantropica, Giulio Litta, Emilio Treves e altri parecchi, ai quali il maestro serba e serberà gratitudine vivissima. Le Villi piacquero, piacquero assai; l’editore Ricordi ne ha acquistata la proprietà dando commissione d’un’altra opera al Puccini; la Scala riconfermerà, speriamo, il verdetto del teatro Dal Verme; insomma, in capo alla via spinosa dei suoi studi, il giovane maestro raccoglie ora qualche consolazione, non funestata che dalla perdita recente dell’amatissima sua madre. E v’è a credere che il Puccini manterrà le promesse fatte nelle Villi. Il suo passato è quello degli artisti veri; il suo successo del pari; la sua indole come uomo anche. Poiché egli è allegro e appassionato, di carattere cordiale e dolce, ma sodo e sensato; mangia con ottimo appetito, con un appetito rossiniano, è sano, grande qualità questa in un artista, poiché gli artisti, come dice Ghislanzoni, «devono avere i canali larghi.» Giacomo Puccini è un bel giovane, dai modi garbati, ma ama la vita semplice e ha una certa ripugnanza a frequentare i cosidetti salotti. Pensa molto prima di comporre, ma ha delle idee generali ben delineate, ha delle aspirazioni fisse, qualità di capitale importanza nei musicisti, i quali avendo a che fare coll’arte più vaga com’è quella dei suoni, debbono essere positivi assai circa il sapere che cosa intendono di fare a rischio di veder sfumare il proprio ingegno come una bolla di sapone. Allorché ha ben pensato quel che deve fare, il Puccini lavora senza interruzioni, batte il ferro quand’è caldo, e da ciò quella fluidità che è uno dei meriti della sua musica. Ma a me non spetta fargli degli elogi; essi potrebbero recargli, anzi, nocumento, poiché il pubblico, e a ragione, va molto guardingo circa i cosidetti taglierini fatti in casa. A lui tocca; ma è permesso credere che sarà giusto nel suo verdetto della Scala; certo sarà una giustizia meritata da uno dei più intelligenti e cari giovani che io ho avuto la consolazione di incontrare nel mondo. ★ Un altro violoncellista, destinato ad alta fama. È il neerlandese Giuseppe Hollmann, di Maestricht. Rimpatriato testé da un giro artistico nelle principali città della Scozia, porta seco oro ed alloro. Il Dundee Advertiser, parlando dell’Hollmann, dice che è un violoncellista senza rivali, d’eletto sentimento musicale, fascinatore, esecutore perfetto. Egli si recherà presto a Brusselle. ★ In un’agenzia musicale di Londra sono registrati nientemeno che 225 tenori. Non si può dire che le ugole faccian difetto — nel mondo teatrale... inglese! ★ A Wiesbaden s’è scoperto un altro fenomeno di tenore, nella persona di certo Carlo Weyter — dottore di leggi — il quale, dando l’addio a Temi, si è messo ai servigi di Euterpe. Anzi, il signor Weyter farà quanto prima la sua comparsa sul palcoscenico del Teatro Ducale, di quella città, nelle spoglie di Raul ^Ugonotti). In Italia, il giovane signor Peri Severo, licenziato in belle lettere, all’Accademia Scientifico-Letteraria di Milano, ha esordito come primo tenore nella Lucia di Lammermoor. Ugula e dottrina: questo è progresso davvero. ★ Certo Frendenberg, maestro tedesco, ha scritto libretto e musica di una nuova opera dal titolo Marin Faliero. ~k Un maestro polacco, Zelensky, reputatissimo, ha scritto anch’esso un’opera nuova: Corrado di Wallenrode, che verrà rappresentata al teatro di Lamberg. L’argomento è fratello di latte a quello scelto dal Ponchielli co’ suoi Lituani.

  • Il Ménestrel, ottimo e addottrinato collega nostro, parigino,

pubblica, settimanalmente, uno studio interessantissimo sul grande compositore francese Méhul, dovuto alla brillante penna di Arturo Pougin. ★ Virtù delle virgole. In un giornale di provincia — inglese — si è pubblicato il seguente avviso: «Italian Pianoforte Harmony» taught in a particular ladies3school. Vale a dire che, per omissione delle necessarie virgole, in quella scuola particolare di signore, si insegna l’armonia italiana del pianoforte. Un curioso bisticcio. ★ Uno dei soliti calcolatori, stimando il costo del Tempio di Salomone, è venuto a questa scoperta: che le trombe ammontavano ad un valore di 5,000,000 di franchi — e gli altri■ strumenti musicali ad 1,000,000. Conosciamo dei Wagneristi che pensano con invidia a quello... sproposito. ★ A Voghera, quanto prima, si costrurrà un nuovo Politeama. Una società di giovani cittadini provvede per proprio conto alla costruzione. Abbiamo delle città grandi che provvedono alla... distruzione de’ loro teatri. ★ Nel prossimo mese, il Parsifal di Wagner verrà eseguito, in forma di cantata ed in lingua tedesca, all’Albert Hall di Londra. Interpreti principali: signorina Malten, e signori Gudehns e Reichmann. ★ Il pianista austriaco, Roberto Fischof, è stato nominato professore ad una delle classi superiori di pianoforte al Conservatorio di Vienna. ★ Il grande arpista, Felice Godefroid, darà, nel prossimo novembre, ad Amiens e Namur, il suo dramma lirico La figlia di Saul. La signorina Harkness, giovane e valente violinista americana, premiata nel 1881 al Conservatorio di Parigi, va facendo, da alcuni mesi, un giro artistico in Germania, sotto il pseudonimo di Arma Senkrah. La settimana scorsa, dunque, la signorina Senkrah ha ottenuto gran successo a Baden, Strasburgo, ed a Colmar. ★ Il 25.0 anniversario artistico di Cristina Nilsson — la celebre diva svedese — va a cadere col prossimo mese. Apparve sulle scene la prima volta, in Isvezia, nel 1859 — ed a Parigi, nel 1864. Ora, fa il giro del mondo — applauditissima. Ottava figlia di una famiglia di poveri operai svedesi, fanciulletta ancora veniva mandata per le strade a suonare il violino ne’ giorni di festa campestri. Ora è una prima donna. -— Scherzi di fortuna. ★ Domenica, 19 ottobre, alle ore 2 zf, il Corpo di Musica Municipale eseguirà, ai Giardini Pubblici, i seguenti pezzi: 1. Marcia: Tempi felici Guarneri 2. Sinfonia del? Opera II Guarany ♦... Gomes 3. Valzer: Dan^a di giovani signori Gung’l 4. Ballabile delle ore nell’Opera La Gioconda Ponchielli $. Mazurka: Biografia Rossari 6. Baccanale nell’Opera Filemone e Bauci Gounod 7. Polka: La Goriziana Bosig 382 —