Pagina:Gemma Giovannini - Le donne di casa Savoia.djvu/289

Da Wikisource.

maria cristina di borbone 239

sposta del principe, che tutti gli storici sono concordi ad affermare essere stata anticipatamente preparata di comune accordo, colla quale ringraziava la madre, e commosso e piangente la pregava a non abbandonarlo ed a continuargli la sua assistenza. Così da quel momento egli ebbe legittimamente il titolo di Duca, ma non il potere, che la madre davvero non si lasciò mai sfuggire, non abbandonando a lui che le apparenze dell’autorità, e non sempre tutte. A tal titolo egli pose il suo nome alla ratificazione del trattato di Munster e della pace di Vestfalia, il 24 ottobre 1648, che doveva essere una pace generale. Ma pel Piemonte quel trattato fu abbastanza acerbo, perchè non vedeva la certezza di farla finita colla guerra, né gli venivano restituite le città occupate dai presidi francesi e spagnoli. Gli si promettevano però altri compensi che non giunsero mai, fra cui la dignità elettorale nell’Impero germanico. Per questo nacque il desiderio e la opportunità di stringere alleanza con qualche potenza germanica, e se ne parlò dai nostri plenipotenziari e da quelli di Germania nelle conferenze vestfaliane. Da ciò ebbe origine, concerto ed esecuzione, il matrimonio di Adelaide, ultima delle figlie di Cristina, con Ferdinando, figlio dell’Elettore di Baviera, che si effettuò nel 1650, matrimonio che Cristina avrebbe voluto conchiudere invece per Margherita, sua secondogenita, onde riserbare Adelaide, più giovane, al trono di Francia, che tanto ambiva per una delle sue figlie. Più tardi essa ebbe la speranza di porre su quel