Pagina:Gemma Giovannini - Le donne di casa Savoia.djvu/336

Da Wikisource.
280 le donne di casa savoia

sua moglie. Se la Duchessa conobbe soltanto assai tardi le di lui infedeltà, egli la giudicò subito il fiore di innocenza e di candore che infatti era, e perchè non si contaminasse (era furbo, l’amico!) non voleva che essa avesse, neppure colla suocera, troppo contatto.

La prima assenza di Vittorio Amedeo derivò da questo: il Piemonte era tutto cattolico, ad eccezione di quelle poche vallate alpine dove abitavano i valdesi, buone, miti, quiete creature, affezionate al Duca, e che non davano noia ad alcuno; ma in verità a nessuno simpatici. Luigi XIV, che aveva fatto nel suo regno repulisti dei protestanti, non poteva sopportare che il Piemonte la facesse da indipendente, e lasciasse in pace coloro che offrivano asilo ai fuggiaschi di Francia, da lui perseguitati, e minacciò il Duca di una invasione francese nei suoi Stati, sotto lo specioso pretesto di riprendere i fuggitivi. Vittorio Amedeo, vista la poca popolarità che i valdesi avevano anche in Piemonte, la nessuna speranza di avere in Italia aiuti per sostenerli, e l’impossibilità di ottenerne dalle nazioni protestanti d’Europa, cede alla prepotenza di Luigi, e mosse contro di loro. Durante la di lui lontananza, Anna Maria condusse una vita scolorata e ritiratissima, non osando neppure di cercare qualche distrazione presso la suocera, perchè probabilmente così le era stato imposto.

Infatti la Duchessa madre, così scriveva in proposito alla sua amica M.e La Fayette: «S. A. R. è in una straordinarissima ritirata, e non ci vediamo che