Pagina:Gemma Giovannini - Le donne di casa Savoia.djvu/425

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maria teresa d'asburgo 357

ivi di Spagna dalla Regina Antonietta Ferdinanda, che cozzavano fra loro tutte a danno dei figli minori, giacchè per il Principe ereditario si faceva eccezione nel trattamento, nell’istruzione, nelle distrazioni, in tutto. E siccome i quattro minori avevano fatto lega fra loro, Carlo Emanuele se ne era spaventato, e aveva pensato di guadagnarsi il duca d’Aosta, affaticandosi pel di lui matrimonio prima, ed accogliendo poi, egli e la moglie, con grande tenerezza la sposa novella. Maria Teresa però, ed anche il marito, non si staccarono per questo dagli altri principi; anzi, profittando della libertà loro concessa, fecero della propria residenza una piccola Corte meno arcigna, che divenne il centro di riunione di tutti i fratelli minori; e vissero così in affettuosa intimità, fino che alla Corte di Torino non giunse l’eco dei rivolgimenti francesi, risentendone acerbo contraccolpo per la replicata parentela con la casa di Francia, e per avere accolte le figlie del Re, coi mariti e coi figli, fuggiti di Francia ai primi rumori 1.

Scoppiata poi la rivoluzione a Parigi, uccisa la principessa di Lamballe, nata di Savoia Carignano, e

  1. Maria Teresa, figlia di Vittorio Amedeo III e sposa al conte di Artois, fratello di Luigi XVI, buona e gentile principessa, trascurata atrocemente dal marito, era in Francia amatissima. Quando nel settembre 1789, alle prime avvisaglie di rivoluzione, suo marito si rifugiò in Piemonte coi figli, essa stimò opportuno raggiungervelo. Quando a ciò determinata, parti da Versaglia, tutti gli abitanti, e specie le donne, vennero sulla gran piazza per vederla e salutarla. E appena comparve, le donne si gettarono ginocchioni, pregando Dio che le desse buon viaggio, e la facesse tornar presto, tanto essa era cara e grata a tutto il popolo, che, anche in fermento, sapeva fare le sue distinzioni.