Pagina:Gemma Giovannini - Le donne di casa Savoia.djvu/83

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maria claudina di borgogna 55


Ma qualunque sia stata la morte che rapì immaturamente l’amabile creatura, tutti sono d’accordo nel descriverne il disastroso effetto che ebbe sul marito. Amedeo, desolato, cede al figlio, Lodovico I, ogni potere, e si ritirò a piangerla e a pregare per lei, nell’Eremo di Ripaglia, da lui fondato.

Dopo vari anni, grande essendo la fama della virtù di lui, il Concilio di Basilea, deposto nel 1439 Papa Eugenio IV, lo creava Papa col nome di Felice V. A gran malincuore egli accettò, e andò ad abitare prima a Basilea, poi a Ginevra. Ma siccome alla morte di Eugenio, i Cardinali rimasti in Roma elessero Niccolò V, nulla curando Felice V, egli, rifuggendo da uno scisma, adunato un Concilio a Losanna, riconosceva solennemente Niccolò, deponeva la tiara, e tornava nella solitudine della sua Ripaglia, a sospirare la sua cara compagna, che mai, nella fortunosa ed agitata sua vita, aveva dimenticato. Ed anelando e sospirando di ricongiungersi a lei eternamente, ed immortalandola intanto con un sì lungo e raro rimpianto, egli così, più di qualunque altra prova, ci attesta la soavità e la santità dell'anima della prima Duchessa di Savoia.