Pagina:Geografia fisica, Geikie 1878.djvu/60

Da Wikisource.
52 Prime nozioni di Geografia fisica.

che esiste una circolazione sotterranea delle acque, come ne esiste una superficiale. Ma, a parte quella che si deduce da questi sfoghi naturali delle acque sotterranee, altre prove sono fornite dagli scavi artificiali, per esempio dai pozzi, i quali non sono altro infine che sorgenti, più o meno profonde, procurate artificialmente. Le petraje, le miniere, le profonde escavazioni d’ogni genere, sono disturbate dall’afflusso delle acque sotterranee, e si deve alle trombe se si riesce a mantenerle asciutte.

iii. — lavoro sotterraneo delle acque.

127. Nessun’acqua sembra più pura di quella che, come limpido cristallo, gorgoglia dal suolo. Ma nel senso dei chimici non c’è acqua pura se non consta di due soli elementi, l’ossigeno e l’idrogeno. Invece le sorgenti, siano pure limpide e brillanti quanto si voglia, contengono sempre qualche cosa di più. Quando l’acqua sia pura veramente, facendola bollire, si convertirà tutta in vapore, non lasciando alcun residuo. L’acqua di pioggia contiene sempre qualche impurità che essa trae dall’aria; tuttavia si può considerare come pura; non così quella delle sorgenti. Fatela bollire, e rimarrà sempre un residuo di materia solida. La trasparenza e la limpidezza non sono dunque argomento sicuro di purezza (Prime nozioni di Chimica, § 20 e 21).

118. Se dunque l’acqua che piove è quasi assolutamente pura, mentre dopo aver corso un certo tempo sotterra, ritorna sempre più o meno ricca di altre sostanze, bisogna dire che queste le abbia prese dalle rocce con cui trovasi a contatto nel suo giro. Quelle sostanze non sono visibili, perchè vi si trovano in quello stato che si chiama di soluzione chimica (Prime