Pagina:Ghislanzoni - Racconti politici, Milano, Sonzogno, 1876.djvu/223

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ticipato. Dei numerosi abbonati, che in tutti erano sette, uno soltanto aveva sborsato il prezzo dell'associazione — e questi era un dabben uomo del Borgo degli Ortolani, il quale avendo veduto un numero dell'Unione che serviva di involto ad un salame, se n'era invaghito pei suoi grossi caratteri.

— Mi spiace che il giornale sia morto, diceva il dabben uomo al Bartolami, mentre questi gli rendeva il prezzo dell'abbonamento. — Era il miglior giornale che si stampasse a Milano — il solo giornale che si potesse leggere senza occhiali!


IX.

Così nascono, così vivono, così muoiono tutti gli anni una dozzina di giornali.

Quasi tutti derivano dalla medesima origine, come tendono al medesimo scopo:

Un Bartolami, l'idiota ambizioso che fornisce il denaro.

Un Barcheggia, il semiletterato in bolletta, il politicante venale, che solletica l'amor proprio di un ricco imbecille per mungergli i quattrini; e qualche volta una Clementina più o meno avvenente, che si prefigge di dimostrare al marito i vantaggi di una buona ed operosa collaborazione.


FINE.