Pagina:Ghislanzoni - Racconti politici, Milano, Sonzogno, 1876.djvu/47

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le — vediamo dapprima se è possibile stabilire fra noi i preliminari del contratto.

— Ah! si tratterebbe dunque di un contratto...?

— Sicuro! un contratto... di matrimonio, signor marchese. Brevemente: io ho l'onore, signor marchese, di chiedervi la mano di madamigella Enrichetta a nome di mio figlio Edoardo.

— Ah!... vostro figlio Edoardo! — esclamò il marchese impacciato dalla sorpresa — vostro figlio... quel giovane biondo... cioè... m'inganno... mia figlia me ne ha parlato... credo anche di averlo veduto una sera alla veglia di Sua Eccellenza il signor Prefetto... Voi ci andate, non è vero, allo veglie di Sua Eccellenza, il signor Prefetto?

— Poichè il Prefetto viene da noi, sarebbe sconvenienza resistere a' suoi inviti — rispose il De Mauro con affettata indifferenza. — Quanto a mio figlio Edoardo, se non lo conoscete, io vi darò sul di lui conto le informazioni più precise — è un giovane di ventidue anni, perfettamente educato, di indole eccellente; alla mia morte sarà padrone di tutto il fatto mio, circa sei milioni di capitale, e all'atto del matrimonio io sono disposto a costituirgli una rendita annua di lire trentamila — che ve ne pare, signor marchese?...

— In verità... la marchesina nostra figlia non potrebbe desiderare una posizione più splendida dal lato delle ricchezze... e quando ella non avesse difficoltà... Voi sapete, signor De Mauro, che a tali proposte non si risponde definitivamente se non dopo mature riflessioni... Bisogna in ogni modo che io mi consulti con qualcheduno... coi nostri nobili parenti... che io interroghi il cuore di mia figlia...

— Ma via, signor marchese! — Parliamoci apertamente... Credete voi che un par mio, un uomo d'affari, sarebbe venuto a formularvi così francamente la sua proposta, se prima non fosse stato sicuro del consenso di vostra figlia? Che serve?... Le cose sono arrivate a tal punto che ai signori papà non resta che rappresentare la parte dei padri nobili della commedia — far venire i due ragazzi e impartire ad essi la loro