Pagina:Ghislanzoni - Racconti politici, Milano, Sonzogno, 1876.djvu/76

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pretesto di ritardo compatibile, viene a cessare.... L'orologio ha segnato le otto ore... la sfera non si arresta... Uno... due... tre minuti... l'edifizio sta per crollare... Il sipario si agita... Che vorrà dire?... Qualche accidente impreveduto? Qualche malattia?... La curiosità, l'impazienza toccano il colmo... La benemerita arma dei carabinieri si prepara a sedare un tumulto...

Ecco finalmente qualcuno che potrà appagare la curiosità pubblica se non placare l'agitazione. — Un uomo di circa sessant'anni si è presentato al proscenio come una vittima che viene spontanea ad immolarsi. È il direttore della compagnia. I suoi capelli sono scomposti come la sua cravatta, gli occhi stralunati, le guancie coperte di pallore. Egli serra nella mano una lettera... si inchina a destra e a sinistra e accenna di voler parlare. «Abbasso!... dentro!... silenzio!» Prima che cessi il baccanale trascorrono parecchi minuti.

Ma alla fine il partito dell'ordine riesce a dominare la situazione. L'intrepido capocomico ottiene di far intendere la propria voce e comincia a parlare in tal guisa:

«Inclito pubblico... rispettabile guarnigione... cioè... mi inganno... io voleva dire il contrario... ma presso a poco è la medesima cosa... È avvenuto uno di quei fatti... uno di quei casi che fanno epoca nella storia del teatro e della civilizzazione europea... Nella mia lunga, e starei per dire, eterna carriera di capocomico non ricordo un avvenimento più deplorabile, e al tempo istesso più glorioso per l'arte... Io mi appello, o incliti abitatori di questa illustre... e commerciale città, mi appello al vostro specchiato buon senso come al vostro inalterabile patriotismo. Voi sapete che nel corso di queste brevi ma fortunate rappresentazioni per parte nostra, non vennero risparmiate spese e fatiche... onde appagare le legittime esigenze di un pubblico intelligente e benevolo. Noi toccavamo felicemente la riva... noi sbarcavamo gloriosamente in quel porto, donde un capocomico, simile al naufrago dell'immortale Alighieri,

   Si volge all'acqua perigliosa e guata...