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cappello, riesce abbastanza gustoso. Conviene tuttavia farne uso con moderazione, giacchè se si mangia in quantità agisce come un potente drastico.

Spiegazione delle figure: a Cespo di funghi b Fungo sezionato verticalmente, c Basidii. d Spore.

Polyporus frondosus (Fl. D.) Fr. (Polyporus Barellieri Viv.)
Tav. XCVII e XCVII bis.

Ital. Griffo, Griffone, Poliporo frondoso. Volg. Fungo imperiale (Roma), Ciate d’ors de castagnar. Spongiola de castagnar (Trentino). Fong gato (Veneto), Barbescin (Genova). Franc. Polypore en bouquet. Ted. Klapperschwvamm.

Questo micete si presenta sotto la forma di un cespuglio di varia dimensione; ha origine da un ceppo comune dal quale si sviluppano parecchi ordini di rami che sono i gambi, i quali vanno a finire nei cappelli a forma di ventaglio e disposti in serie concentriche da assomigliare ai varii petali di una rosa doppia. I cappelli sono di color bruno-fuligginoso, longitudinalmente rugosi e sottilmente fioccosi; i tubetti sono bianchi, corti, con orifizii del medesimo colore, da prima rotondi e piccoli, poi nel fungo perfettamente sviluppato abbastanza grandi, angolati allungati: la carne è compatta, un po’ fibrosa, di grato sapore e odore forte, un po’ nauseante: i basidii sono clavati, 25-30 × 9-8 μ; le spore quasi globose o ovali, 5-6 × 4 ½-5 μ.

Cresce in autunno sui tronchi di castagno ancora vivo dove si sono formate delle cicatrici.

Il Griffo è fungo assai squisito, di assoluta innocenza; ma a cagione della carne fibroso-tenacella conviene cuocerlo molto bene.

Non si può confondere con specie venefiche.

Spiegazione delle figure: Tav. XCVII. a Cespo di funghi. b Sezione verticale di alcuni individui, c Basidii. d Spore.

Tav. XCVII. bis. Cespo di funghi veduto di fronte.