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e talora con bulbo smarginato, all’apice bianco e furfaraceo, sotto il velo del color del cappello; velo manifesto nel fungo giovane e che segna una zona sul gambo; carne compatta, bianca, al taglio diventante da prima color carnicino, poi color salmone, di odore grato e sapore mite, basidii clavati, 30-35 × 7-8 μ.; spore obovate o allungate, con nucleo oleoso, 8-10 × 5-6 μ.

Cresce in autunno nei boschi di Pino (Pinus silvestris) tanto nel Trentino che nel Regno d’Italia, non comune, ma ove si trova abbastanza copioso.

È mangereccio e di buon gusto: a motivo della carne molto compatta si deve cuocere almeno due ore perchè riesca maggiormente gradito.


Spiegazione delle figure: a-b Due individui di mezzo sviluppo in posizione diversa, c Individuo sezionato, d Basidii. e Spore.

Tricholoma russula Schaeff. — Tav. XXII.

Ital. Agarico avvinato, Avvinato. Volg. Carniòl roàn, Padoan rosso (Veneto). Franc. Kouget. Ted. Stocktäubling.

Ha cappello da convesso-spianato, leggermente viscoso a tempo umido, colore carnicino, tutto coperto da piccole squame concolori; lamelle non tanto spesse, molli, bianche, poi macchiate di rosso, verso il gambo ora rotondate, ora smarginate o attaccate, sovente anche scorrenti leggermente sullo stesso: gambo pieno, eguale o ventricoso alla base, bianco, con tinta o macchie del color del cappello, all’apice bianco-furfuraceo: carne bianca, al taglio diventante carnicina, poi ritornante bianca, di buon gusto; basidii cilindraceo-clavati, 45-60 × 5-7 μ.: spore ellittiche, vitree, 6-7 × 1 μ.

Nasce nei boschetti a foglia negli autunni molto piovosi per lo più in cespi di 2-4 individui.

È fungo assai gustoso e presto cotto. Si può confondere, se si osserva soltanto il colore, con qualche Rossola venefica, come la Russula rubra, sanguinea o emetica; ma questi funghi sono fragili, hanno le lamelle secche, non molli e la carne acre.

Basta quindi, nel dubbio, assaggiarli e, se si presentano pungenti al palato, rigettarli. Ha pure molta somiglianza coll’Igroforo avvinato (Hygrophorus erubescens), anzi talvolta riesce difficilissimo distinguerlo, ma tale scambio non apporterebbe danno, giacchè que-