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8 ATTO

SCENA II.


Pedrigo, Oliviero e Detti.


Ped.

No, non posso, l’ho detto e il ripeto:
     Le mie stanze son tutte occupate.
    25 Non alloggio persone spiantate,
     Quando aspetto la figlia d’un re.

Oli.

Deh! non siale cotanto indiscreto;
     Riposar mi lasciate un istante...
     Deh! se il cor corrisponde al sembiante,
     30Signorina, pregate per me.

(a Lor.)

Ped.

Zitti là. Non ci è caso: partite.

(prima a Lor. la quale vuol parlare, poi ad Oli.)

Oli.

Ascoltate.

Ped.

                         Non odo ragione.

Oli.

Un momento...

Ped.

                         No, no.

Oli. (con risoluzione)

                                             Compatite;
Ma qui aspetto ser Gianni, il padrone.

Ped.

Il padrone!

(ironico)

Oli.

                            Lui stesso.

Ped.

                                          35Ser Gianni!
E di grazia ser Gianni chi è?

Oli.

Messer Gianni è un onesto borghese,

(con disinvoltura)

     Vago assai di veder del paese,
     Uom gioviale, d’amabil umore,
     40Sempre in cerca di gloria e d’amore,
     Favorito di tutte le dame,
     Adorato da mille beltà.

Ped.

Messer Gianni, l’onesto borghese,

(contraffacendolo)

     Veda pur quanto vuol di paese,
     45Porti altrove il suo amabile umore,
     Qui ne gloria si alloggia, nè amore,
     Cuciniere qui sono e non dame,
     Qui si mangia, si paga e si va.