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situate le molli ed opulenti province dell’Asia Minore, le quali avevano tutto ciò che poteva allettare un Barbaro conquistatore, e nulla che potesse resistergli.

Le rive del Boristene sono sessanta miglia solamente lontane dall’angusto ingresso1 della penisola della Crimea, nota agli antichi sotto il nome di Chersoneso Taurico2. Su quelle inospite spiagge Euripide (adornando con arte eccellente le favole dell’antichità) ha situata la scena di una delle sue più commoventi tragedie3. I sanguinosi sacrifizj di Diana, l’arrivo di Oreste e di Pilade, ed il trionfo della virtù e della religione contro una selvaggia ferocia, servono per rappresentare una storica verità, che i Tauri, originarj abitatori della penisola, furono in qualche grado riformati nei loro brutali costumi dal commercio a poco a poco introdotto colle greche colonie, stabilitesi lungo la costa marittima. Il piccol regno del Bosforo, la cui Capitale era situata su gli stretti, pe’ quali la palude Meotide comunica coll’Eusino, era composto di degenerati Greci, e di Barbari per metà ridotti al viver civile. Sussisteva questo come Stato indipendente, sin dal tempo della guerra del Peloponeso4: fu finalmente assorbito dall’ambizione di Mitridate5, e col

  1. È quasi una mezza lega in larghezza. Storia genealogica dei Tartari, p. 598.
  2. Vedi M. de Peyssonel, ch’era stato Console francese a Caffa, nelle sue Osservazioni sui Popoli barbari, che hanno abitato sulle rive del Danubio.
  3. Euripide nell’Ifigenia in Tauride.
  4. Strabone l. VII p. 309. I primi Re del Bosforo furono alleati di Atene.
  5. Appiano in Mitridate.