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Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano III.djvu/407

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dell'impero romano cap. xix. 401

molto spesso si compiaceva di prendere quell’odioso carattere. Ogni appartamento del Palazzo era ornato con istrumenti di morte e di tortura, ed era sparsa una generale costernazione nella capitale della Siria. Il Principe dell’Oriente, come se fosse stato consapevol di quanto avea da temere, e quanto poco meritava di regnare, prese per oggetti dell’ira sua i Provinciali accusati di qualche immaginario tradimento, ed i propri Cortigiani, ch’esso con più ragione sospettava, che accendessero colla segreta loro corrispondenza il timido e sospettoso animo di Costanzo. Ma non pensava, che privavasi dell’affezione del popolo, unico suo sostegno, nel tempo che somministrava alla malizia dei suoi nemici le armi della verità, ed all’Imperatore il più bel pretesto di togliergli la porpora ad un tempo e la vita1.

[A. D. 354] Finattanto che la guerra civile tenne sospeso il fato del Mondo Romano, Costanzo dissimulò di conoscere la debole e crudele amministrazione, a cui la sua scelta sottoposto aveva l’Oriente; e la scoperta di alcuni assassini, mandati segretamente in Antiochia dal Tiranno della Gallia, servì a convincere il pubblico, che l’Imperatore ed il Cesare erano uniti negl’istessi interessi, e perseguitati da’ medesimi nemici2. Ma quan-

  1. Vedi in Ammiano (l. XIV. c. 1, 7) un ampio ragguaglio delle crudeltà di Gallo. Giuliano suo fratello (p. 272) ci fa conoscere, ch’erasi formata una segreta cospirazione contro di lui; e Zosimo nomina (l. II. p. 135) le persone impegnate in quella, vale a dire un ministro di ragguardevol grado, ed alcuni oscuri agenti, che avevan risoluto di fare la loro fortuna.
  2. Zonara (l. XIII. T. II. p. 17, 18.). Gli assassini avevano sedotto un gran numero di legionari; ma i loro disegni furono scoperti e rivelati da una vecchia, nella capanna della quale alloggiavano.