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302 storia della decadenza

dere alcuna formal cognizione della passata loro mancanza, o d’alcuna minuta definizione dei loro scolastici sentimenti. L’avviso del Primate d’Egitto avea già preparato il Clero della Gallia e della Spagna, dell’Italia e della Grecia, ad ammetter questo salutevole regolamento; e nonostante l’opposizione di alcuni fervidi spiriti1, il timore del comun nemico promosse la pace e l’armonia dei Cristiani2.

L’abilità e la diligenza del Primate d’Egitto avea profittato dal tempo di tranquillità, avanti che fosse interrotto dagli ostili editti dell’Imperatore3. Giuliano, che deprezzava i Cristiani, onorava Atanasio del sincero e particolare suo odio. Solo per causa di lui introdusse una distinzione arbitraria, che ripugnava almeno allo spirito delle sue precedenti dichiarazioni. Sostenne, che i Galilei, che avea richiamati dall’esilio, non venivano ristabiliti, mediante quella

  1. Io non ho tempo di seguire la cieca ostinazione di Lucifero di Cagliari. Vedansi le sue avventure nel Tillemont (Mem. Eccl. Tom. VII. p. 900, 926,) e si osservi, come insensibilmente cangia il colore della narrazione, finattantochè il Confessore diventa uno scismatico.
  2. Assensus est huic sententiae Occidens, et per tam necessarium concilium Satanae faucibus mundus ereptus. Il vivo ed artificioso dialogo di Girolamo contro i Luciferiani (Tom. II. p. 135-155.) presenta un’original pittura della politica Ecclesiastica di quei tempi.
  3. Il Tillemont, supponendo, che Giorgio fosse trucidato nel mese d’Agosto, accumula in uno stretto spazio le azioni d’Atanasio (Mem. Eccles. Tom. VIII. p. 360). Un frammento originale, che pubblicò il Marchese Maffei, tratto dall’antica Libreria Capitolare di Verona (Osserv. Letter. Tom. III. p. 60-92), somministra molte importanti date, che sono autenticate dal computo dei mesi Egiziani.